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Perla del Garda lancia il vino in lattina per il canale Horeca
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Nuova sfida per la cantina Perla del Garda di Lonato, guidata da Giovanna Prandini, che lancia sul mercato Horeca la referenza di vino in lattina Perladellago. Il prodotto consolida la crescita sostenibile della cantina portando in Italia un formato ancora poco diffuso ma molto apprezzato in Europa, soprattutto nella fascia giovane.
Il vino in lattina Perladellago, un omaggio al "pirlo".
"L'obiettivo - spiega Pradini - è raggiungere un target che ancora fatica a rapportarsi al mono del vino ma che in realtà già lo consuma, ad esempio, come ingrediente della mixology e che, quindi, ha tutto il diritto di sapere cosa sta bevendo". Nello specifico, Perladellago è un bianco di territorio, certificato, realizzato con vitigno Turbiana ma non a denominazione in quanto il disciplinare del Lugana non contempla al momento questo formato. "Lo abbiamo concepito in omaggio al pirlo - aggiunge Prandini - il classico aperitivo bresciano che secondo la ricetta Deco, approvata recentemente dal Comune di Brescia, prevede l’utilizzo di un vino fermo: in questo caso un prodotto a grado alcolico contenuto, pensato per un pubblico prettamente giovanile fin dal packaging, studiato e disegnato da mia nipote Alessia Prandini, con un dosaggio da 0,25 che si ricollega al quartino consumato un tempo nelle osterie in un mix fra tradizione e contemporaneità". L'auspicio è quello che in un prossimo futuro l'etichetta in lattina della cantina possa essere inserita nel disciplinare Garda Doc.
L'impegno per la sostenibilità di Perla del Garda.
Nel frattempo, si spinge sul contenuto di sostenibilità connaturato in questa referenza (la lattina è riciclabile al 100%). Valore che si sposa con l'approccio green di Perla del Garda testimoniato dall'acquisizione delle certificazioni SPQNI e Make Iit Sustainable, nonché la certificazione Equalitas. "Intraprendere questo percorso è stata una scelta culturale, poiché ho acquisito la profonda convinzione che tutto ciò sia un importante un valore aggiunto non solo per il nostro lavoro oggi, ma soprattutto per il futuro - afferma Prandini - È un percorso continuo di miglioramento, perché ci costringe a misurare l’impatto di ogni azione, di ogni iniziativa, è stata perciò una naturale conseguenza decidere di realizzare il Bilancio di sostenibilità che nelle prossime settimane vedrà la nascita del volume relativo all’anno 2023, mentre in precedenza abbiamo pubblicato il primo inerente all’esercizio 2022". In queste parole, per esempio, c'è anche la spiegazione della scelta, maturata ormai nel 2013, di abbracciare l'agricoltura biologica (con il supporto dello studio Sata e dell'agronomo Marco Tonni.
Alcuni numeri di Perla del Garda.
A livello produttivo, Perla del Garda conta su 45 ettari vitati che generano 300mila bottiglie (di cui il 35% esportate, soprattutto in Germania). Attualmente, si tratta dell'unica azienda in Lugana che interpreta l'intero disciplinare, producendo non solo una versione giovane e fresca, ma anche Riserva, Superiore, Vendemmia Tardiva e Spumante.