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A Milano nasce Vegery, il primo food delivery 100% veg friendly
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Vegetariani, vegani e flexitariani (circa il 12,1% degli italiani) ora hanno la loro piattaforma food delivery: nasce Vegery, app di consegna a domicilio. Una selezione di soli piatti veg nei menu dei ristoranti all'interno dell'area di ricerca dell'utente. "Il nostro valore aggiunto è un servizio che riempie un vuoto di mercato colmando le difficoltà per l’intera community veg e che presta anche attenzione all’aspetto etico dei processi, e non solo dell’azienda, attraverso ad esempio l’incentivo dei preordini; questo per pianificare in anticipo, e al meglio, le consegne con l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo e immettere meno Co2 possibile”, ha commentato il ceo e co-founder di Vegery, Simone De Maria.
Da SanaSana a Vegery, nasce il primo food delivery veg.
La piattaforma di food delivery veg prende le mosse nel 2020, a partire dalla precedente esperienza di SanaSana, player pugliese specializzato nelle consegne a domicilio di cibo sano. Grazie all'incontro di De Maria con Andrea Filippo, si targettizza ulteriormente il bacino di utenti e da Milano parte l'evoluzione verso Vegery. Attraverso una serie di concorsi, premi e bandi, nel 2021-22, SanaSana diventa startup innovativa e raccoglie oltre 230mila euro per lanciare il rebranding del servizio. “Da maggio 2020 a gennaio 2021, mentre consegnavo io stesso gli ordini e nemmeno la Srl era costituita, abbiamo avuto l’onore di realizzare la cosiddetta “mazza da hockey” in termini di crescita per una start-up - ha raccontato De Maria - Raddoppiavano mese dopo mese il numero di ordini e il numero di clienti. Abbiamo vissuto delle emozioni incredibili perché partendo da zero, in quel momento, il nostro progetto si stava sempre più concretizzando".
Il team e il network di Vegery.
Oggi SanaSana, che ha cambiato nome in Vegery, conta nuovi ingressi nel team come la figura del terzo co-founder Ubaldo De Santis (program manager di SprintX) che si è legato ai due co-fondatori proprio durante il periodo di incubazione in SprintX. Il team, ad oggi, è composto da nove persone ma prevede ulteriori ingressi di figure commerciali e customer support nel corso dei prossimi mesi. All’interno della proposta di Vegery sono attualmente raggruppati circa 80 virtual restaurant di Milano - sia onnivori che veg - che, con le sole loro opzioni vegane e vegetariane, hanno aderito al servizio. Tra questi: Flower Burger, il primo fast food al mondo ad offrire burger vegani e colorati; Kebhouze, catena di kebab che offre più opzioni 100% vegetali; e i locali La Colubrina, VegAmore e Soulgreen.
Da 80 a 100 virtual restaurant a Milano entro aprile.
Obiettivo della startup, però, è quello di arrivare a coinvolgere più di 100 virtual restaurant del capoluogo lombardo entro aprile del 2023. Presente infatti per ora solo a Milano, entro il 2024 il servizio sarà attivo anche sulle città di Roma e Torino. D'altronde, sono 4,1% i vegetariani in Italia, a fronte di 2,3% di vegani e il 12,1% di flexitariani, ovvero coloro che prediligono un’alimentazione di tipo vegetariana, senza rinunciare ad alimentarsi sporadicamente anche di proteine animali. Le app di food delivery più conosciute, però, non propongono una chiara selezione di quali sono le offerte veg tra i vari piatti a disposizione, e spesso è il consumatore vegetariano e vegano stesso a dover cercare, guardando gli ingredienti di ogni proposta, quali sono le pietanze che può consumare. Proprio questo il contesto in cui si inserisce Vegery.
Simone De Maria (Vegery): "Una dieta più etica, sana e sostenibile è sempre più diffusa".
“Sono stati proprio i ristoranti vegan di Milano a illuminarci - ha aggiunto De Maria - Ci hanno infatti detto apertamente che loro preferiscono non affidarsi a piattaforme di delivery onnivore, e che, qualora avessimo affiliato alla nostra piattaforma cibo non veg, non si sarebbero mai uniti a noi. Assistere alla crescita di Vegery è per noi una fonte di grandissima soddisfazione perché dimostra che sempre più persone credono nella diffusione di una dieta più sana, etica e sostenibile". Che ha anche attivato una campagna di fundraising per aumentare la brand awarness del gruppo (che si avvale della partnerhsip con See You Food per la parte tecnologica).