Il ruolo della digitalizzazione dei processi nella ristorazione

Come per tutti i settori, anche la ristorazione sta affrontando un rapido processo di digitalizzazione in ogni suo aspetto. La digitalizzazione, infatti, fa ormai parte di ogni aspetto della vita lavorativa delle aziende e permette di semplificare i processi lavorativi e di risparmiare tempo e denaro.

La digitalizzazione permette di automatizzare svariate attività di qualsiasi natura, dalla produzione, all’amministrazione, fino alla vendita. Nella ristorazione, specie dopo la pandemia da Covid-19, la digitalizzazione ha preso piede velocemente, con un aumento, per esempio, dei servizi delivery: in Europa il food delivery, durante il 2020, è cresciuto in media del 40%, mentre tra il 2018 e il 2019 il mercato delle startup restaurant-tech è cresciuto del 55% e nel 2020 è cresciuto del 72%. Le applicazioni nate per soddisfare la grande richiesta di servizio a domicilio, infatti, sono cresciute esponenzialmente.

Digitalizzare gli ordini, i pagamenti tramite app, le spedizioni, la gestione del magazzino, il menù, lo stoccaggio e l’inventario, sono ottimi modi per mantenere un’azienda di ristorazione in linea con i tempi, che continueranno ad evolversi verso il digitale sempre di più.

Come ha dichiarato a Italia a Tavola Giacomo Pini, consulente, esperto di marketing della ristorazione e fondatore dell'azienda di consulenza GpStudios, “l'obiettivo è massimizzare la soddisfazione del cliente, ma anche efficientare il servizio al meglio per salvaguardare i profitti. In questa prospettiva, l’integrazione delle tecnologie di intelligenza artificiale e dell'”Internet of Things”, può davvero fornire un enorme contributo”.

Un altro modo per digitalizzare e facilitare i processi di ristorazione è l’uso di ticket digitali, come i buoni pasto digitali.

I buoni pasto digitali, su cui vengono inseriti i buoni pasto del valore desiderato, sono dei ticket digitali che possono essere usati tramite tessera o usati comodante su smartphone, veloci e facili da utilizzare, oltre che convenienti per le aziende, per le P.IVA e, naturalmente, per i dipendenti.

Per le aziende il ticket è deducibile al 100%, e per i dipendenti è esente da contributi. I liberi professionisti possono scordarsi di scontrini e fatture multiple: quella dei buoni pasto, infatti, si traduce in un’unica fattura, per recuperare i costi, deducibili fino al 75%.