In totale, sono oltre 4.500 i clienti di Longino & Cardenal in Italia
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Longino & Cardenal, novità nel catalogo 2023: carne, caviale e brodi

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All'arrembaggio del mercato con il grido "phygital", Longino & Cardenal ha presentato le ultime novità di portfolio in occasione dell'annuale convention che si è tenuta nella cornice di Identità Milano. L'obiettivo per il 2023 è quello di fondere insieme l'evoluzione digitale del foodservice e l'esperienza fisica, di gusto che aiuta a riannodare le fila della socialità attorno al food. Tre, in particolare, le macrocategorie merceologiche da tenere d'occhio: carne, caviale e brodi.

Fra i "cibi rari e preziosi" di Longino & Cardenal fanno la loro comparsa i brodi.

Il distributore di "cibi rari e preziosi", come recita il claim dell'azienda guidata dall'amministratore delegato Riccardo Uleri, da sempre impegnato nel portare nelle cucine dei migliori ristoranti prodotti di prim’ordine (oltre 1.800), distribuiti su oltre 70 partner, per rispondere alle esigenze della fascia degli operatori del food italiani ed esteri di alto profilo (circa 4.500 clienti solo in Italia e annovera circa l’80% dei ristoranti stellati), a Identità Milano ha scoperto le carte. Per il 2023, la prima novità è rappresentata dai brodi, fondi e riduzioni di Bonemasters. L’azienda, nata in Australia e trasferitasi in Europa nella campagna di Oss (Paesi Bassi) alla ricerca delle migliori ossa di vitello, realizza prodotti applicando la tradizionale cottura Open Kattle. Un processo di lavorazione che, nel complesso, dura due giorni per un risultato unico nel panorama italiano. 

Dal Beglio alla Spagna, la carne di qualità è una questione di filiera controllata.

Dall'Olanda al Belgio, Longino & Cardenal ha trovato in Dierendonck un nuovo e prezioso partner commerciale. Il nome dell'azienda è omonimo a quello del proprietario, Hendrik Dierendonck che fa del controllo della catena produttiva il proprio biglietto da visita. Dalla selezione di razze autoctone al loro allevamento, fino ad arrivare alla macelleria e alla cucina del ristorante Carcasse (una stella Michelin), protagonista è la carne. In particolare, la Rossa delle Fiandre Occidentali e la Oedslach. Per quanto riguarda la carne di maiale, invece, Longino & Cardenal ha scelto il maiale Menapii, una specie autoctona che viveva in Belgio circa 2000 anni fa, recuperata dopo anni di ricerca scientifica e studio di documenti storici. Tra le novità di quest’anno, splende anche il pregiato Lechazo di Castiglia e Leòn (agnello da latte) di Hermanos Masa, azienda spagnola a conduzione famigliare da tre generazioni che collabora con allevatori di consolidata esperienza, sottoposti a costanti controlli qualità. Risultato? Una carne di colore bianco madreperlato o rosa pallido, molto tenera e succosa, con un sapore ricco e dolce.

Longino & Cardenal firma due nuovi caviali. 

Per quanto riguarda le referenze "acquatiche", il catalogo 2023 di Longino & Cardenal accoglie Caviale Karaburun, una selezione speciale del Caviale Aserta ottenuta da storioni Acipenser gueldenstaedtii che maturano in circa 8-9 anni e producono dal 10 al 15% del loro peso (intorno ai 15-20 chili) in uova. Il caviale che si ottiene è il frutto di un'ulteriore selezione delle uova dal colore più chiaro e dorato che spicca per lucentezza. Per i puristi e per chi è alla ricerca di una materia prima totalmente green, invece, Longino & Cardenal ha dato vita al Caviale Pure, ottenuto dalla stessa specie di storione del Kaluga Amur. La particolarità di questa tipologia è la completa assenza di additivi e conservanti. L’unico ingrediente aggiunto alle uova di storione “pure” è il sale. Il suo sapore si differenzia in modo sostanziale dal caviale tradizionale in quanto mantiene intatto l’originale gusto salato.

"Negli ultimi anni tutti ci siamo abituati a fare riunioni in streaming, ad acquistare online o a condividere una degustazione di cibo o di vino attraverso i pixel di uno schermo digitale. Noi siamo un’azienda moderna, efficiente, digitale, ma vogliamo anche continuare a valorizzare la nostra parte romantica, le nostre relazioni personali, visitare i clienti, incontrare dal vivo i fornitori. Niente si sostituirà mai all’emozione di vedere i suini iberici razzolare liberi in una dehesa o di fare il bagno tra tonni da 300 chili. Nulla può sostituire il profumo di una carne di vacca vecchia cucinata alla griglia o l’emozione di scoprire insieme ai nostri clienti la consistenza compatta di un baccalà eccellente. Per questo motivo ci siamo riuniti, insieme ai nostri nuovi produttori, per continuare ad alimentarci di esperienze dirette, di confronti, di emozioni in u'ottica phygital”, ha affermato Ulieri.