L'inizio dell'anno ha portato con sé la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, della Legge di Bilancio 2025 con diverse novità per i pubblici esercizi. A metterle in fila ci ha pensato Fipe che ha particolarmente apprezzato alcune disposizioni fortemente volute dalla federazione stessa, come la proroga per l'anno in corso della detassazione del lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi (già prevista nella Legge di Bilancio 2024) e la modifica alla disciplina di detassazione delle mance (introdotta nel 2023).
Legge di Bilancio, le novità per i pubblici esercizi.
Gli interventi del legislatore segnalati dall'associazione di categoria saranno anche oggetto di un webinar dedicato in programma il 31 gennaio alle 11.00. Nel frattempo, ecco di seguito i contenuti relativi ai pubblici esercizi:
- l’obbligo, a decorrere dal primo gennaio 2026, di effettuare la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi mediante registratori di cassa che siano in collegamento tecnico con gli strumenti di pagamento elettronico (i cosiddetti Pos);
- la proroga a titolo oneroso fino al al 31 dicembre 2026 delle concessioni in scadenza a fine 2024 relative al gioco del bingo, alle scommesse, e alla realizzazione e alla conduzione delle reti di gestione telematica del gioco mediante apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, del TULPS;
- la proroga fino al 30 settembre 2025 della disciplina sulla detassazione del lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi per lavoratori del comparto del turismo tra i quali in particolare i dipendenti degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di cui all’articolo 5 della legge 25 agosto 1991, n. 287;
- l'aumento fino al 45% del costo l’importo del credito d’imposta Transizione 5.0 per la quota d’investimenti compresi tra 2,5 milioni e 10 milioni di euro (precedentemente pari al 15%);
- l’applicazione della disciplina del credito d’imposta per la ZES Unica anche per gli investimenti realizzati nel 2025, stanziando a tal fine 2,2 miliardi euro;
- l’assegnazione di 110 milioni di euro per la concessione di agevolazioni finanziarie per sostenere investimenti privati per lo sviluppo dell’offerta turistica sul territorio nazionale;
- la modifica dei limiti reddituali relativi al regime di tassazione agevolata delle mance, confermando l’applicazione dell’aliquota del 5% ed elevando i limiti ad un reddito di lavoro dipendente non superiore a euro 75.000 ed entro il limite del 30% delle mance percepite nell’anno.