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Secondo Mio Cugino ADV, il neuromarketing applicato alla ristorazione trova un punto di contatto nel menu
Secondo Mio Cugino ADV, il neuromarketing applicato alla ristorazione trova un punto di contatto nel menu
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Come conquistare i clienti con il menu? I 6 consigli di Mio Cugino ADV

Neuromarketing e ristorazione trovano il loro punto di contatto nel menu: uno strumento essenziale per coinvolgere i clienti, come sostiene Mio Cugino ADV. Secondo l'agenzia specializzata in neuromarketing e storytelling, proprio la tradizionale carta dei ristoranti rappresenta una delle frontiere dell'innovazione nell'ingaggio dei clienti. Soprattutto se si considera che, come riporta uno studio Cia (Culinary Institute of America), le persone trascorrono in media 109 secondi guardando un menu. 

I 6 consigli di Mio Cugino ADV per un menu a prova di neuromarketing. 

Non sorprende, dunque, che i ristoratori spendano molto tempo e risorse per trovare l'equilibrio giusto tra forma e contenuto quando devono ideare il loro menu. Ma quali sono le chiavi del successo? Ecco i 6 consigli di Mio Cugino ADV. 

Ordine del menu.

Gli studi hanno dimostrato che è più probabile che le persone ordinino i piatti all'inizio di un elenco (uno studio ha rilevato che il 35% dei commensali ordinerà il primo piatto). Quindi posizionare in alto i piatti dove ci si sente più "forte" e, al contrario, in basso i piatti ai quali ridurre la visibilità (questa strategia è nota come serial position effect).

Paradosso della scelta.

Questo è un pregiudizio cognitivo in cui avere troppa scelta può portare gli individui a prendere decisioni meno soddisfacenti di quelle che avrebbero se si presentassero con meno scelta. Un menù più piccolo e mirato significa avere più possibilità di persuasione a optare per piatti a margine più elevato.

Eliminare i segni di valuta.

Recentemente è invalsa la tendenza indicare i prezzi nei menu senza il simbolo di valuta e con importi tondi. Non è un caso: questo riduce al minimo l'associazione con il denaro e riduce il cosiddetto "dolore del pagamento".

Layout.

Molti ristoranti sfruttano il "triangolo d'oro", quell'effetto per cui gli occhi dei lettori vengono prima attratti al centro del menu, poi in alto a destra e infine in alto a sinistra. I ristoranti ne tengono conto quando preparano il menu e spesso lo integrano con ausili visivi come bordi e ombreggiature per attirare l'attenzione dei lettori in una particolare direzione.

Il peso del menu.

Se il cliente ha in mano un menu di un certo peso, avrà la sensazione di trovarsi in un locale più esclusivo che se il suo menù fosse un semplice foglio di carta. Ma, attenzione, non si deve scadere nell'estremo opposto: un menù pesante diventa difficile da maneggiare. 

Il font usato nel menu.

La scelta di un buon carattere per il menu, da un lato, dovrebbe essere un font completamente leggibile, poiché è inutile utilizzare un font molto elaborato o creativo se non è leggibile; dall'altro lato, dovrebbe essere un carattere che infonde sicurezza e fiducia. Per piatti più dolci, i caratteri arrotondati funzionano meglio, mentre i caratteri angolari sono più funzionali ai piatti salati. E se si vuole attirare l'attenzione su un testo, i caratteri corsivi sono quelli ideali. 

Cosa fa Mio Cugino ADV. 

Fondata da Luna Mascitti, formatrice e autrice di diversi manuali sul tema del neuromarketing, Mio Cugino ADV è un'agenzia di marketing interamente digitale. Dal 2021, attreverso i canali Instagram e TikTok ha iniziato a dispensare pillole di consigli pratici per incrementare le vendite grazie ai social. 

       
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