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Un'immagine del Milano Certosa District che punta ad accogliere 20 locali food nei prossimi due anni
Un'immagine del Milano Certosa District che punta ad accogliere 20 locali food nei prossimi due anni
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Milano Certosa District, 3 insegne per il progetto enogastronomico

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Enogatronomia al centro dello sviluppo di Milano Certosa District che ha dato avvio alla prima fase del progetto food retail con l'inaugurazione di tre insegne. Si tratta di June Collective, Loste Café e Lafa. A fine anno, poi, nella stessa piazza dove la scorsa primavera si è trasferita la sede europea di Whirlpool, arriverà entro l'anno anche Crosta. L'obiettivo è quello di raggiungere i 20 locali nei prossimi due anni. 

La ristorazione prende spazio al Milano Certosa District.

Ai civici 162 e 204 di via Varesina, le tre nuove insegne avviano un processo di arricchimento del distretto milanese situato nell'area Nord Ovest della città. A firmare i lavori èRealStep Sicaf che punta ad arrivare a 6mila mq dedicati alle proposte food su una superficie totale di 100mila mq. Tanto che oltre al già citato Crosta, altri quattro contratti di locazione, con interessanti nomi della ristorazione indipendente italiana, saranno a breve in sottoscrizione. "Ci siamo dati come obiettivo l’idea di creare un distretto del cibo autentico, di chef e imprenditori del food che amano e rispettano prodotti e ambiente, sposano una certa filosofia di impegno e sono in grado di trasformare il Milano Certosa District in una destinazione del gusto - ha spiegato Vincenzo Giannico, direttore generale di RealStep Sicaf e responsabile del progetto food - Le inaugurazioni del 18 settembre e quelle che verranno nei prossimi mesi ci dicono che siamo sulla strada giusta perché parliamo la stessa lingua dei nostri ristoratori e abbiamo un progetto ben delineato che si ispira a città come Parigi per l’attenzione alla naturalità, Copenaghen per la ricerca e il messaggio sociale degli chef e della loro cucina e, infine, New York per la sperimentazione e l’aspetto giocoso del cibo". 

Tripletta di insegne per avviare la nuova fase del progetto.

Per iniziare, ecco le caratteristiche dei tre brand che hanno inaugurato il progetto di riqualificazione

  • June Collective: uno spazio dalle linee chiare e design nordico situato all’interno del campus con grande cortile verde de La Forgiatura (Varesina 162). Al lavoro già da qualche mese (il locale ha aperto a primavera, inizialmente come pop-up) la chef indiana Mythila Shilke, studi di cucina all’accademia di San Francisco Cordon Blue e gavetta nelle cucine di stellati a Bangkok, Madrid e Copenaghen prima di arrivare a Milano e decide di aprire un suo locale insieme a Ilze Sire che a June Collective è responsabile di sala. Il locale delle due giovani socie accoglie i clienti a colazione e pranzo e offre un menù che punta su stagionalità e un sapiente incrocio di sapori da tutto il mondo: melanzana arrosto con crema di pomodori e mandorle, pesto di erbe, labneh e sesamo; pane kulcha con crema di avocado, keema di carne macinato, spezie e pomodori oltre a hummus di ceci con barbabietola arrosto e semi di finocchio. Ad accompagnare le pietanze vini naturali e caffè specialty di torrefazione danese. Proposte e qualità in grado di attrarre, in questi mesi, oltre che i lavoratori di zona, anche clienti da altre aree della città che arrivano a provare l’interessante offerta delle due imprenditrici. 
  • Loste Café: un grande laboratorio a vista che affaccia su una sala dall’arredo minimal e moderno con elementi di legno chiaro. Il menù della bakery si muove fra proposte dolci e salate, tutte circondate da un’allure nordeuropea (i fondatori Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro si sono conosciuti lavorando al Noma di Copenaghen) mixata alla tradizione mediterranea. A colazione, o pausa merenda, si trovano i dolci classici, come il pain au chocolat, il cardamomo roll, il cinnamon roll o il KEV – biscotto di pasta frolla ripieno con crema pasticciera e marmellata. Per il pranzo, invece, crudité, insalate, tartare, orzotto e burrata. Caffè selezionato tra le migliori miscele e “fatto come si deve” ed etichette di vino di grande interesse. 
  • Lafa: il nuovo concetto di Hippolyte Vautrin, già titolare dei rinomati Røst e Kanpai in via Melzo e consulente business food di RealStep, sarà invece un format all'insegna della cucina araba e mediorientale che aprirà entro fine settembre a fianco a Loste Café e Crosta. Uno spazio di oltre 100 mq, oltre a un ampio dehors, caratterizzato da soffitti a doppia altezza, ampie vetrate che affacciano sulla “piazzetta”, cucina a vista, un ampio banco bar e colori che vanno dalla pietra grigia dei pavimenti ai colori caldi della sabbia e della terracotta. Il menù proposto dal locale sarà una cucina soprattutto vegetariana che includerà anche qualche specialità a base di carne e pesce, accompagnata da una selezione di vini naturali.
I prossimi passi di Milano Certosa District.

Lo sviluppo della proposta enogastronomica completerà il più ampio progetto di Milano Certosa District che con La Forgiatura ha rigenerato un’area industriale in disuso e trasformandola in un campus integrato di 30.000 mq; e con la ristrutturazione degli edifici in via Varesina 204 ha creato la nuova sede europea di Whirlpool, che ad oggi può contare su circa 500 persone, tra lavoratori, clienti e visitatori che transitano sull’area. La Stazione di Certosa, e la futura Circle Line milanese, consentiranno poi a Milano Certosa District di diventare un importante distretto multifunzionale, capace di interagire con il tessuto urbano e sociale e in posizione strategica di collegamento fra Porta Nuova e MIND.

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