Il 71% degli italiani, secondo Just Eat, si dice pronto a impegnarsi per ridurre lo spreco di cibo
Il 71% degli italiani, secondo Just Eat, si dice pronto a impegnarsi per ridurre lo spreco di cibo
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Spreco alimentare, Just Eat: i 5 consigli per un delivery anti-spreco

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In occasione della Giornata nazionale di prevenzione allo spreco alimentare, Just Eat fa la sua parte per diffondere comportamenti di consumo sostenibile. Ad oggi, d'altronde, il 66% di chi ordina cibo a domicilio online afferma di non consumare tutto quello che ha ordinato. Un dato che conferma come sia la casa il luogo dove si spreca più cibo, circa un terzo del totale. 

 

La casa si conferma il luogo dello spreco alimentare, anche per il food delivery.

Per questo, il 5 febbraio è anche un momento di supporto a quel 71% di italiani che intende ridurre lo spreco di cibo. Lo sa bene la piattaforma che da dieci anni supporta la celebrazione della Giornata nazionale e rinnova il suo impegno. Anche perché, secondo i dati della ricerca Food Waste Race condotta in UK da Just Eat insieme a Hubbub, un'organizzazione britannica benefica ambientale pluripremiata, emerge in modo molto chiaro il ruolo del delivery nello spreco alimentare e i relativi comportamenti dei consumatori: il 65% ha buttato via tutto o parte del cibo avanzato e il 14% dei pasti viene buttato. Margine per migliorare ce n'è. Una delle ragioni principali per cui le persone buttano via gli avanzi è che non sanno come gestirli. Il 29% delle persone ha dichiarato di non sapere cosa fare degli avanzi e il 24% di non sapere come conservarli in modo sicuro. Ma dove si spreca più cibo? Il grosso dello spreco avviene in casa e considerando che un terzo del cibo prodotto viene buttato via, Just Eat invita i consumatori a riconsiderare le proprie pratiche per contribuire a un futuro più sostenibile e si impegna nell’aiutare i ristoranti a ridurre lo spreco alimentare.

I consigli di Just Eat per un delivery anti-spreco.

Per affrontare tale problema, Just Eat ha stilato i 5 consigli per un ordine più sostenibile:

  1. Riflettere sulle quantità prima di ordinare: è importante capire se si vuole ordinare un pasto in più per avere il pranzo pronto il giorno successivo, ma anche se si riuscirà a riutilizzare tutti i piatti ordinati. Interessante notare che oltre il 43% delle persone consumano il cibo ordinato a domicilio anche nei giorni successivi.
  2. Conservare correttamente gli avanzi: di fondamentale importanza è la conservazione degli avanzi. Aspettare che il cibo si sia raffreddato, poi sigillarlo in contenitori ben chiusi e conservarlo in frigorifero. In questo contesto, 6 persone su 10 dichiarano di riutilizzare il packaging per la conservazione del cibo.
  3. Riscaldare seguendo le regole giuste: riscaldare gli avanzi una sola volta e aspettare che siano ben caldi prima di consumarli. Mescolare bene la pietanza in modo che si scaldi in modo omogeneo.
  4. Mettere da parte: non buttare via gli scarti delle verdure (gambi, foglie, ecc.) in quanto possono essere riutilizzati per preparare il brodo. È possibile congelarli e aggiungere un tocco di sapore in più a zuppe, salse o risotti. In Italia, i beni di consumo che finiscono di più nella pattumiera sono soprattutto gli alimenti freschi.
  5. Se non si può consumare, si può sempre compostare: se non è stato possibile riutilizzare gli avanzi, compostarli è comunque un modo per evitare che vadano sprecati. Buttare negli appositi contenitori domestici o comunali e, se si ha il pollice verde e una buona compostiera, si possono trasformare in concime per il giardino. Lo smaltimento del packaging è uno dei principali ostacoli per gli italiani: oltre l’80% delle persone ritiene importante la presenza dell’indicazione di dove buttare il pack.
Da ottobre 2023, il packaging sostenibile di Just Eat firmato Notpla. 

Oltre a questi utili consigli, Just Eat è impegnata in prima fila alla ricerca su packaging più sostenibili, che riducano l'impatto ambientale riducendo il ricorso alla plastica. A ottobre 2023, l'aggiornamento della confezione è diventato realtà grazie alla collaborazione con Notpla che ha realizzato un prodotto che non contiene plastica ed è stato testato per certificare l’assenza di sostanze chimiche nocive, per un servizio di asporto sempre più green. Ciò che rende speciali i contenitori ecologici è il rivestimento, infatti, Notpla utilizza un rivestimento naturale e vegano composto interamente da alghe marine. Si tratta quindi di un packaging naturale, ecologico e che si biodegrada naturalmente in sole sei settimane. Ad oggi, sono state acquistate più di 150mila contenitori e oltre il 44% dei ristoranti partner che lo hanno provato ha continuato a utilizzarlo.

Il trend zero-sprechi conquista anche i consumatori. 

A chiedere queste innovazioni sono prima di tutto i consumatori. Secondo l'ultima Mappa del cibo a domicilio in Italia, e in accordo con il trend Zero Heroes, il 42% degli italiani considera un ristorante sostenibile quando promuove iniziative anti-spreco, il 32% quando smaltisce i rifiuti in modo corretto e il 28% quando utilizza packaging sostenibile. Inoltre, la ricerca di informazioni sulla sostenibilità di un ristorante risulta fondamentale per molte persone, a prova del fatto che questo tema, nell’ambito dell'alimentazione, ha un forte impatto sulle scelte dei consumatori. Che guardano anche al sociale. Ambito in cui Just Eat da anni ha attivo il progetto Ristorante Solidale con Caritas Ambrosiana. Nel 2023, 20 ristoranti partner counvolti che hanno preparato 3mila piatti da distribuire alle comunità locali più bisognose.