Il caro bolette e l'inflazione spingono 8 italiani su 10 (l'81%) verso la cucina casalinga. A dirlo è una ricerca Coldiretti-Ixè diffusa in occasione della manifestazione Villaggio Coldiretti a Milano. Dopo l'effetto home cooking sperimentato durante il lockdown, sono ora le difficoltà economiche a spingere i consumatori a privilegiare le preparazioni fatte in casa, dal pane alla salsa si pomodoro, per ridurre gli sprechi e garantirsi un'alimentzione sana e naturale. Una tendenza che potrebbe raffreddare le vendite del fuoricasa.
Gli italiani tornano alla cucina casalinga, a partire dalla pizza.
In cima alla classifica dei prodotti più preparati dagli italiani a casa, secondo i dati della confederazione del primo setore, c'è la pizza. Fenomeno che potrebbe portare al raffreddamento dei consumi di una delle merceologie più in voga nell'ultimo periodo. A seguire: pasta (il cui prezzo sul mercato è rincarato del +25,8% in un anno a causa degli shock globali), salsa di pomodoro (una tradizione recuperata), pane, conserve e marmellate. Per i più arditi anche yogurt e gelato. D'altronde, se in passato erano soprattutto i più anziani ad usare il matterello adesso la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, grazie anche alle nuove tecnologie e all’arrivo sul mercato di prodotti di alta qualità.
Le avvertenze di Coldiretti sul fai da te.
L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque - conclude la Coldiretti - comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione.
Il peso dell'inflazione.
A determinare la fotografia scattata da Coldiretti-Ixè, è l'inflazione galoppante che ha raggiunto livelli mai visti in 39 anni. Secondo Istat, il carrello della spesa con i prezzi dei beni al consumo è aumentato dell'11,1% rispetto al mese precedente. Per trovare un dato simile bisogna tornare al 1983. A pesare sull'aumento è stata la crescita dell'inflazione arrivata all'8,9% a settembre con un peso maggiore sui prezzi dei prodotti alimentari (+11,5%). E questo nonostante il rallentamento dell‘indice Nic, cioè quello dei prezzi al consumo per l’intera collettività, salito dello 0,3%. Ad agosto l’aumento era stato dello 0,8%.
Il 18% degli italiani già pronto a risparmiare sul ristorante.
Questa congiuntura ha già prodotto i suoi effetti: il 18% degli italiani nei prossimi mesi rinuncerà o diminuità le visite al ristorante. Il dato era stato diffuso dal Rapporto Coop 2022 e tracciava un cambiamento degli stili di consumo tendente al risparmio. Non a caso, il 36% delle persone intervistate progettava pure di ridurre i consumi domestici di cibo e bevande.