La nuova generazione di bicchieri per il vending arriva sul mercato grazie a Flo che lancia un'innovativa soluzione per il canale: R-Hybrid Sky. Si tratta di un prodotto tecnico che abbina eco-design avanzato e riciclabilità post-consumo food grade. Il nome? Deriva dal colore azzurro, segno distintivo della sua sostenibilità, nonché marchio di impegno per chi lo adotta e punta su packaging responsabile, sicuro e conforme alle normative europee.
L’ultima novità dell'azienda conclude un percorso iniziato oltre 15 anni fa con il primo prototipo di bicchiere in plastica e un obiettivo chiaro: ridurre via via l’impatto ambientale senza rinunciare a qualità e performance. R-Hybrid SKY sarà disponibile sul mercato a partire da fine 2025 e sostituirà progressivamente l’attuale R-Hybrid, con vantaggi significativi in termini di sostenibilità e circolarità. Rispetto al precedente, che vantava già il primato mondiale come primo bicchiere vending in PS riciclato post-consumo, R-Hybrid Sky compie un ulteriore passo avanti sia per l’ottimizzazione dell’eco-design (più leggero che riduce l’impiego di materia prima vergine e abbatte ulteriormente la carbon footprint del prodotto) che per l’uso di PS post-consumo idoneo al contatto diretto con il caffè e garantisce prestazioni equivalenti al tradizionale monouso in termini di qualità e igiene.
E poi il nuovo bicchiere di Flo anticipa i nuovi standard fissati dal regolamento europeo sul packaging PPWR, in termini di:
"R-Hybrid Sky rappresenta per noi una nuova tappa di crescita, che unisce evoluzione tecnologica e sostenibilità, sia ambientale che economica - ha sottolineato Erika Simonazzi, direttrice marketing di Gruppo Flo - E oggi, con il nostro team di LCA specialist, siamo in grado di affiancare i clienti nella rendicontazione Esg, offrendo dati puntuali sulla carbon footprint (Cfp) richiesti dallo Scope 3". R-Hybrid Sky si integra nel circuito RiVending, promosso da Confida e Corepla, permettendo il riciclo totale del bicchiere e la sua trasformazione in nuova materia prima. Nasce così il Cup2Cup, un ciclo virtuoso che supera il concetto di monouso e valorizza lo scarto.