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Attualmente, Lavazza detiene già circa il 25% di azioni IVS Group
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La Consob dà l'ok all'Opa di Lavazza su IVS Group

Anche la Consob dà il suo nullaosta: l'offerta pubblica d'acquisto (Opa) proposta da Lavazza su IVS Group (attraverso Grey Sarl) a fine aprile può procedere. Una "luce verde" che arriva dopo il parere favorevole di Bankitalia e che dovrebbe portare, da un lato, al rafforzamento dell'azienda torinese nello strategico mercato del vending e, dall'altro, dal delisting della società specializzata nella distribuzione automatica. 

Lavazza-IVS Group, operazione da 185 milioni di euro. 

L'attesa ora è per il 6 settembre, quando verrà pubblicato il prospetto informativo dell'operazione che interesserà 25,8 milioni di azioni IVS Group, che rappresentano il 28,36% del capitale sociale dell’azienda. Peraltro, attualmente il torrefattore piemontese possiede già circa il 25% delle azioni dell'operatore vending, distribuite tra Torino 1895 Investimenti, E-Coffee Solutions e Grey Sarl. Con l’Opa, questi soggetti si avvicinano alla soglia del 90% (l'11% delle azioni, infatti, è stata vincolata all'offerta di IVS Partecipazioni), necessaria per il delisting delle azioni IVS Group dalla Borsa Italiana, rendendo l’operazione una delle più significative degli ultimi anni nel settore della distribuzione automatica per un valore che dovrebbe aggirarsi intorno ai 185 milioni di euro. 

Lavazza punta sul vending per competere nel mondo del caffè. 

Protagonista dell'Opa è Grey Sarl, società veicolo di nuova costituizione che condurrà l'operazione al prezzo di 7,15 euro per azione. In caso di esito positivo, IVS Partecipazioni verrebbe a detenere una partecipazione almeno pari al 51% del capitale sociale di Grey e, indirettamente, di IVS Group mentre E-Coffee Solutions verrebbe a detenere una partecipazione compresa tra il 39% e il 49% del capitale sociale di Grey e, indirettamente, di IVS Group e, infine, Torino1895 si troverebbe a non detenere più alcuna partecipazione, diretta o indiretta, in IVS Group. "La struttura dell’operazione nel caso in cui, a partire dal 2027, venissero esercitate le opzioni previste dagli accordi consentirebbe al Gruppo Lavazza di rafforzare la propria capacità di misurarsi con gli altri grandi player del caffè a livello internazionale, grazie a una dimensione sempre più di rilievo, anche nel canale strategico del vending, strutturandosi in modo ancora più solido per competere nel complesso scenario macroeconomico attuale", aveva commentato Antonio Baravalle, ceo del Gruppo Lavazza.

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