Secondo Fipe, la spesa complessiva per il pranzo di Pasqua al ristorante è pari a 400 milioni di euro
Secondo Fipe, la spesa complessiva per il pranzo di Pasqua al ristorante è pari a 400 milioni di euro
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Pasqua al ristorante per 6,5 milioni di clienti e spinta dal turismo

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Secondo i dati elaborati da Fipe, saranno circa 6,5 milioni le persone che festeggeranno Pasqua al ristorante per una spesa intorno ai 400 milioni di euro. Una spinta arriva anche dall'afflusso turistico atteso per il weekend santo che, visto il calendario, permette anche un allungamento del soggiorno verso il 25 aprile e l'1 maggio.

 

Fipe, al ristorante prevale il menu à la carte per un prezzo medio di 55 euro. 

Nonostante le condizioni metereologiche avverse (o forse, proprio per queste), italiani e stranieri non si tirano indietro e guardano al fuoricasa per festeggiare la Pasqua. Un'occasione colta anche dagli imprenditori della ristorazione che, nel 90% dei casi, terranno aperti i propri locali. Nel confronto con gli anni precedenti, l’andamento previsto per il 2025 mostra una moderata crescita, seppur senza particolari accentuazioni, in coerenza con un quadro di contesto che non stimola un generalizzato ottimismo. Dai sondaggi di Fipe, emerge che per il 50% dei ristoratori le previsioni per il pranzo di Pasqua si collocano sui livelli dell’anno scorso, mentre il 40% prevede un aumento nell’affluenza e negli incassi. Solo il 10% teme un calo. I clienti si divideranno equamente tra residenti e turisti, sia italiani che stranieri. Quanto al menu, una nota distintiva rispetto allo scorso anno è un’offerta prevalentemente à la carte (58,3% del totale) a un prezzo medio per tre portate, con bevande escluse, di 55 euro, mentre il 41,7% offrirà un menu "degustazione" composto da sei portate a un prezzo medio di 70 euro; sempre bevande escluse. "Le aspettative del settore per le feste di Pasqua sono moderatamente positive a conferma del ruolo sempre più importante che la ristorazione svolge anche nelle più importanti ricorrenze - ha dichiarato Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio - Il pranzo di Pasqua al ristorante non è solo l’occasione per consumare piatti della tradizione fatti a regola d’arte ma anche per ritrovare quei momenti di convivialità familiare che si vive sempre più con piacere fuori casa". 

Turismo, tengono gli spostamenti interni e cresce l'incoming estero. 

Come detto in apertura, una decisa spinta arriva anche dal turismo. Per quanto riguarda il flusso interno, prendendo a riferimento i dati Coldiretti/Ixè, sono 18,5 milioni gli italiani che si sposteranno per Pasqua e i vari ponti successivi. La durata media della vacanza sarà di 5 giorni, con la maggioranza (52%) che si limiterà a tre. Solo un 10% allungherà le ferie a 10 giorni. L'alloggio più gettonato rimane la casa di parenti e amici che supera B&B, alberghi, seconde case, agriturismi e affitti brevi. In generale, si attende una spesa media di 511 euro a persona, anche se ben il 33% degli italiani la conterrà entro i 250 euro. Di questo budget, oltre un terzo sarà riservato al food&beverage fra pranzi, spese e souvenir gastronomici. Ampliando lo sguardo, dal 19 aprile al 4 maggio, i dati di Cna Turismo e Commercio parlano di un giro d'affari pari a 9 miliardi di euro proveniente dal turismo. Tra turisti e gitanti in questo arco di tempo sono previste in movimento per diporto oltre 20 milioni di persone. I turisti veri e propri (quelli che pernottano in strutture alberghiere e/o extra alberghiere) sono ipotizzati in 12 milioni, di cui 5 milioni gli stranieri. Per quanto riguarda il flusso incoming dall'estero, gli europei dominano il mercato sebbene sia prevista anche una lieve crescita degli statunitensi. Secondo i dati Assoturismo Confesercenti, saranno oltre 15,8 milioni le presenze internazionali (+2,4%) nelle strutture ricettive tricolori. Tra le nazionalità che registrano la maggiore crescita ci sono francesi, svizzeri, polacchi, olandesi e spagnoli; ma sono segnalati aumenti anche per i tedeschi, brasiliani, belgi, scandinavi, austriaci, cechi, ungheresi. Non crolla la domanda Nordamericana con Usa e Canada in liveve aumento, mentre per gli australiani è stata segnalata la stabilità del mercato. In flessione, invece, le prenotazioni dei turisti dall’Asia: indiani, coreani, cinesi e giapponesi. Per quanto riguarda le destinazioni, le città d'arte rimangono protagoniste del periodo: il 36% del totale delle presenze di tutto il periodo (sia italiane che straniere) si concentrerà sul turismo culturale (+2,1% la crescita di stranieri). Previsioni positive anche per località lacustri (+2,8%) e marine (+1,9%). 

La Pasqua a casa costa 82 euro a famiglia (+9% sul 2024).

E per chi rimane a casa? Secondo Coldiretti 8 italiani su 10 pranzeranno fra le mura domestiche. A tavola, spesso con amici e parenti, per una media di 6 commensali, la spesa arriva a 82 euro a famiglia (+9% rispetto allo scorso anno). £Per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno - rileva l'organizzazione agricola - mediamente 1,9 ore, con la maggioranza del 54% che conterrà l'impegno tra una e tre ore, un 22% che farà tutto nello spazio di un'ora, un 7% che si spingerà fino a cinque ore e un 3% addirittura a otto. Il resto prenderà piatti già pronti o ordinerà d'asporto". Restano però notevoli differenze territoriali nelle abitudini degli italiani: al Sud la media per la preparazione del pranzo sale a 2,2 ore, con la percentuale di coloro che cucinerà fino a 5 ore che raddoppia rispetto al dato nazionale; gli abitanti del Nord Ovest sono, invece, quelli che faranno il maggior ricorso ai piatti pronti. Per qunato riguarda il menu, vince la tradizione, con le uova grandi protagoniste: gli italiani ne consumeranno circa trecento milioni, sode o nelle ricette tipiche delle varie regioni. Anche l'agnello non mancherà tanto da essere servito in quasi la metà delle case (44%), con una netta preferenza per quello Made in Italy.