McDonald's lancia l'edizione 2022 di My Selection
McDonald's Italia ha avviato la quinta edizione di My Selection: 580 tonnellate di eccellenze agroalimentari italiane nei panini e 240 milioni di investimento sulla filiera
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McDonald's, con My Selection 580 tonnellate di eccellenze Dop e Igp nei panini

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McDonald's, Joe Bastianich e le eccellenze dell'agroalimentare italiano formano un trittico da 78 milioni di panini Made in Italy venduti ai consumatori. Questo il numero che racconta meglio di molte parole il successo di My Selection, l'iniziativa avviata dalla catena di fast food a stelle e strisce e giunta ormai alla sua quinta edizione (con un totale di 13 milioni di panini venduti solo nei primi quattro mesi del 2022) e che ha ricevuto anche il beneplacito del ministro alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. 

Per My Selection McDonald's utilizza 580 tonnellate di prodotti Dop e Igp italiani

Fin dalla sua prima edizione, l'obiettivo di My Selection è quello di valorizzare i prodotti e la fieliera agroalimentare italiana favorendone un consumo democratico e a portata delle tasche dei consumatori. Cinque i consorzi di tutela coinvolti per l'edizione 2022, per un totale di 580 tonnellate di prodotti certificati utilizzati nelle preparazioni McDonald's: Aceto Balsamico di Modena Igp (14 tonnellate), Asiago Dop (111 tonnellate), Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp (42 tonnellate), Mela Alto Adige Igp (14 tonnellate di purea) e Montasio Dop (400 tonnellate). Un parterre di eccellenze le cui peculiarità sono state protagoniste di una tavola rotonda che ha messo a confronto Novella Bagna, docente di analisi sensoriale e membro degli Assaggiatori Italiani; Filippo Saporito, presidente Jre (Jeunes Restaurateurs d’Europe); Natale Santacroce, presidente Giovani Imprenditori Vibonesi; Paolo Tezzele, ambasciatore del gusto per i prodotti altoatesini; e Walter Filiputti, autore di opere sulla cucina e sul vino e docente universitario presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. 

McDonald's scommette sulla filiera italiana e investe 240 milioni di euro

Numeri e profili che sanciscono la volontà di McDonald's di continuare a investire sul territorio italiano. Ogni anno, infatti, l'azienda acquista oltre 100mila tonnellate di prodotti Made in Italy con un investimento di quasi 240 milioni di euro. Una somma che si traduce in un investimento diretto sulla filiera agroalimentare tricolore (in aumento del 20% rispetto al 2020). "Crediamo e vogliamo che il nostro ruolo sia sempre più rilevante. Ecco perchè confermiamo il nostro impegno e interesse nell’investire sull’agroalimentare Made in Italy, certi che qualità e italianità siano da un lato la chiave giusta per rispondere alle richieste dei nostri clienti, e dall’altro una via solida attraverso cui contribuire alla crescita della filiera", ha spiegato Dario Baroni, amministratore delegato di McDonald's Italia. 

Il ministro Stefano Patuanelli: "My Selectiona avvicina anche i giovani alle eccellenze Made in Italy"

Ad applaudire all'iniziativa è stato anche il ministro alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli: "Progetti come My Selection rappresentano un traino importante per sostenere il comparto alimentare, affermare il Made in Italy sui mercati globali e coinvolgere i consumatori, anche i più giovani, sempre più attenti alla qualità e alla territorialità dei prodotti. Ritengo che le azioni di informazione e promozione, su cui il Mipaaf è da sempre impegnato per aumentare la conoscenza e sostenere il consumo dei prodotti Dop e Igp, siano strumenti indispensabili per consentire al consumatore di compiere le proprie scelte di acquisto in maniera consapevole, tutelare i produttori agricoli e garantire ricadute positive sull’economia del territorio". Di avviso simile anche Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita : "My Selection rappresenta un modo molto efficace per apprezzare e diffondere le eccellenze italiane. E oggi i dati di questa esperienza sono la dimostrazione che l’idea di inserire prodotti Dop e Igp nei menu McDonald’s, che 14 anni fa in molti considerarono follia, ha preso forza e nei giovani, adesso, c’è voglia di prodotti di qualità, garanzia di origine geografica e sostenibilità".