Secondo un’analisi TheFork dedicata alle spese in viaggio il 64% degli intervistati considera la buona cucina “molto importante” per la riuscita della vacanza. Frutto di 900 interviste, questo e altri dati confermano l'importanza del fuoricasa per il buon andamento dei mesi estivi. Ma anche l'attesa per un rimbalzo che porterebbe la ristorazione fuori dalle secche dell'inflazione.
Per mangiare fuoricasa in vacanza si spende trai i 20 ei 35 euro a persona.
Andando nel dettaglio, emerge che più della metà degli italiani ha dichiarato di voler andare al ristorante con la stessa frequenza di sempre, se non addirittura più spesso, durante le ferie. La cena fuori è il momento preferito della giornata, un momento scelto da quasi il 70% dei vacanzieri, che vedono nel pasto serale un’occasione di convivialità e scoperta. Il budget medio resta accessibile, tra i 20 e i 35 euro a persona. Dati buoni? Per il momento sì, ma non per questo sufficienti. Se la bella stagione rappresenta il picco dei consumi al ristorante, arriva dopo aver percorso un trend difficile da inizio anno.
Inflazione e potere d'acquisto, le incognite sul portafogli.
Per mangiare fuoricasa, infatti, gli italiani hanno speso lo scorso anno una media di 3.264 euro a famiglia. Il livello degli attuali consumi alimentari, per un totale di 234 miliardi (di cui 150 miliardi di consumi domestici) ci riporta ai numeri del 2015. L’inflazione e il calo del potere d’acquisto fanno il paio con possibilità di spesa basse: "Rispetto alla crisi economica del 2008, poi, gli stipendi in Italia sono oggi persino più bassi dell’8,7% in termini reali, cioè al netto dell’inflazione: significa che le persone possono fare o comprare meno cose con i soldi che guadagnano", ha affermato Mario Resca, presidente di Confimprese. Per le insegne, quindi, l'obiettivo è trovare il giusto equilibrio: sono 1.280 i punti vendita in apertura fra gli associati Confimprese e i format si fanno sempre più smart, fast casual, digitali e accessibili.
Ma gli italiani ancora non hanno prenotato le vacanze.
Se i mesi estivi e i flussi turistici potranno favorire il rimbalzo atteso, si capirà forse a stagione inoltrata. Secondo un’indagine Maiora Solutions, il 35% degli italiani non ha ancora deciso cosa fare durante i mesi più caldi dell’anno, mentre il 60% a fine maggio doveva ancora effettuare prenotazioni. In ogni caso, budget da mille euro a persona per il 53% degli italiani. La richiesta più gettonata? L’esperienzialità: tour gastronomici locali (40%), esperienze culinarie in barca (19%) e persino degustazioni con chef dal vivo (9%) rientrano tra le esperienze più desiderate. Il cibo, insomma, non è solo un piacere, ma diventa il vero filo conduttore della vacanza. A patto che le persone, alla fine, abbiano le capacità per godersela; prima di tutto dal punto di vista economico.
L'articolo è tratto da RMM 1/2025, disponibile a questo link: https://ristorazionemoderna.it/magazine/ristorazione-moderna-magazine.html