Il quotidiano online del food retail
Aggiornato al
I dati del delivery visto dai driver in Italia secondo Scandit
I dati del delivery visto dai driver in Italia secondo Scandit
Information
News

Scandit dà voce ai driver: in Italia, 68% consegna 10 pacchi all'ora

Information
- Scandit delivery - Scandit tecnologia - Scandit smartphone Byod

Il delivery visto da oltre 1.200 driver di 11 Paesi nel mondo è stato descritto da Scandit attraverso la ricerca Global Delivery Insight -Driver Views from the Last Mile. Un report in cui anche il mercato italiano gioca la sua parte. Nella Penisola il 68% dei driver ha visto crescere il lavoro fino a 10 pacchi all'ora molto spesso in più punti (71%), sempre più velocemente (66%) e con altre mansioni da svolgere (61%). A patto di non trovare traffico e gli indirizzi giusti, oppure un cliente maleducato con tanto di cane agressivo.

Driver, un lavoro sotto stress.

“La nostra ricerca ha messo in luce una forza lavoro sottoposta a un forte stress”, ha dichiarato Samuel Mueller, ceo e co-founder di Scandit. “Mentre le aziende di delivery hanno innovato e diversificato le loro offerte per soddisfare la domanda dei consumatori, i driver in prima linea sentono la pressione per i cambiamenti del ruolo, l'aumento dei volumi delle consegne e le aspettative di delivery rapida. Ora spetta alle aziende implementare la giusta tecnologia per attrarre, sostenere e trattenere questa forza lavoro, che è così fondamentale". In Italia, il 78% dei driver utilizza uno smartphone per completare le attività di delivery, tra cui fornire una prova di consegna alla porta, verificare l'età o l'identità, e comunicare con i clienti e la sede centrale durante il turno. Inoltre, solo il 19% dei driver si affida a un dispositivo di scansione dedicato, mentre il 3% non utilizza alcun dispositivo per tracciare le consegne.

I cambiamenti del settore delivery.

L'elevato volume e l'evoluzione del carico di lavoro sono ulteriormente intensificati dalla carenza di personale e dalle sfide per la retention, con il 42% degli intervistati nel nostro Paese che dichiara che la carenza di personale è aumentata negli ultimi cinque anni. La maggior parte dei driver (71%) ha dichiarato di aver cambiato lavoro negli ultimi due anni, di cui il 52% nell'ultimo anno. Molti di questi cambiamenti di lavoro avvengono all'interno del settore stesso, dato che il 76% in Italia aveva precedentemente un lavoro nel settore delle delivery. La ricerca ha anche rivelato che il 23% combina questo lavoro con un altro, con il 4% che svolge due o più lavori.

Lavoro flessibile, ma sempre più preparati.

Nonostante questa situazione e l'elevato turnover, il settore delle delivery è ancora attraente per la sua forza lavoro: 9 driver su 10 raccomanderebbero il proprio datore di lavoro attuale. Offre comunque opportunità di lavoro flessibili e permette di perseguire carriere e attività diverse. “Questo settore ha bisogno di una forza lavoro flessibile, una parte significativa della quale è spesso impiegata nella gig economy o per dei part-time, per gestire picchi di domanda imprevisti o non programmati. Ma questa forza lavoro è ben preparata e richiederà, non solo un solido pacchetto di stipendi e benefit, ma anche modelli di lavoro flessibili, un'azienda con una forte brand reputation e, soprattutto, la fornitura di tecnologia ad alte prestazioni per portare a termine le loro task sempre più demanding”, ha continuato Mueller.

Le 5 priorità dei delivery driver.

La ricerca di Scandit, in Italia, ha evidenziato una ripartizione 53%-47% tra lavoratori con contratto e lavoratori a chiamata. Indipendentemente dal loro status lavorativo, i delivery driver cercano cinque caratteristiche principali dal loro datore di lavoro: sono chiaramente importanti lo stipendio e i benefit, rispettivamente il 34% e il 25% li sceglie come motivi principali per accettare un ruolo; ma anche l'equilibrio tra lavoro e vita privata è un fattore importante (31%); mentre il 33% sceglierà un nuovo datore di lavoro piuttosto che un altro sulla base della brand reputation; infine, il 22% sceglie un ruolo in base al tipo di tecnologia che gli viene fornita per svolgere le proprie mansioni.

Il ruolo chiave della tecnologia Byod nel delivery.

Fornire una tecnologia efficace è fondamentale per attrarre, responsabilizzare e supportare adeguatamente i driver nello svolgimento delle mansioni sotto tutti i punti di vista. Gli smartphone sono un dispositivo con un'interfaccia intuitiva, ideale per i lavoratori a chiamata che spesso adottano il modello Byod (Bring Your Own Device). Se dotati di un sistema di smart data capture, i driver hanno la possibilità di gestire un'ampia gamma di attività nell'intero workflow dell'ultimo miglio. La ricerca Scandit ha dimostrato che le aziende di delivery hanno enormi opportunità di abilitare i driver con funzionalità aggiuntive in tutti i flussi di lavoro. Il 77% dei driver non usa il proprio dispositivo per facilitare il carico del furgone, l’80% non lo usa per kerbside delivery e il 76% non ha abilitato la verifica dell'identità: tutte cose che possono essere gestite al meglio con la tecnologia Scandit Smart Data Capture.

ALTRI ARTICOLI

Il nuovo amaro Herbalis della linea Accademia Botanica di Poli Distillerie

Da Poli Distillerie arriva l'amaro botanico e digestivo Herbalis

Si chiama Herbalis il nuovo amaro di Poli Distillerie ottenuto dall'infusione, in brandy invecchiato 3 anni, di 15 botaniche officinali con funzione digestiva. Una referenza dalla spiccata nota aromatica contornata da agrumi mediterranei che va ad affiancare lo storico amaro di stile galenico Vaca Mora a base di radici e spezie creato dal…
L'entrata del terzo locale di Louis Burger a Trieste

Louis Burger, terzo punto vendita a Trieste e focus sul capitale umano

Dal debutto a Udine nel 2018, Louis Burger ha raggiunto i tre punti vendita con l'ultima apertura di Trieste all'insegna del payoff "Lo abbiamo fatto grosso". Nel mezzo, l'opening di Pordenone che conferma la volontà del brand di crescere e strutturarsi sul territorio (l'obiettivo è quello di raggiungere i 5 milioni di euro di fatturato nel 2024)…
La nuova Birra Messina Vivace, disponibile nel canale Horeca sia nel formato 33 cl sia alla spina

Bionda, fresca e agrumata: dalla Sicilia arriva Birra Messina Vivace

Una bionda dal sapore fresco, agrumato e distintivo: arriva nel canale Horeca Birra Messina Vivace, l'ultima referenza dell'omonimo birrificio siciliano. Si tratta di un prodotto nato dalla sfida di conciliare tradizione e innovazione al fine di soddisfare le esigenze di un pubblico alla ricerca di una soluzione rinfrescante e riconoscibile; tanto…
Sono quasi 8.000 le referenze per l'Horeca presenti nel catalogo Cattel Spa

Cattel Spa, nuovo record con l'espansione a Ovest: 46 province servite

Nata come azienda familiare con una storia di oltre 100 anni, Cattel Spa ha raggiunto un nuovo record: 46 province raggiunte e oltre 7.000 attività servite. Numeri che confermano la strategia di espansione del distributore Horeca che dal Nord-Est punta con decisione all'espansione verso Ovest della sua rete di forniture mantenendo invariati i…
La sala interna del nuovo locale La Esse Romagnola a Milano (zona Isola)

La Esse Romagnola, seconda apertura a Milano nel quartiere Isola

Dopo il successo del locale di via Tortona, La Esse Romagnola apre il secondo punto vendita milanese in via Ugo Bassi, vicino alla Stazione di Porta Garibaldi. Ai piedi del "Primo", l'avvenieristico building di 8.500 mq che svetta sul quartiere isola, l'insegna porta la sua offerta gastronomica che valorizza gli iconici piatti della tradizione…
       
    Il sito EdizioniDMh50

Logo Ristorazione Moderna


ristorazionemoderna.it

- Copyright © 2024 Edizioni DM Srl - Via Andrea Costa, 2 - 20131 Milano | P. IVA 08954140961 - Tutti i diritti riservati | Credits