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Argea festeggia un anno con le degustazioni delle etichette "Artists"
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Per celebrare un anno dalla sua nascita, Argea ha deciso di mettere in vetrina le sue eccellenze del territorio: le etichette delle tenute "Artists". Cuvage, Zaccagnini, Poderi dal Nespoli e Ricossa le cantine coinvolte: realtà rigorosamente verticali, produttrici di vini che nascono da una profonda conoscenza della cultura vinicola e dalla sua interpretazione, valorizzando storia e tradizione.
All'Argea Day, le migliori produzioni delle tenute "Artists".
Un vero e proprio viaggio enologico quello proposto dal polo vitivinicolo, nato a fine settembre dello scorso anno, durante l'Argea Day. L'evento ha coinvolto sommelier professionisti e stampa di settore in una degustazione d'eccellenza in compagnia del wine expert Filippo Bartolotta che ha condotto un percorso enoico tra Piemonte, dove operano le cantine Cuvage e Ricossa, Emilia-Romagna con la tenuta Poderi dal Nespoli e Abruzzo con Cantina Zaccagnini. Quattro tenute e otto vini, espressione autentica di alcune delle zone vinicole più importanti del territorio italiano: piccole realtà che fanno della tutela del territorio e della valorizzazione dei vitigni autoctoni i propri capisaldi; e vini - tre bianchi, un orange wine e tre rossi - che sono in grado di narrare al meglio le caratteristiche del terroir da cui provengono, la dedizione di chi da decenni li produce, la qualità di una filiera che dalla vigna alla cantina combina salvaguardia delle tradizioni e ricerca dell’innovazione.
Etichette da degustazione.
Ecco, di seguito, i vini degustati e disponibili nel canale Horeca:
- Alta Langa Docg Brut Metodo Classico 2019 (Cuvage): prodotto nel basso Piemonte racconta una storia di grande competenza del gruppo: un vino molto fresco, minerale, reattivo e pulito.
- Nebbiolo d'Alba Doc Brut Rosé Metodo Classico 2019 (Cuvage): un vino di un’acidità straordinaria in cui emergono elementi salini, il tannino, ma anche tanta dolcezza.
- San Celemente Trebbiamo d'Abruzzo Doc 2022 (Zuccagnini): un Trebbiano d’Abruzzo che rispetto ad altri ha una nota floreale e una fibrosità incredibili, frutto delle grandi escursioni termiche che contraddistinguono la zona di coltivazione delle uve.
- Orange Wine Bianco Rubicone Igt 2022 (Poderi dal Nespoli): un vino originale e innovativo che nasce da un “errore”: un aumento di temperatura incontrollato durante la criomacerazione di un trebbiano che si voleva produrre “scarico” lo trasforma in vino macerato, molto complesso, che si rivela molto interessante.
- Chronicon, Cerasuolo d'Abruzzo Doc 2022 (Zaccagnini): l’essenza del Montepulciano d’Abruzzo, un vino definito, trasparente, puntuale, un esercizio che racconta veramente la natura del territorio, attraverso una leggerezza non frivola.
- Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio Biosimbiotico 2022 (Poderi dal Nespoli): esprime terreno, vino e frutto con un’energia incredibile, un tannino vibrante e reattivo, caratteristico del Sangiovese di Predappio, che può essere arrotondato dall’affinamento in bottiglia.
- Campolibero, Barbaresco Docg Biologico 2020 (Ricossa): dal frutto fresco e leggero, ma molto profondo e strutturato al palato, un tannino intellettuale che si presta a un buon invecchiamento.
- San Clemente Montepulciano d'Abruzzo Doc Riserva Casauria (Zaccagnini): l’annata 2019 rappresenta la migliore interpretazione di sempre: un vino pensato in sottrazione, non affinato in barrique, che si presenta versatile, lirico e leggiadro.
GALLERIA:
Massimo Romani (Argea): "Non solo grandi produzioni, ma anche piccoli gioielli in bottiglia".
"Abbiamo voluto portare, nel contesto di Argea Day, le nostre tenute di punta non solo perché rappresentano l’eccellenza, ma perché vogliamo testimoniare come un grande gruppo sia attento anche a micro-realtà territoriali, alla verticalità dei vini e all’espressione autentica dei territori. Un cammino iniziato da tempo, che si arricchirà anche di nuove progettualità nei prossimi anni, e che siamo contenti abbia riscosso apprezzamento sia da parte dei sommelier che dei giornalisti specializzati. Per noi queste etichette non rappresentano un elemento di business primario, ma sono i gioielli di una reputazione complessiva del gruppo di cui siamo orgogliosi e che continueremo a fare crescere sia in termini di qualità che a livello di distribuzione nazionale e internazionale", ha affermato Massimo Romani, ad di Argea.