Mapic Italy dà appuntamento al 2026 (il 27 e 28 maggio) negli spazi di Rho FieraMilano
Mapic Italy dà appuntamento al 2026 (il 27 e 28 maggio) negli spazi di Rho FieraMilano
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Mapic Italy, 2.000 partecipanti per la fiera del retail real estate

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Si è chiusa con 2.000 partecipanti e 700 retailers da 17 Paesi l'edizione 2025 di Mapic Italy, la fiera dedicata al retail real estate tenutasi a Milano. All'interno degli spazi di Superstudio Maxi (mentre dal 2026 la fiera si sposta a Rho, il 27 e 28 maggio), il tema principale è stato "Creare valore per costruire la crescita", ossia la ricerca di una nuova formula che condensi shopping, leisure e food retail in soluzioni sostenibili; sia dal punto di vista della redditività sia da quallo Esg. 

 

Italia, investimenti retail real estate a 2,7 miliardi nei primi 6 mesi del 2025. 

Giunta alla sua nona edizione, la manifestazione si è confermata come la piattaforma di business di riferimento per il real estate commerciale italiano. "In un contesto macro-economico complesso e con numerose sfide, la domanda a cui rispondere è stata come generare crescita sostenibile in un settore in piena evoluzione. In tale contesto la crescita passa necessariamente attraverso la creazione di valore. Il valore percepito dai consumatori e dagli investitori è oggi l’elemento determinante delle decisioni dei player del mercato", ha affermato Francesco Pupillo, show director di Mapic Italy. Un commento che tiene conto dell'overview sul mercato tricolore arrivato a una fase di stabilizzazione dopo un periodo di incertezza che si trascinava dalla pandemia. Come evidenziato da Ulf Peter Joachim Sandberg, head of Italy di Cushman & Wakefield, "finalmente possiamo parlare con positività, dopo un periodo lungo dove il retail, soprattutto quello fisico, ha subito tanti eventi frenanti che hanno condizionato il mercato a varie velocità degli ultimi anni. Siamo alla fine di questa lunga curva e credo che nei prossimi anni vedremo, se non già alla fine di quest'anno, una ripresa degli investimenti sul settore retail". Dello stesso avviso anche Niccolò Suardi, co-head retail practice group EMEA & head of high dtreet Italy di Colliers che ha presentato il Report Retail Unboxed - Insights, Shifts, and the Road Ahead. Da questa analisi emerge che l'Italia si conferma un mercato chiave per gli investimenti nel retail high street, con Milano in prima linea; mentre cresce l’interesse per le high street anche a Roma e Firenze. Nel primo semestre del 2025, il mercato immobiliare commerciale in Italia ha registrato una netta ripresa, con un volume complessivo di investimenti pari a 2,7 miliardi di euro, segnando un aumento del +46% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Particolarmente rilevante è la performance del settore retail, che rappresenta il 21% del totale con circa 560 milioni di euro investiti. Un trend che, secondo Colliers, è destinato a durarare. "Il rinnovato interesse dei brand internazionali è un segnale chiaro della solidità e dell’attrattività del mercato italiano e il settore retail si conferma in una fase dinamica. Sempre più realtà globali scelgono di rafforzare la propria presenza attraverso l’apertura di nuovi spazi o l’ottimizzazione di quelli esistenti, puntando su location strategiche e su format esperienziali capaci di rispondere alle nuove abitudini di consumo", ha commentato a tal riguardo Nicole Brambilla, senior manager high street & luxury retail in Dils. 

Riqualificazione e rigenerazione, come cambiano i progetti retail real estate. 

Il retail sta continuando la sua trasformazione, come ha evidenziato Younicorn nell’indagine Retail Space, giocando un ruolo sempre più centrale nel tessuto sociale delle nostre città: un tessuto connettivo vivo, che unisce i diversi tasselli dei luoghi in cui trascorriamo le nostre giornate, per lavoro, in famiglia o con gli amici. L’omnicanalità e l’integrazione tra fisico e digitale rimangono cruciali per il successo dei retailer, influenzando le loro strategie di localizzazione. L’innovazione tecnologica sta accompagnando il settore retail in una nuova era, dove cambia la funzione dei negozi fisici sempre più hub strategici per la costruzione dell’identità dei brand. Altro elemento centrale nella trasformazione del settore è la crescente attenzione ai criteri di sostenibilità che sta diventando un fattore sempre più determinante nelle decisioni di investimento. Contestualmente, si modificano anche le priorità di intervento immobiliare volte a mettere al centro sempre di più l'esperienzialità. Superata l'ubriacatura della digitalizzazione, ormai data per scontata, si è quindi tornati a ragionare su luoghi di vita capaci di instaurare un rapporto quotidiano con il territorio. Questo ha portato a una modifica dei progetti immobiliari: non più nuovi centri commerciali, ma trasformazione di asset esistenti e rigenerazione di aree urbane a uso misto. A questa descrizione rispondono: 

  • Centro commerciale Messina (CBRE) - In apertura nel 2027, sarà l'unica struttura moderna della zona per la spesa quotidiana e l'intrattenimento, con i migliori marchi nazionali e internazionali e offerta ristorativa. Un centro commerciale con orari di apertura prolungati, una novità dal forte impatto rispetto al commercio tradizionale presente in città. 
  • ChorusLife (Savills) - Dopo la consegna dello smart district alla città di Bergano, questo polo di innovazione, intrattenimento, sostenibilità e benessere di prepara all'apertura ufficiale a ottobre 2025 con la rinnovata offerta pari a 10mila mq di spazi commerciali per un bacino di utenza di 2,5 milioni di persone. 
  • Centro commerciale Rescaldina (Nhood) - Il progetto di riqualificazione del centro commerciale a Nord di Milano si dovrebbe concludere a marzo 2026. L'intervento interesserà un'area di 11mila mq al primo piano della struttura. Qui sorgerà una nuova food court di circa 1.500 mq integrata con l'offerta leisure, sport e benessere. 
  • Parma Promenade (Svicom) - La destinazione conosciuta come Parma Retail si prepara all'apertura nel 2026: 40mila mq di Gla, di cui 15mila riservati alle attività leisure (con una decina di campi da padel), e una proposta food pronta a interagire con l'esterno. Ad oggi, il tasso di commercializzazione è già al 90%.