Il franchising si conferma un modello di business destinato a crescere, nonostante la crisi economica. Questa la sintesi dell'analisi Nomisma per il Rapporto Assofranchising Italia 2022 - Strutture, Tendenze e Scenari promosso dall'omonima associazione di categoria. Il Rapporto mappa l’evoluzione del franchising italiano e rappresenta lo stato dell’arte di questo mercato in costante evoluzione in cui la ristorazione e quindi il food retail conquista il terzo gradino del podio per reti in affiliazione: 160. Meglio solo abbigliamento (191) e servizi (259).
Franchising, un modello in crescita.
Il rapporto Nomisma elaborato per Assofranchising fotografa lo stato attuale del franchising in Italia: fatturato da 28,8 miliardi di euro, crescita del +6,7% (rispetto al 2020) e aumento di 78 unità delle insegne operative in Italia (955 nel 2021 contro le 877 nel 2020). Si tratta di una situazione positiva che trova riscontro anche nell’incremento dei punti vendita in franchising in Italia che nel 2021 si attestano a 59.849 (+4,7% rispetto al 2020). La ripresa del mercato, la riapertura di alcuni punti vendita chiusi nel 2020, l’incremento del clima di fiducia dei consumatori, unito alla voglia di cimentarsi in un’attività imprenditoriale, hanno determinato una crescita di quasi il 5% (+10.608 addetti) rispetto al 2020 degli occupati che complessivamente sono 238.194. Tra i settori più performanti, e in crescita di due punti percentuali rispetto al 2020, vi è la Gdo. Questo comparto incide per il 36% del fatturato complessivo del franchising con un giro d’affari che sfiora i 10,4 miliardi di euro, seguito dall’abbigliamento (7,3 miliardi) e dai servizi (3,9 miliardi). Positive anche le previsioni di fatturato per il 2022 dei punti vendita in franchising, per i quali Nomisma rileva una crescita media del +3,6%.
Imprenditorialità, stadardizzazione e territorio i capisaldi dello sviluppo franchising.
"Il franchising rappresenta la giusta scelta per chi mostra di avere un forte desiderio di imprenditorialità, ma anche un luogo di confronto sicuro, dove poter fare squadra anche nelle congiunture più complesse", ha affermato Alberto Cogliati, segretario generale di Assofranchising. “In questo scenario economico, il franchising è un modello che a livello internazionale e nazionale continua a crescere, definendo una più ampia arena competitiva nonché un articolato portafoglio standardizzato di prodotti e servizi. Il successo di questo business, anche in considerazione degli elementi di tensione attuali, dipenderà sempre più da un’attenta definizione dell’attrattività dei territori e da un’accurata analisi dei fabbisogni dei consumatori e delle esperienze ricercate, anche mediante l’utilizzo della tecnologia", ha ribadito Luca Dondi, ad di Nomisma.
Ristorazione al terzo posto per reti franchising: 160 nel 2021.
In Italia le reti attive nel franchising sono 955. Il Nord Ovest si attesta al primo posto per numero di Franchisor (353), seguito dal Nord Est (190), dal Centro (189), dal Sud e Isole (193) e dall’estero (30). Nella Top 3 dei settori più rappresentati c’è quello dei servizi (259 reti), seguito da abbigliamento (191) e ristorazione (160). I punti vendita in franchising nel 2021 sono 59.849, con un primato della Lombardia (9.781 pari al 16% del totale), seguita dal Lazio (6.562 pari all’11% del totale) e dalla Sicilia (5.325 pari al 9% del totale).
Franchising leva per le imprenditrici.
Nel 2021, i franchisee continuano ad essere in maggioranza figure maschili, ma la quota, rispetto all’anno precedente, diminuisce di 5 punti percentuali (57% vs 62%). La percentuale di presenza femminile si attesta al 43%, dato in aumento risetto al 2020 e al 2019. Si tratta di una quota molto superiore rispetto al dato nazionale delle attività produttive a conduzione femminile, pari al 22%. Un dato che testimonia come la formula dell’imprenditorialità in affiliazione risulti particolarmente attrattiva per le donne che scelgono l’autoimpiego.
eCommerce e tecnologia asset per aumentare il fatturato.
Il rapporto Assofranchising curato da Nomisma ha esplorato anche l’utilizzo della tecnologia all’interno del franchising. Se prima del 2020 il 52% degli intervistati aveva già attivo un proprio eCommerce, con la pandemia altre realtà hanno deciso di utilizzarlo come ulteriore canale di vendita. Il 13% degli intervistati, infatti, lo ha attivato proprio tra il 2020 e il 2021. Una scelta premiata dai consumatori, visto che la quota del fatturato eCommerce sul fatturato totale del brand è cresciuta dal 6,6% del 2020 al 7,5 % del 2021. Rispetto al 2020, per il 67% degli intervistati, il fatturato derivante dal canale eCommerce è stato in crescita nel 2021. Favorire un approccio omnicanale tra negozio fisico e online non è sempre un obiettivo semplice. Tra le criticità riscontrate vi sono, in primis, prodotti che difficilmente si prestano alla vendita online, la paura che la vendita online vanifichi il servizio di consulenza - punto di forza del retail fisico- e il rischio di cannibalizzazione delle vendite con i franchisee. Tutto questo non scoraggia gli operatori del settore nel continuare a puntare sull’innovazione tecnologica: complessivamente l’83% degli intervistati investirà in digital technology nel prossimo triennio, il 60% (risposta multipla) per supportare la rete affiliata.