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Chef Express e sostenibilità: 345 milioni di valore condiviso
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Chef Express ha pubblicato il nuovo Bilancio di Sostenibilità: il valore economico generato nel 2021 è cresciuto del 25% per un totale di 345 milioni di euro. Di questi, il 97% sono stati distribuiti agli stakeholder quali dipendenti, fornitori e comunità locali. Il documento, redatto con il supporto metodologico di Altis - Alta scuola impresa e società dell’Università Cattolica di Milano, è stato realizzato in conformità agli standard internazionali più riconosciuti quali i Gri - Global reporting initiative e Sasb - Sustainability accounting standards board.
- Nel Bilancio di Sostenibilità di Chef Express le performance di 400 punti vendita.
- Consumi energetici: risparmiate 28mila tonnellate di Co2.
- Scarti alimentari ridotti del 24%.
- Nei menu Chef Express aumentano del 20% i prodotti da filiera certificata.
- Digitale, assunzioni e formazione: cresce la community Chef Express.
Nel Bilancio di Sostenibilità di Chef Express le performance di 400 punti vendita.
La società che gestisce le attività di ristorazione del Gruppo Cremonini (con il 54% dei ricavi nell’ambito delle attività in concessione - l'ultima operazione a Milano Porta Garibaldi), che conta un perimetro di oltre 400 punti vendita (compresi quelli con Roadhouse Spa e C&P Srl), pubblicando il nuovo bilancio di sostenibilità dimostra "la volontà di ripartire più forti di prima ci ha fatto scegliere con coraggio di confermare le aperture di nuovi punti vendita e ristoranti e programmarne altre: la nostra risposta è stata quella di accelerare gli investimenti per le infrastrutture e l’innovazione, mantenendo come premessa della crescita la sostenibilità declinata lungo le direttrici Esg”, ha commentato Cristian Biasoni, ad di Chef Express.
Consumi energetici: risparmiate 28mila tonnellate di Co2.
Andando nello specifico, per quanto riguarda l'ambiente, Chef Express e le sue controllate da anni utilizzano il 100% di fonti rinnovabili, con Garanzia d'origine, per il proprio fabbisogno elettrico, di cui 1.413 MWh sono autoprodotti con impianti fotovoltaici. Calcolando l’intensità di consumo energetico sul fatturato, emerge che i sistemi di efficientamento hanno permesso di ridurre del 22% il consumo di energia elettrica e del 19% le emissioni di gas a effetto serra rispetto al 2020. L’utilizzo di energia da fonti rinnovabili ha permesso inoltre di evitare l’emissione di oltre 28.000 tonnellate di Co2 in atmosfera solo nel 2021.
Scarti alimentari ridotti del 24%.
Avendo ampliato il perimetro di rendicontazione a tutti i siti della ristorazione gestiti in Italia, si registra che la metà dei rifiuti prodotti viene avviata a riciclo o recupero e, nel complesso, l’intensità dei rifiuti sul fatturato è diminuita del 15% in un anno. Inoltre, l’ottimizzazione e il monitoraggio degli utilizzi di acqua hanno permesso di ridurre del 26% l’intensità dei consumi idrici rispetto al fatturato. Gli scarti alimentari dei ristoranti e dei punti vendita sono diminuiti del 24% rispetto all’anno precedente e alimenti per oltre 35.000 euro di valore sono stati recuperati e donati tramite la collaborazione con Banco Alimentare, mentre i restanti progetti a sostegno della comunità e del territorio hanno raggiunto oltre 76.000 euro in donazioni a favore delle associazioni no-profit.
Nei menu Chef Express aumentano del 20% i prodotti da filiera certificata.
Nella gestione della catena di fornitura il 2021 ha registrato un aumento del 20% rispetto alla quantità di prodotti alimentari acquistati da fonti sostenibili e certificate: circa il 41% delle arance, 17% del caffè e 34% delle uova acquistate sono infatti associati a progetti di sostenibilità; inoltre, il 100% della carne proviene dalla filiera tracciata e controllata di Inalca, società del Gruppo Cremonini. Per quanto riguarda il packaging, l’impegno di Chef Express e delle sue controllate si muove nella direzione della progressiva sostituzione della plastica con plastica riciclata, bioplastica e carta. Nel 2021 il 16% dei materiali per il packaging provengono da fonti rinnovabili certificate e il 7% da riciclo.
Digitale, assunzioni e formazione: cresce la community Chef Express.
Infine, investire nel digitale significa anche migliorare la qualità delle attività con un importante risvolto operativo: dopo la pandemia, Chef Express ha avviato la ricerca di nuove risorse, arrivando ad assumere oltre 1.200 dipendenti nell’ultimo anno. Grazie alle innovazioni digitali che consentono di automatizzare i processi, i dipendenti possono concentrarsi su aspetti a maggior valore aggiunto, legati al servizio al cliente. In linea con questa iniziativa è stato fatto un investimento ulteriore sulle persone, progettando e realizzando diversi percorsi di formazione per tutti i livelli, dedicati a competenze trasversali e manageriali, ed erogando complessivamente nell’ultimo anno oltre 30.000 ore di formazione.