Visite: 760
Visite: 760
- Information
- Fornitori & Servizi
Soft Sushi-BizzBull, partnership digitale per conquistare il post-Covid
- Information
- - Soft Sushi - BizzBull - Horeca
La corsa alla digitalizzazione dell'Horeca non si ferma. A seguito della pandemia, infatti, le imprese della ristorazione non possono fare a meno di una presenza online. Lo sa bene Soft Sushi, catena di quattro sushi restaurant milanese, che ha deciso di affidarsi a BizzBull, società di Reddoak specializzata in web e digital marketing per potenziare la propria presenza online. Un'operazione che ha già dato i suoi frutti.
Sushi Soft-BizzBull una partnership digitale nata in piena pandemia
"La nostra collaborazione con BizBull è iniziata nel pieno della crisi pandemica da Covid-19. In quel particolare momento storico, infatti, abbiamo iniziato a spingere la nostra comunicazione sui social per poter raggiungere e comunicare con i nostri clienti”, racconta Paolo Hu, titolare di Soft Sushi, catena con quattro punti vendita all'attivo a Corsico, Melegnano, Meda e Nova Milanese. Obiettivo: allineare la percezione online del brand alla qualità della proposta food. "Quando ho aperto il primo locale, l’ho fatto avendo in mente un solo obiettivo: dar vita ad un luogo accogliente e familiare, capace di creare un legame forte con i commensali e di trasmettere loro la stessa cura, attenzione, amore e passione che riponiamo, ogni giorno, nella preparazione di ogni singolo piatto o assaggio. Questa era di fatti l’immagine del brand che volevo passasse in modo uniforme su tutti i canali, così come nei nostri locali fisici. Una necessità che il team BizBull ha colto e approfondito, declinandola in una serie di progetti che, nel nostro caso, possiamo dire aver fatto veramente la differenza", ha concluso Hu. Nello specifico: rifacimento di tutti i menù in formato digitale con QR Code per agevolare l’asporto, gestione light delle pagine social, possibilità di ordinare online e via WhatsApp e un restyling completo del brand che ha spinto verso nuovi investimenti e prospettive di sviluppo immobiliare grazie ai risultati ottenuti (ordini che hanno toccato il picco di valore di 20mila euro al giorno).
New normal, un'opportunità per il food marketing
"Oggi gli utenti amano poter scegliere, navigano su internet, si informano, confrontano l’offerta, si lasciano ispirare dalle immagini, verificano le recensioni e cercano semplicità e velocità nel modo di interagire con il locale. In questo scenario, è facile comprendere come la vera sfida per gli operatori del settore, anche nella fase del new normal, sarà quella di creare nuovi punti di contatto digitali con la clientela, per farsi trovare e creare vicinanza, in un’ottica anche di fidelizzazione", ha spiegato Fausto Pagliara, ceo di BizBull, partner tecnologico del gruppo Reddoak, specializzato in web & digital marketing, che affianca i propri clienti lungo tutto il funnel di vendita. A patto che gli imprenditori sappiano cogliere questa opportunità di cambiamento: "I titolari di pubblici esercizi hanno ormai una chiara consapevolezza dell’importanza di questa trasformazione in atto ma, nella maggior parte dei casi, non hanno le competenze tecniche interne per poterla sostenere. Spesso vi è l’errata convinzione che basta comparire in una delle moderne piattaforme di food delivery per essere online: può sicuramente rappresentare una buona vetrina, ma da sola non basta per essere riconoscibili e distinguersi dalla concorrenza. Ecco perchè, quando si affidano a noi, si lasciano guidare totalmente dalla nostra esperienza per delineare la migliore strategia di Digital Food Marketing, in grado di far emergere i valori e l’identità di ogni singolo brand", ha concluso Pagliara.
L'Horeca sopravvive grazie al digitale
Alle spalle della case history Soft Sushi-BizzBull c'è una realtà che parla chiaro. Secondo la fotografia scattata dal nuovo Rapporto sulla Ristorazione 2021 elaborato da Fipe-Confcommercio, negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti circa 45mila attività e sono circa 193mila i posti di lavoro persi. Inoltre, la domanda di consumi fuori casa ha fatto registrare una perdita di oltre 57 miliardi di euro. Per recuperare, il digitale diventa una strategia fondamentale per sopravvivere.