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Vinitaly 2024 pronto alla partenza con oltre 4mila cantine presenti
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Con oltre 1.200 top-buyer (+20% sul 2023) e più di 4mila cantine confermate, Vinitaly scalda i motori della 56° edizione in programma a Verona (14-17 aprile). La kermesse, distribuita su circa 180mila mq di spazio espositivo netto è quindi pronta a diventare l’agorà internazionale del wine business italiano e internazionale. In contemporanea, anche la 28ª edizione di Sol - International olive oil trade show; Xcellent Beers e il 25° Enolitech - Salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra.
Vinitaly sempre più vetrina internazionale per i vini italiani.
Tappa di avvicinamento alla manifestazione è stata la presentazione avvenuta al Parlamento Europeo lo scorso 20 marzo. Un'occasione che ha consentito di "accendere un ulteriore faro sul vino italiano, che ha proprio
in Vinitaly il suo brand fieristico di promozione globale - ha detto a Bruxelles il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo - Con questa logica della promozione abbiamo da poco terminato anche un giro del mondo durato oltre un semestre per operare una selezione ponderata dei principali buyer da invitare. Il target è raggiunto ma oltre al successo numerico ci attendiamo soprattutto un riscontro molto positivo in termini di qualità della domanda rappresentata". Un lavoro possibile anche grazie alla collaborazione e al sostegno del governo italiano, del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, del ministero del Made in Italy, delle ambasciate e degli enti istituzionali preposti alla promozione, Ice Agenzia in primis. Il risultato? Rappresentanze da 65 Paesi (a cui si aggiungeranno circa 30mila operatori stranieri autonomi) in cui la domanda i vino italiano è sempre più forte (con una quota totale del 95% dell'export italiano). Il contingente più corposo degli ospiti rimane quello statunitense con oltre il 15% delle presenze, seguiti da altre 3 piazze strategiche Extra-Ue: Canada, Cina e Regno Unito, che assieme sommano il 23% degli arrivi. A livello di macro-regioni, la platea dei top buyer più numerosa proviene dal Nord America e dall’Europa (ognuna con un’incidenza al 26%), seguiti da Asia e Oceania (23%), Europa dell’Est (13%), Centro-Sud America (7%) e Africa (4%).
Le 4 aree tematiche di Vinitaly.
A disposizione dei buyer esteri e nazionali, una partecipazione espositiva consolidata che conferma la centralità del Salone internazionale del vino e dei distillati, sempre più targettizzato sulle esigenze delle imprese e sulla promozione del settore in Italia e sui mercati stranieri, storici ed emergenti. A questo obiettivo concorrono anche: Vinitaly and the city, il fuori salone per gli appassionati in calendario nel centro della città scaligera, patrimonio Unesco; Vinitaly Opera Wine (Gallerie Mercatali, sabato 13 aprile), l'evento première del Salone con 131 produttori selezionati da Wine Spectator e Veronafiere, l’evento première del Salone internazionale che ogni anno punta i riflettori sugli ambasciatori e sulle iconiche etichette del vino italiano negli States. In fiera, invece, saranno 4 le aree tematiche:
- Organic Hall - Area dedicata al vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero che quest’anno conta 100 aziende, con la presenza di espositori internazionali provenienti da Ungheria, Slovenia e Austria. Confermate per il 2024 l’Enoteca Bio e le degustazioni nel padiglione in collaborazione con FederBio e Vi.Te.
- International Wine Hall - Il padiglione dei paesi produttori esteri che scelgono Vinitaly quale loro vetrina espositiva a partire dalle aziende aderenti al progetto Open Balkan (Serbia, Albania e Macedonia del Nord), Francia (con le maison di Champagne), Georgia, Ungheria, Slovenia, Brasile, Armenia, Sudafrica, Grecia, Lituania, Repubblica Dominicana, Moldavia, Romania e Hong Kong.
- Mixology - La sezione espositiva e che esprime l’arte dei cocktail e della miscelazione di vini, liquori e distillati sulla base dei nuovi trend internazionali. In programma nei quattro giorni di manifestazione, masterclass guidate dai bartender più talentuosi e in voga.
- Micro Mega Wines - È l’unità espositiva all’insegna di “piccolo è bello” ideata dal wine writer Ian D’Agata per Vinitaly. Al centro del progetto le produzioni di nicchia a tiratura limitata.
Spazio alle degustazioni.
Per quanto riguarda le degustazioni, spazio a esclusivi grand tasting, masterclass guidate dalle più importanti riviste enologiche internazionali, appuntamenti dedicati alle piccole produzioni tricolori di altissima qualità, walk around tasting, ecc. Confermati infatti gli assaggi globali dell’International Wine Hall e il Vinitaly Tasting - The Doctor Wine Selection, lo spazio curato da Daniele Cernilli, direttore della Guida essenziale ai vini d’Italia, pensato per buyer e Horeca. Spazio anche a Young to Young, le degustazioni in cui giovani produttori si raccontano a giovani comunicatori del vino sotto la regia dei giornalisti enogastronomici Paolo Massobrio e Paolo Gatti, e ai tasting dedicati alle produzioni biologiche certificate nell’Organic Hall. In programma anche Oltre la Doc, la degustazione che festeggia i 50 anni della testata Civiltà del Bere oltre ai numerosi momenti degustativi di espositori, consorzi e associazioni. Limitandoci i grand tasting, si segnalano:
- Cool under pressure Italy’s sparkling world;
- Le quattro Grandi ‘B’ del Vino Italiano: Barbaresco, Barolo, Bolgheri e Brunello;
- Italia-Cina: Andata e ritorno, un viaggio alla scoperte dei mondi nuovi del vino;
- I grandi vini autoctoni italiani;
- Bendata con i Maestri.