Il Premio Bezzo 2022-23 è dedicato ai percorsi formativi delle scuole alberghiere
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Premio Bezzo, scuole alberghiere protagoniste della terza edizione

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- Premio Bezzo 2022-23

Giunto alla sua terza edizione, il Premio Bezzo 2022-23 punta a valorizzare i percorsi formativi delle scuole alberghiere. In un momento in cui la ristorazione è alla disperata ricerca di personale qualificato per colmare il gap occupazionale generatosi nel post-pandemia, la luce accesa sugli istituti professionali in cui studiano i futuri chef, camerieri e sommelier di domani vuole premiare quelle realtà che si distinguono per lo sviluppo di “Alfieri del Territorio”, attenti al legame con la storia e cultura locale, l’innovazione, la competitività, l’eco-sostenibilità e la tutela delle persone.

La terza edizione del Premio Bezzo.

Il premio, unico nel suo genere, attiva una competizione virtuosa dove tutti (studenti, insegnanti, famiglie e comunità) hanno benefici per se stessi, gli altri e il territorio, a partire dalla condivisione di un linguaggio comune con cui raccontare e fare percepire il valore dell’offerta formativa e delle competenze raggiunte. Promotori dell'iniziativa sono Aiquav (Associazione italiana per gli studi sulla qualità della vita), Plef (Planet life economy foundation Ets) e Aregai - Terre di Benessere. L'obiettivo è quello di valorizzare la capacità di elaborare piani di azioni formative secondo una visione olistica sostenibile e durevole (al fine di sviluppare competenze di cittadinanza attiva e di professionisti responsabili, dotati della consapevolezza e attenzione alle risorse, al bene comune ed al benessere equo-sostenibile condiviso) e secondo un approccio partecipativo che favorisca lo sviluppo di opportuni collegamenti con le risorse del territorio e la condivisione di valori con gli studenti e le varie parti interessate. Per valutare il raggiungimento di questi obiettivi, verrà utilizzato il modello Licet-Bes-Sdgs per valorizzare il ruolo della scuola per l’educazione alla sostenibilità, facilitandone la correlazione dei progetti di offerta formativa sia all’indice Bes di misura del benessere equo e sostenibile sul territorio sviluppato da Istat e Cnel, che agli obiettivi della Agenda Onu 2030. 

Ristorazione, non un semplice mestiere ma un'attività che qualifica il territorio

"La nostra convizione è che, trattando di argomenti come l'acquisizione di valore e benessere durevole, il mondo della ristorazione sia fondamentale: l'alimentazione, infatti, è vitale non solo da un punto di vista nutrizionale, ma anche relazionale, sociale, sostenibile, lavorativo. Da qui l'idea di concentrarci sulle diverse sfacettature del mondo della ristorazione. Se la prima edizione è stata dedicata alla ristorazione collettiva, con l'analisi dei bandi e dei capitolati per le mense, la seconda ha analizzato l'apporto della ristorazione commerciale, sia indipendente che a catena. Ora, con la terza, vogliamo creare i presupposti per una riflessione sulla professione che si svolge nella ristorazione: non un semplice mestiere ma un'attività che qualifica la comunità in cui viene svolta", spiega Emanuele Plata, presidente di Plef. Detto diversamente, con le parole di Enza Laretto, coordinatrice scientifica di Aregai, "la ristorazione è vista come esempio concreto della progettualità che, all'interno del piatto, vuole promuovere il valore del territorio e della comunità a cui si riferisce. Quest'anno, abbiamo deciso di focalizzarci sulla progettualità che, attraverso l'offerta formativa, si rivolge ai giovani al fine di creare quelle competenze specifiche la cui ricaduta può essere misurabile attraverso un modello di sviluppo sostenibile partecipato che coinvolge nella valutazione più soggetti e, utilizzando un linguaggio comune, valorizza gli effetti della progettualità attivita". 

Istituti alberghieri protagonisti del Premio Bezzo 2022-23.

Protagonisti del premio sono gli istituti alberghieri, soprattutto quelli che si riuniscono in Renaia, associazione nazionale che raggruppa circa 200 istituti professionali (circa il 60% delle scuole alberghiere italiane) dedicati alla formazione di camerieri, cuochi e assistenti di sala. "Le nostre realtà sono legate a doppio filo con il territorio dal momento che la promozione delle eccellenze enogastronomiche rappresenta il valore aggiunto dell'attrattività del nostro Paese", afferma Luigi Valentini, presidente di Renaia. Ma come certificare la capacità di farsi veicolo di tutto ciò? "Attraverso un nuovo esame di stato che coinvolge circa 50 scuole. Il modello è stato costruito insieme al mondo del lavoro, quindi con le Camere di commercio locali e Fipe, e punta a costituire un elenco di giovani professionisti con competenze certificate dal mondo del lavoro stesso e pronti a entrarvi e fare la propria parte per contribuire a una delle leve economiche più forti della nostra economia che, a cascata, genera quel benessere sociale e di comunità che il Premio Bezzo vuole mettere in evidenza", conclude Valentini. 

Come partecipare?

Ma come partecipare al Premio Bezzo? Intanto, possono candidarsi gli istituti del settore turistico, alberghiero e ristorativo individuand tra gli insegnanti e le classi degli alunni del terzo e quarto anno chi rappresenterà l'istituto. Ogni istituto interessato potrà raccontare al meglio il valore della propria offerta formativa seguendo le indicazioni presenti nella pagina web dedicata che dall'1 settembre comprende il tutorial per la compilazione della candidatura. La premiazione è prevista il 31 maggio 2023 e consentirà ai primi tre classificati di presentare il proprio lavoro agli operatori di settore invitati alla premiazione. 

I premi.

Per quanto riguarda i premi, ecco le categorie:

  • A tutte le scuole partecipanti - Consegna della Smart Label Licet e agevolazione per l'iscrizione al corso "Cultura territoriale Licet-Bes-Sdgs.
  • Ai primi tre classificati - Iscrizione gratuita al corso "Cultura territoriale Licet-Bes-Sdgs.
  • Alla scuola vincitrice - Iscrizione gratuita al corso "Cultura territoriale Licet-Bes-Sdgs e organizzazione in loco di una lectio magistralis della professoressa Filomena Maggino, docente di Statistica sociale all’Università La Sapienza di Roma e tra i massimi esperti della ricerca nel campo della qualità della vita e del benessere.
  • Al territorio della scuola vincitrice - Realizzazione di un rapporto Bes dedicato. 
  • Premio Bezzo Cominicazione - Consegnato all'istituto che meglio di tutti avrà comunicato la propria offerta formativa attraverso il video-racconto sottoposto in fase di candidatura che avrà la possibilità di organizzare in loco un confronto con professionisti e realtà di settore già impegnate e attive nel campo della sostenibilità, a completamento di una sessione formativa dedicata al tema della comunicazione nell’ambito della ristorazione e dell’ospitalità, a cura del professore Maurizio Mercurio dell’Università di Modena e Reggio Emilia.