Un momento della conferenza di avvio dell'Aperitivo Festival in occasione del World Aperitivo Day
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World Aperitivo Day, a Milano il Festival per un rito tutto italiano

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- World Aperitivo Day 26 maggio - Aperitivo Festival Milano - aperitivo bar

Parte ufficialmente l'Aperitivo Festival, la manifestazione milanese organizzata da MWW Group nata come estensione del World Aperitivo Day (26 maggio). Un'occasione per celebrare uno dei riti più amati dagli italiani attraverso un palinsesto di eventi e approfondimenti che coinvolgono le eccellenze e i professionisti dell’enogastronomia. La manifestazione arriva dopo la presentazione del Manifesto dell'Aperitivo, lanciato per la prima volta lo scorso anno. 

A Milano, tanti protagonisti per il via dell'Aperitivo Festival.

La tre giorni di manifestazione si è aperta con gli interventi delle istituzioni e dei consorzi partner che hanno sostenuto l’iniziativa, moderati da Francesca Romana Barberini. Sono intervenuti: Federico Gordini, presidente MWW Group; Daniela Cardaciotto, referente CGA by NielsenIQ; Aldo Cursano, vice presidente vicario Fipe-Confcommercio,; Ettore Prandini, presidente della Coldiretti; Paolo Carra, vicepresidente Coldiretti Lombardia; Christophe Rabatel, ceo Carrefour Italia; Carlo Mangini, direttore marketing Parmigiano Reggiano; Michela Petti, referente dell’ufficio agroalimentare e vini ICE; Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma e gli chef ambassador Carlo Cracco, Andrea Berton e Daniel Canzian. Nella corso della giornata anche la premiazione al Bar Basso come locale simbolo della tradizione dell'aperitivo all'italiana: qui nacque il Negroni Sbagliato.

Aperitivo Festival 2

Aperitivo all'italiana, segno di convivialità per Fipe.

“Dopo un periodo difficile segnato dalla pandemia, l'importanza di questo momento e il ritorno alla convivialità hanno acquisito un significato ancora più profondo. L'aperitivo, infatti, è un momento speciale, un'occasione in cui possiamo stare insieme e godere della reciproca compagnia. È un'opportunità per staccare la spina dalla frenesia della vita quotidiana, per dimenticare i problemi e immergersi in conversazioni piacevoli", ha dichiarato Cursano. Soprattutto se si è un turista. L'aperitovo è anche l'opportunità per sperimentare a tavola, magari con il biologico, come dimostrato dai dati emersi nell'evento in collaborazione con AssoBio e Ismea tenutosi in contemporanea a Roma. D'altronde, come sostenuto anche da Coldiretti, l'aperitivo è prima di tutto un biglietto da visita per il patrimonio enogastronomico italiano: "L’Italia può contare su un tesoro fatto di 319 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 526 vini Dop/Igp e oltre 5mila prodotti alimentari tradizionali", ha ricordato Carra. Tutti ottimi ingredienti per una combo calice&tagliere.

Gli italiani al bar, dei veri e propri aperitivo lover.

"L’aperitivo si conferma un momento a cui gli Italiani di tutte le età sono molto affezionati, infatti per il 75% di loro è una tradizione irrinunciabile. La ricerca di CGA by NIQ illustrata nel corso di Aperitivo Festival evidenzia come i consumatori del Belpaese siano dei veri e propri aperitivo lover e le bevande che preferiscono spaziano da drink e cocktail, ai vini. Il bar è il luogo d’incontro prediletto per questo rito e i bartender sono figure chiave nel consigliare i clienti. Tutti questi aspetti confermano l’esperienza dell’aperitivo come momento privilegiato di consumo e allo stesso tempo ne sottolineano l’importanza per le strategie di business degli operatori del settore", ha commentato Cardaciotto. Dalla ricerca emerge anche che il pre-cena è la seconda occasione di consumo per il 57% di italiani che escono almeno una volta la settimana. Tra le categorie più fedeli, le donne prevalgono sugli uomini, i giovani rispetto agli over 50, chi abita in città piuttosto che chi sta in provincia. Per quanto riguarda le referenze consumate il podio è composto da: cocktail (37%), bollicine (30%) e drink analcolici o low alcol (26%). Più nello specifico, gli italiani ordinano Aperol Spritz (53%), Spritz Campari (34%) e Gin Tonic (23%) per una spesa media di 12,14 euro. Prezzo che il 65% dei consumatori è disposto anche a superare a fronte di un'offerta premium (non a caso il prezzo è il primo fattore che influenza l'acquisto).

 

Aperitivo Festival 3

Il food&wine pairing strategico anche per l'export.

Un esempio? Parmigiano Reggiano. I prodotti del Consorzio sono fra i più ricorrenti durante l'aperitivo. "Il Parmigiano è un formaggio che non dovrebbe mai mancare nel classico aperitivo italiano. Le stagionature più giovani (12-19 mesi) si caratterizzano per sentori delicati di latte fresco, yogurt, burro e sono ottime per un pairing con le bollicine o con vini fermi non troppo corposi. Si abbinano perfettamente anche a cocktail non troppo alcolici. Quelle più importanti, anche oltre i 36 mesi, possono accompagnare vini e distillati da meditazione", ha affermato Carlo Mangini, direttore marketing del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. Distinzioni che conoscono anche all'estero, dove Agenzia ICE fa dell'aperitivo all'italiana uno strumento per conquistare nuovi mercati: "L’aperitivo è un rituale importante che prevede un abbinamento tra eccellenze food & beverage, un racconto della storia del nostro territorio. Con questa iniziativa vogliamo far scoprire ai nostri ospiti, 15 esperti mixologist selezionati dalla rete internazionale di ICE-Agenzia, il vero aperitivo italiano e tutto ciò che racchiude questa importante tradizione. Ci auguriamo che quando faranno rientro a casa possano diventare ambasciatori dell’italianità", ha spiegato Petti. 

Da Aperitivo Festival a fuorisalone per Tuttofood: l'accordo con Cibus per il 2025.

Infine, la prima giornata di lancio di Aperitivo Festival ha portato con sè anche un annuncio importante: la partnership siglata fra MWW e Cibus per organizzare nel 2025 la prima edizione del fuorisalone dedicato al mondo del gusto a 360 gradi, dando vita a un evento che comprende il cibo, il vino, gli spirits e tutti gli altri ambiti che ruotano attorno alla fiera Tuttofood. Il fuorisalone sarà organizzato durante la fiera (ci cui Fiere di Parma si è assicurato il controllo) che si terrà a Milano nel 2025 e 2026 per poi diventare un appuntamento biennale fisso negli anni pari.