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Le tre etichette autunnali di Argea
Le tre etichette autunnali di Argea
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Dalle cantine Argea, tre etichette per i calici d'autunno

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Autunno è sinonimo di gusto e colori decisi, primi freddi e lunghe cene, camino e bicchiere di vino. Meglio se dalle cantine del gruppo Argea, da Nord a Sud. Un vero e proprio viaggio enologico che raccoglie i frutti della vendemmia appena terminata e stappa le bottiglie degli scorsi anni a tavola con carni, formaggi e ortaggi di stagione. Tre le etichette della proposta autunnale: Barolo, Albana e Bianco Sicilia. 

Dal Piemonte, il Barolo di Ricossa. 

Il Barolo Docg di Ricossa nasce da un territorio Patrimonio dell’Umanità Unesco, quelle delle Langhe in Piemonte, terra del Barolo, dove un terreno dalla conformità calcareo-argillosa facilita la produzione di vini di grande struttura. Rigorosamente uve Nebbiolo e un lungo affinamento di 38 mesi che conferisce le caratteristiche classiche di questo grande vino piemontese. Di colore rosso rubino con riflessi granata, al naso la produzione Argea presenta note di spezie, liquirizia, frutti rossi e caramello. In bocca è pieno, robusto, austero, vellutato ed armonico. Perfetto come vino per l’autunno poiché si sposa perfettamente con carni arrostite e con piatti arricchiti dai tartufi.

Tappa a Poderi dal Nespoli per Argea. 

Il Campodora Romagna Docg Albana Secco di Poderi dal Nespoli, strettamente legato alla tradizione e al territorio romagnolo (è stato il primo vino bianco a ricevere la Docg in Italia nel 1987), l’Albana è un vino che sa essere dolce eppur intenso, ma anche deciso e corposo. Da uve coltivate nelle colline forlivesi da Poderi dal Nespoli, il Campodora è un’albana in variante secco: si presenta di colore giallo intenso con riflessi dorati tipici dell’Albana di Romagna, e un profumo fine e netto. La sua spiccata aromaticità si riconosce nelle note floreali di fiori di acacia e di frutta gialla, quali pesca, albicocca e agrumi. In bocca rivela un sapore ricco e avvolgente, con vivaci tannini che caratterizzano il finale, mantenendo comunque grande equilibrio tra freschezza e acidità. L’abbinamento consigliato dagli esperti del gruppo è con risotti e carni bianche, ma anche piatti a base di pesce.

In Sicilia il Bianco Doc di Barone Montalto. 

Dalla Valle del Belice, in Sicilia, dove il terreno è composto prevalentemente da calcare, argilla e ferro, nasce questo Bianco Sicilia Doc di Barone Montalto. Fresco e aromatico, si presta anche per un aperitivo gourmet. Realizzato con un blend di uve Grillo, Viognier e Chardonnay, subisce una fermentazione alcolica per 8-10 giorni a temperatura controllata di 16-18 °C e affina sulle fecce nobili, in serbatoi di acciaio con continui bâtonnage per circa tre mesi. Alla vista è di colore giallo verdognolo, in bocca è fresco, con una buona struttura e sapidità e note piacevolmente aromatiche. Al naso si percepiscono sentori floreali e di frutta tropicale. Il suo abbinamento ideale è con pesce, ortaggi, legumi e carne bianca.

       
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