Il progetto di Pietro Del Vaglio per il ristorante Turiello di Pozzuoli
Il progetto di Pietro Del Vaglio per il ristorante Turiello di Pozzuoli
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Il designer Del Vaglio firma il layout del Turiello di Pozzuoli

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Affascinato dal crossover culturale, l’interior designer e scenografo Pietro Del Vaglio ha firmato il progetto del ristorante Turiello, a Pozzuoli (Na). Si tratta di una steak house che nasce dalla volontà di riunire, in un unico luogo, le eccellenze in ambito gastronomico con cui è venuto in contatto il committente durante la sua attività professionale. Piccole realtà che producono vino, formaggi, salumi e carni. Nel menu tagli particolari e ricercati che vengono esaltati dalle ricette della cucina popolare.

Da Pietro Del Vaglio un progetto che ruota attorno alla carne. 

"Sono stato catturato da questo incontro di tradizioni, quella partenopea e quella anglosassone della steak-house", racconta Del Vaglio. L’atmosfera di Turiello è calda, dominata dai toni del giallo e dell’arancione abbinati al riposante grigio, le luci sono soffuse e gli arredi traggono ispirazione da un mood anni 50-60, in particolar modo i tavoli e le sedute. "Attorno al mondo della grande carne e delle sue cotture ci sono soprattutto una radice di tipo familiare e uno spirito di condivisione. A questo mi sono ispirato per il progetto di interior", ha aggiunto il designer.

L'atmosfera del ristorante Turiello. 

Le grandi sale, che comunicano tra loro grazie a un architettonico gioco di arcate, sono caratterizzate da una differente scelta cromatica e tutte attraversate da una boiserie a mezza altezza color ocra o verde in ceramica, materiale nobile che ricorda le cucine di una volta e riporta alla mente i valori del fatto a mano e il concetto di calore. La parte alta dei muri è rivestita da wallpaper che omaggiano un’estetica tipicamente british grazie al tartan scozzese, declinato nei toni del marrone abbinato al giallo o al rosso, e sconfinano nel decorativismo francese che inneggia al tema del viaggio e dell’esplorazione con un grande mappamondo frammentato. Dal soffitto a travi di legno pendono grandi paralumi dalla resa materica satinata, che richiamano il tema a liste della boiserie e illuminano in modo avvolgente gli spazi. Alle pareti opere d’arte astratte di Simone Chiorri e piatti decorativi celebrano il toro a cui è ispirato anche il logo. La vocazione di family restaurant è palpabile non solo nelle atmosfere casual dell’interno, ma anche nella presenza di un grande giardino accessibile ai bambini per il gioco e lo svago. Uno spazio aperto di cui è stato curato personalmente il design, con una scelta accurata del verde. Questo progetto è il primo di una collaborazione fruttuosa che vedrà anche la realizzazione di un ristorante luxury.