Svolta storica per Starbucks che, anche nei suoi 49 store in Italia, cancella il sovrapprezzo per le alternatie al latte (avena, soia, cocco, mandorla). Una scelta pensata per valorizzare l'esperienza del cliente nelle caffetterie del network che, in questo modo, ampliano le possibilità di personalizzazione delle bevande ordinate. Per celebrare questo momento è stata anche avviata una campagna di comunicazione ad hoc realizzata in collaborazione con Pietro Terzini.
Stop al sovraprezzo per favorire la personalizzazione.
A partire dal 25 settembre, quindi, in tutti i punti vendita del marchio della sirena non verrà applicata nessuna maggiorazione per le quattro alternative al latte presenti nel menu. Il passaggio alla parità di prezzo, peraltro già adottata in diversi mercati Emea in cui il brand è presente, fa parte di un impegno volto a riscoprire ciò che da sempre distingue Starbucks: poter personalizzare la propria bevanda e renderla unica è al centro della Starbucks Experience, così come essere un luogo accogliente dove le persone si incontrano e dove viene servito il miglior caffè, preparato a mano da baristi esperti. In linea con questa "riscoperta", si inserisce anche il ritorno dei pennarelli Sharpie per scrivere sui bicchieri e ridurre i tempi di attesa in fila.
Vincenzo Catrambone (Starbucks): "Così la coffee experience si fa più inclusiva".
"Starbucks e Percassi sono orgogliosi di aver introdotto la parità di prezzo in Italia, eliminando il sovrapprezzo per le alternative al latte e rendendo più facile che mai per i nostri clienti personalizzare la propria bevanda e renderla davvero unica. La price parity rafforza inoltre il nostro ruolo di caffetteria accogliente, dove le persone si incontrano e gustano il miglior caffè, preparato a mano dai nostri esperti baristi. Con quattro diverse alternative al latte disponibili gratuitamente rendiamo la Starbucks Experience più accessibile e accogliente per tutti", ha commentato Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia. Un messaggio reso ancor più chiaro dalla campagna “Perché pagare di più per ciò che ami?” che verrà diffusa su diverse piattaforme e attraverso campagne di attivazione fuoricasa.