A Milano, secondo i dati Engel & Völkers, il 34% dei negozi è destinato al food&beverage
A Milano, secondo i dati Engel & Völkers, il 34% dei negozi è destinato al food&beverage
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Milano capitale del food retail, il report di  Engel & Völkers

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Che Milano sia la città del food retail è ormai chiaro, ma dove è meglio aprire il proprio locale? Risponde Engel & Völkers Commercial con uno studio ad hoc. Si tratta della terza edizione del Food & Beverage Retail Market Report, un'analisi interamente dedicata al capoluogo lombardo, che viene diviso in 25 distretti diversi con le loro differenti opportunità e criticità, al fine di fornire agli imprenditori del settore una cartina su cui trovare le coordinate del giusto investimento.  

Engel & Völkers: a Milano il 34% dei negozi è dedicato al food&beverage.

Il report della società di advisory immobiliare società di advisory immobiliare presenta, accanto a un’approfondita analisi dei valori economici, dell’offerta merceologica, della tipologia di servizio e dei brand presenti in città anche i numeri relativi ai negozi  sfitti e ai dehor esterni sull’affaccio stradale. In totale, parliamo di un campione di circa 5.533 esercizi, la cui incidenza delle attività food&beverage è del 34%. Tra i distretti più presidiati dalla somministrazione spicca ancora Arco Sempione, checonferma così la sua fortissima attrattività, soprattutto serale, con il 57% degli esercizi destinati al food&beverage sul totale dei negozi. A seguire, la zona dei Naviglia (51% di quota in mano al fuoricasa). Discorso a parte merita NoLo: ad oggi risulta ancora un distretto "acerbo", presidiato per il 92% da attività a marchio indipendente ma che sta entrando nel mirino delle principali catene del food, date le sue grandi potenzialità.

Dehors, canoni di affitto e vacancy: le metriche del business.

Prosegue il trend positivo dei dehors che, seppur di solo il +2%, è aumentato rispetto al 2022, a testimonianza che lo spazio esterno è sempre più apprezzato e desiderato dal cliente e ritenuto un fattore importante anche per gli utilizzatori. Nei 25 distretti considerati, difatti, il 59% delle attività foo&beverage si è dotata di spazi esterni, con un numero di posti a sedere stimato in circa 25mila. Tra i distretti analizzati La Foppa XXV Aprile, Statale e Duomo sono le zone in cui si rileva la più alta concentrazione di dehors. Per quanto riguarda i canoni di locazione per le attività di ristorazione, sono in crescita in 14 distretti, mentre per i restanti si osservano valori stabili rispetto alla rilevazione effettuata nel 2022. In distretti come Duomo o Porta Nuova i canoni di locazione arrivano a toccare anche punte di 2.500 euro al mq e salgono a 3.500 nel distretto di Liberty San Babila. Dati che, in parte, incidono sull’indice di vacancy complessivo: appena il 9%.

Gianlcusa Sinisi (Engel & Völkers): "Ulteriore spinta al food&beverage dalle Olimpiadi 2026".

“Nonostante la fase delicata che il nostro Paese sta attraversando tra pandemia da Covid19, crisi geopolitica e inflazione, Milano continua a confermarsi come punto di riferimento, in particolare per il food&beverage - spiega Gianluca Sinisi, licence partner Engel & Völkers Commercial Milano & Lombardia - La crescita di questo settore e la costante apertura di attività ha e sta contribuendo a ridefinire la geografia della nostra città. Una ulteriore spinta arriverà dalle Olimpiadi Milano Cortina 2026, il cui effetto ha già iniziato a portare ricadute positive visibili in termini economici e territoriali, offrendo, non senza fatica, nuovi posti di lavoro, attraendo nuovi clienti, grazie a trasformazioni e rigenerazioni urbane, che costituiscono nuove opportunità per il settore".