Dal 1895, a Scarperia in provincia di Firenze, il marchio Berti è sinonimo di artigianalità, qualità Made in Italy e tradizione sostenibile in uno dei distretti della coltelleria italiana. Un’attività che occupa un team di 50 persone, tra diretti e indotto, generando un bagaglio di capacità e competenze inestimabili. “Sono un asset e un valore importante nel momento in cui vengono incastonate in un contesto che le amplifica. Non devono restare solo una testimonianza, in termini di quantità e volumi, ma diventare un’industria che non rinuncia alla qualità e al dettaglio”, afferma Diego Toscani, proprietario del marchio che nel frattempo si è dotato anche di un moderno impianto di produzione in Franciacorta.
Il rilancio di Coltellerie Berti passa dall'Horeca.
Obiettivi ambiziosi, al pari del valore di prodotti realizzati a mano (200mila in un anno con tempistiche che variano da qualche ora a qualche giorno a seconda della lavorazione), seguiti passo dopo passo sempre dalla stessa persona (che finisce con il siglare il prodotto finito, come un’opera d’arte) e destinati al canale Horeca che devono fare i conti con il tema del ricambio generazionale; sia produttivo che consumer. “Sono cambiati contesti e valori di riferimento. Riuscire a trovare giovani che vogliono dedicarsi ad apprendere un lavoro manuale è sempre più difficile. E spesso anche a causa del pregiudizio verso percorsi formativi tecnici che allontanano molti studenti. Dall’altro lato, però, proprio i giovani sono i più curiosi, vanno alla riscoperta delle proprie radici. Tocca a noi raggiungerli sui social e Youtube”, afferma Toscani. Da qui l’idea di sostenere il Premio Bezzo, arrivato alla terza edizione e dedicato alla valorizzazione del percorso di studio delle scuole alberghiere. D'altronde, come conferma Toscani, "la ristorazione, gli chef, i responsabili di sala sono il nostro principale ambasciatore" e puntare ai professionisti di domani è una scelta lungimirante.
Sostenibilità a 360° per Coltellerie Berti.
Tenendo sempre un occhio alla sostenibilità. Che per Berti significa: parametri ESG. “Per quanto riguarda l’ambiente, siamo consapevoli della necessità di raggiungere l’impatto zero nella produzione: dalla gestione dei reflui, alle emissioni, ecc. Fronte sociale, penso sia chiaro il valore di crescita e sostegno alla comunità e al territorio di Berti con risorse occupate del luogo e valore aggiunto per la filiera locale. Infine, sulla governance, incentiviamo la parità di genere e soprattutto la convivenza intergenerazionale che genera condivisione di competenze”, conclude Toscani.
Premio Bezzo, premiazione e tavola rotonda il 5 giugno.
Il 5 giugno, a Milano, presso l'IPSEOA “Carlo Porta”, si terrà la cerimonia del Premio Bezzo 2022-23 preceduta da una tavola rotonda dedicata alla formazione. L'evento, arrivato alla sua terza edizione, rappresenta la tappa di un percorso promosso dalle associazioni Aiquav, Aregai e Plef per la promozione della ristorazione virtuosa, sia nel fuoricasa che nel turismo, nell'anno europeo delle competenze. Aperte quindi le iscrizioni all'appunamento che inizierà alle 17.30 e sarà diviso in due parti: una tavola rotonda di approfondimento e la cerimonia di premiazione. Per registrarsi, questo il link.