I consumi vending sono in calo del -4,6% da gennaio a luglio secondo Confida
I consumi vending sono in calo del -4,6% da gennaio a luglio secondo Confida
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Vending, back to work amaro per la distribuzione automatica

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- Vending Confida dati 2025 - Vending calo consumazioni - Vending snack e bevande

Con la fine dell'estate il vending affronta un ritorno al lavoro e sui banchi puntando su efficienza e varietà per invertire un calo dei consumi del -4,6%. Un dato che riflette le difficoltà del settore e, tuttavia, in cui non mancano le soluzioni, grazie a una filiera agroalimentare che mette sempre di più al centro il tema della pausa funzionale, di benessere. 

 

Vending, pesa il calo delle consumazioni ma crescono le alternative. 

La fine del rimbalzo post-Covid ha coinvolto anche il vending: come registrato da Confida, dopo il picco del +10,48% del 2022, per l’anno in corso si stima una chiusura a -5% delle consumazioni rispetto al 2024. "Tra le cause, il calo della produzione industriale registrato nel 2024 in Italia con il conseguente maggiore ricorso alla cassa integrazione che ha impattato in modo considerevole sul settore della distribuzione automatica, un comparto che sviluppa il 37% delle consumazioni nella manifattura. Inoltre, a concorrere c’è stato anche l’effetto dell’inflazione registrata negli ultimi anni, che ha portato il consumatore a una contrazione dei consumi alimentari fuoricasa in generale", spiega Massimo Trapletti, presidente di Confida. A livello di merceologie, il calo è generalizzato (caffè compreso), ma non mancano prodotti in controtendenza come bevande fredde ed energy drink. Tra gli snack invece crescono la frutta secca (s i stima una crescita superiore al 5% per il 2025), i prodotti a base di formaggio (vera e propria novità degli ultimi due anni con una crescita a doppia cifra) e le caramelle (per le quali si stima un +4% circa). Oltre a una maggiore accessibilità digitale, dunque, al comparto serve ricalibrare anche il mix sulle spirali.


Mars e Ferrero, più intelligence per lo snack dolce. 
I tre pillar dell'offerta Mars.

Per quanto riguarda lo snack dolce, secondo Mars il mercato è orientato su tre pillar: "Sostenibilità, benessere dei consumatori e digitalizzazione dell’industria. Sul fronte sostenibilità, vediamo come il vending ha implementato sistemi di raccolta e riciclo di rifiuti, introdotto accessori ecosostenibili e ridotto il consumo di acqua. In questo ambito, anche Mars dimostra grande attenzione, con un piano di sostenibilità a lungo termine e iniziative concrete come l’adozione del bollino cacao 100% sostenibile sui pack dei nostri prodotti. Per il benessere dei consumatori, invece, abbiamo ampliato la nostra offerta con prodotti altamente proteici, come Be-Kind e Snickers Protein. In ambito digitalizzazione, infine, Mars ha sviluppato attivazioni attraverso app clienti, promosso innovativi sistemi di pagamento digitali e introdotto le Intelligent Vending Machine", racconta Rosario Vizzini, market director Italy di Mars Wringley. Presente nel canale da oltre 60 anni, Mars ha reagito alla contrazione delle vendite anche passando per il packaging: "Il packaging rappresenta il primo touchpoint con il consumatore. Per questa ragione, Mars punta sempre più su trasparenza e personalizzazione come elementi distintivi della propria strategia. Per rispondere alla crescente sensibilità dei consumatori abbiamo introdotto informazioni nutrizionali ancora più trasparenti e dettagliate. Parallelamente, lo sviluppo di grafiche tailor-made", aggiunge Vizzini. Sempre sul fronte dell’engagement, attraverso l’Intelligent Vending Machine Mars ha integrato un controllo remoto dello stock in tempo reale, ottimizzando i rifornimenti e riducendo i costi operativi. "Questo sistema intelligente abilita inoltre acquisti multipli, che rappresentano il 25% delle transazioni, e promozioni automatizzate mirate. Per location più ampie, i micro-market offrono un'alternativa vincente grazie a un vasto assortimento e a una shopping experience immersiva", conclude Vizzini.

mars

La proposta di Ferrero.

Sempre nel dolciario, anche Ferrero punta su un ampio ventaglio di referenze per conquistare i clienti del vending. Ogni prodotto è sempre pensato e realizzato per portare valore all'intera filiera in un'ottica di triple-win: consumatore, distributore e produttore. Nel “menu”, quindi, spazio a prodotti per la colazione con i Nutella Biscuits, per il refreshment con Estathé oppure per lo sfizio con il mondo Kinder. Con Eat Natural, invece, si risponde a chi preferisce una gustosissima barretta di frutta secca e con Fullfil a chi cerca una barretta proteica con 9 vitamine, ideale dopo una attività sportiva. "L'aspetto che sicuramente rende Ferrero un partner di rilievo, e in grado di continuare a contribuire alla crescita del canale, è senz'altro la forza dei suoi brand, che si traduce nelle alte rotazioni che registrano i nostri prodotti. Altro aspetto fondamentale, legato al tema dell'innovazione, è poi quello dell'ampiezza della nostra gamma prodotti, in costante sviluppo e con il chiaro obiettivo di rispondere a tutti i need-state del consumatore", commentano dall’azienda. A tendere, l’obiettivo è quello di innalzare il valore percepito dell’offerta vending e l’intelligence sulle interazioni con la macchinetta e il prodotto da parte del cliente; soprattutto in un momento in cui il value-for-money diventa essenziale nella scelta.


Con F.lli Beretta e San Carlo la pausa diventa un aperitivo. 
F.lli Beretta dai tramezzini alla combo salumi&formaggi. 

Per quanto riguarda lo snack salato, con circa sei milioni di euro realizzati nel canale, F.lli Beretta si posiziona come uno dei produttori F&B leader nel vending grazie a brand come Salamini Beretta e l’offerta di tramezzini e panini. "Nel passato più recente ci siamo concentrati su diverse coperture di bisogni del canale, sia in termini di ottimizzazione del punto vendita che di ampliamento della copertura dell’offerta per un consumatore sempre più esigente e variegato - racconta il direttore vendite Andrea D’Angela - Non cessiamo di inseguire i trend del mercato proponendo nuove varietà di tramezzini con farciture più leggere al posto della tradizionale maionese e dando alternative a nicchie di consumatori intolleranti al glutine attraverso il rilancio della nostra proposta gluten free con un nuovo pane e una quarta referenza più vicina ai trend più attuali (Pollo&Bacon, ndr). Monoporzioni di affettati e la nuova gamma di snack a base salumi e formaggi (i Roll’s Beretta, ndr) offrono ulteriori variazioni". Referenze che necessitano del giusto posizionamento all’interno della macchinetta: "Gli operatori del settore hanno mostrato da sempre grande interesse in tutto ciò che permette loro di massimizzare spazi e la funzionalità delle attrezzature. L’esempio del lancio della referenza Beretta Salamini Classici&Taralli in monospirale risponde alla prima di queste esigenze. Parallelamente continuiamo a lavorare, a stretto contatto con i principali produttori di macchinari, per ottimizzare i nostri packaging primari al fine di evitare casistiche di bloccaggio all’interno del processo di erogazione del prodotto. Recentemente abbiamo rivisto l’imballo della nostra linea panini 100 grammi al fine di risolvere alcuni rari casi di inceppamento", confessa D’Angela.

beretta 3

San Carlo, focus sul packaging. 

Abbinando ai salamini le patatine San Carlo, la pausa diventa quasi un aperitivo. Il brand di patatine presenta infatti un’ampia gamma di prodotti, pensati principalmente per un’utenza on-the-go, di cui fanno parte Wacko’s, Dixi, 1936 Antica Ricetta e Veggy Good (il brand dedicato al mondo del benessere, si affaccia al canale del vending con i Triangolini Riso e Tre Legumi, uno spuntino ideale per ogni momento della giornata). "Il mercato richiede sempre di più prodotti pensati per essere inseriti correttamente nelle spirali delle vending machine, sia in termini di dimensioni e quindi formato, sia con grafiche che siano immediatamente visibili e impattanti. Grande attenzione anche ai temi di sostenibilità, in particolare ai prodotti con packaging in carta e con caratteristiche nutrizionali bilanciate", commenta l’azienda.


Posizionamento e alternative premiano Conserve Italia.

Infine, spazio alle bevande di Conserve Italia: oggi due brick di succo di frutta su tre presenti nelle macchine automatiche appartengono ai marchi Yoga, Valfrutta e Derby Blue. "Abbiamo concentrato su questo canale gran parte delle innovazioni di prodotto e di servizio, segno concreto dell’attenzione che vi dedichiamo. Oltre al dato di fatturato, è importante il valore strategico del vending, che presidiamo con continuità e con una capillarità distributiva che copre tutto il territorio nazionale", spiega Pier Giorgio Missiroli, marketing manager Horeca Beverage. E le novità non mancano: "Il brick da 200 ml resta il cuore della nostra offerta, un formato storico che presidiamo con una gamma ampia e articolata, capace di soddisfare ogni esigenza: biologico, senza zuccheri aggiunti, 100% frutta, premium. Nel 2025, però, le principali innovazioni lanciate da Conserve Italia sono state pensate specificamente per il consumo on-the-go. Parliamo di prodotti ad alto valore aggiunto, sia per contenuto che per servizio: Yoga ha introdotto linee proteiche, referenze senza zuccheri e nuovi formati in bottiglia Pet da 250 e 500 ml, proseguendo nel suo percorso di creazione di un’identità visiva sempre più uniforme; Derby Blue si è focalizzato sul formato da 300 ml in Tetra Pak; Valfrutta, infine, ha arricchito il suo portafoglio con soluzioni in linea con le nuove tendenze nutrizionali e salutistiche. In questo modo garantiamo un assortimento completo, capace di coprire tutte le fasce di prezzo e adattarsi alle diverse occasioni di consumo", puntualizza Missiroli.

conserve italia

Prodotti che necessitano un corretto posizionamento per essere valorizzate: "Il consiglio principale è quello di partire sempre da un portafoglio ben bilanciato, che includa prodotti a marchio riconosciuto e ad alto valore aggiunto. Fondamentale è poi il concetto del prodotto giusto al posto giusto: non basta inserire referenze valide nella macchina, occorre anche saperle collocare nelle location più adatte, valorizzando l’assortimento in funzione del target che frequenta quell’ambiente. In quest’ottica, stiamo spingendo molto anche sull’apertura verso nuove tipologie di posizionamento delle vending machine, come palestre, hotel e altri luoghi legati al benessere e alla socialità, che rappresentano vere e proprie nuove frontiere di consumo. Infine, un aspetto decisivo riguarda l’attenzione ai trend emergenti: il consumatore oggi chiede più benessere e più qualità, e noi sappiamo rispondere con referenze specifiche", conclude il manager.

di Nicola Grolla

NB: L'articolo è tratto da RMM 3/2025, disponibile a questo link: https://ristorazionemoderna.it/magazine/ristorazione-moderna-magazine-3-2025.html