Le vibes nippo-brasiliane di un punto vendita Temakinho
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Temakinho, dalla galassia Cigierre alla holding private equity Mutares

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Secondo cambio di proprietà per il format nippo-brasiliano Temakinho che da Cigierre (che l'aveva acquisita nel 2018) passa al fondo di investimento Mutares. L'operazione dovrebbe chiudersi ufficialmente nel corso del primo trimestre 2024 e rafforzare così il segmento retail & food della holding tedesca attiva anche nei settori settori automotive & mobility, technology & engineering, goods & service. 

Temakinho, a Mutares la regia delle prossime aperture.  

Fondata a Milano nel 2012, l'insegna dedicata al sushi rivisitato in abbinamento ai cocktail era entrata a far parte di Cigierre nel 2018, quando l'azienda di Tavagnacco (a sua volta di proprietà dei fondi BC Partners) ne aveva assunto il controllo assicurandosi il 60% delle quote. Ora il passaggio a Mutares: "Con l’acquisizione di Temakinho, rafforziamo ulteriormente il nostro segmento retail & food con un marchio noto nel segmento del casual dining che offre esperienze esclusive a prezzi accessibili. Grazie alla sua attività scalabile, l’azienda ha un elevato potenziale per sfruttare i miglioramenti strategici. Sono molto fiducioso che potremo rafforzare la posizione di mercato e la notorietà del marchio Temakinho attraverso l’apertura programmata di nuovi ristoranti", ha commentato Ronin Laik, ceo di Mutares. 

Il network di Temakinho, fra città e aeroporti. 

In totale, Temakinho è riuscita a costruire un network che conta 10 locali a gestione diretta (fra Milano, Roma, Bologna e Firenze) e tre ristoranti in franchising (all'internod degli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate) con circa 160 dipendenti. A questi si aggiunge anche un punto vendita estero, sempre in affiliazione, a Lione. Perimetro che nel 2022 ha generato 20 milioni di fatturato. Ma anche un un ebitda negativo di 1,2 milioni, un debito netto pari a 10,2 milioni e un patrimonio netto negativo per 7,2 milioni. Cifre che parlano del necessario rilancio che attende Mutares e che alleggeriscono i conti di Cigierre, che conta anche sui brand Wiener Haus Shi’s, Kukkuma Cafè, America Graffiti e Pizzikotto per un fatturato di gruppo che nel 2022 è stato di 248,2 milioni di euro, l’ebitda di 46,5 milioni e il debito netto pari a 260 milioni. 

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Chi è Mutares. 

La holding tedesca, come detto in apertura, è attiva nel segmento retail & food. Nel suo portafoglio rientrano: Fasana, che produce tovaglioli di carta; il caseificio biologico Gläserne Molkerei; The keeeper Group (accessori per la casa) e Lapeyre (che realizza e distribuisce mobili e prodotti per la casa); Prénatal, retailer dedicato al mondo del bambino; e TeamTex, specializzato nella produzione e vendita di seggiolini.