Il report Origin Italia e Fondazione Qualivita ha censito oltre 7.400 prodotti Dop e Igp sulle piattaforme eCommerce e food retail
Information
News
Dop e Igp, nel food delivery c'è ancora (troppo?) spazio da presidiare
I prodotti Dop e Igp online, secondo i risultati del Rapporto eFood Dop Igp Italia di Origin Italia con Fondazione Qualivita, sono oltre 7.400.Ma che spazio trovano? A questa domanda risponde il doppio studio che analizza 10 piattaforme eCommerce e 6 player del food delivery con l'obiettivo esaminare in dettaglio la presenza e l’andamento dei prodotti certificate sui marketplace digitali. Il risultato? Soprattutto nelle consegne a casa c'è ancora molto spazio da presidiare da parte dei Consorzi.
In particolare, lo studio dedicato al settore food delivery (canale che sebbene in flessione negli ultimi anni gioca ancora un ruolo importante) si è basato sull’analisi di sei importanti piattaforme: Just Eat, Deliveroo, Glovo, Foodracers, Eat in time e Cosaordino. In comune, la presenza ancora marginale di prodotti Dop e Igp con pochissime offerte con segnalazione dei prodotti a Indicazione Geografica. Una realtà che impone come primo passo una forte necessità di presidiare il settore da parte dei Consorzi. Come migliorare? Da un punto di vista qualitativo sono trei macro-elementi emersi che, in maniera costruttiva, possono dare maggiore visibilità nei mercati digitali a Consorzi di tutela e aziende produttrici.
In primis sono pochi, nel totale, i produttori Dop e Igp che utilizzano la vendita online e tra di loro sono numerosi quelli in cui le vetrine dei prodotti risultano incomplete (per esempio è frequente la mancanza di foto) rendendo difficile per i consumatori valutare un acquisto di qualità.
Un secondo aspetto critico riguarda l’errato o il mancato utilizzo di acronimi, marchi e segni distintivi della Indicazioni Geografiche da parte, molto spesso, delle aziende aderenti al marketplace o delle piattaforme digitali responsabili della fase di commercializzazione al pubblico.
Il terzo aspetto riguarda il basso utilizzo delle Indicazioni Geografiche come driver di scelta da parte delle piattaforme digitali: solo pochi player infatti utilizzano le certificazioni d’origine come filtri di ricerca o “tag” all’interno della selezione della spesa.
Questa indagine costituisce un primo passo fondamentale e rappresenta uno strumento conoscitivo essenziale per colmare una "significativa lacuna nella strategia di valorizzazione e tutela dei prodotti Dop e IGP italiani - ha affermato il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi - Grazie al costante impegno dell’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari nella lotta alla contraffazione), esiste ora un mercato digitale dove le indicazioni geografiche possono operare in modo efficace. Per continuare a crescere, è però indispensabile che il sistema dei Consorzi incoraggi le proprie imprese a essere maggiormente presenti in questi canali, sviluppando una propria progettualità". Piani che, prima di tutto, devono tenere conto della necessità di un'esperienza di acquisto online effcace che non può prescindere da un corretta gestione delle informazioni: "La trasparenza nei contenuti e nell'etichettatura dei prodotti è cruciale, poiché il consumatore non ha la possibilità di toccarli fisicamente. Le aziende, i Consorzi di tutela e le piattaforme digitali hanno l'opportunità di colmare questa distanza raccontando il percorso di tracciabilità e certificazione del prodotto, narrando la sua storia e quella dei suoi produttori per creare un legame di fiducia con i clienti. Informazioni corrette e trasparenti non solo comunicano efficacemente con il consumatore, ma permettono anche di sviluppare pienamente funzionalità importanti delle piattaforme digitali, come i motori di ricerca dei prodotti, essenziali per comprendere le richieste e trovare i prodotti desiderati", ha aggiunto Mauro Rosati, direttore di Origin Italia.
Da Napoli a Hokkaidō, il gusto e il format dell'Antica Pizzeria Da Michele conquistano ancora una volta il Giappone, dove salgono a 4 i locali attivi. Il nuovo punto vendita, attivo dal 25 giugno, si trova all’ingresso dell’Escon Field Hokkaidō, lo stadio ufficiale della squadra di baseball Hokkaidō Nippon Ham Fighters.
I prodotti da agricoltura verticale di Planet Farms entrano nei menu di Eataly, realtà da sempre attenta a valorizzare il Made in Italy più innovativo. Una collaborazione che unisce gusto, qualità e sostenibilità grazie all'utilizzo della gamma Frescaah, protagonista di quattro nuove ricette pensate per esaltare ogni sfumaura e consistenza…
Uno strumento per la misurazione e il monitoraggio delle performance vending e OCS è il risultato della partnership Confida-Jakala: il Vending Market Monitor. Si tratta di una soluzione di analisi avanzata sviluppata in collaborazione con l'associazione della distribuzione automatica, con particolari focus sui volumi venduti nei diversi canali…
Gusto intenso e gradazione moderata trovano il loro equilibrio in Marconi 21, il nuovo distillato al ginepro di Poli Distillerie pensato per la mixology. Come fa intuire il nome, la caratteristica di questo spirits è la sua ridotta gradazione al 21%, pensato per chi ama i cocktail ma vuole sentirsi leggero.
Dopo il successo del primo locale di via Correggio 14, inaugurato nel 2023, la mini-catena Glory POP apre la sua seconda venue dedicata alla pizza a Milano. Il nuovo indirizzo, in piazzale Cantore 3, replica lo stesso format già testato dal mercato in cui estetica e convivialità si uniscono e celebrano le atmosfere anni '80-'90. Nel menu,…