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Rinaldi 1957, una selezione di 4 etichette per il World Gin Day
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- - Rinaldi 1957 beverage - Rinaldi 1957 prodotti - World Gin Day 8 marzo
Per celebrare al meglio il World Gin Day (in programma l'8 giugno), Rinaldi 1957 apre il suo catalogo spirits e mette in vetrina quatrro etichette di qualità. Una selezione che punta a esaltare un prodotto unico nel suo genere e aperto a innumerevoli interpretazioni capace di dare vita a un fenomeno globale nella mixology. Tanto che la giornata mondiale dedicata, nata nel 2009 su iniziativa della bartender Emma Stokes, ha aggregato nel tempo oltre 200 milioni di followe sui social media e messo in cantiere eventi in oltre 30 diversi Paesi.
La biodiversità delle Filippine nella produzione di Santa Ana Gin.
Le referenze in evidenza del distribuotre bolognese, uno dei più dinamici player nazionali nel settore, provengono sia dall'Italia che dall'estero. Dalle Filippine, infatti, arriva Santa Ana Gin. Questo gin si distingue non solo per le sue qualità organolettiche eccezionali, ma anche per la sua ispirazione storica e culturale, radicata profondamente nel patrimonio vibrante del suo paese d’origine. Il Santa Ana Gin, infatti, trae il suo nome dal leggendario Santa Ana Cabaret, un famoso locale da ballo di Manila degli anni '20 e '30. Questo cabaret era il cuore pulsante della vita notturna dell'epoca, un luogo di incontro per artisti, intellettuali e bon vivant. La produzione è caratterizzata da un'accurata selezione di botaniche che riflettono la ricca biodiversità delle Filippine. Si parte dalle basi classiche del gin (ginepro, coriandolo, limone, arancia amara, radice di Angelica e radice di Giaggiolo) a cui si aggiungono le quattro essenze chiave di questo gin: i fiori di Ylang-ylang, l’alpinia e gli agrumi Calamansi e Dalandan, che conferiscono al gin un profilo aromatico esotico e inconfondibile. Perfetto per gli intenditori di gin che in questa giornata speciale sono alla ricerca di un'esperienza unica, Santa Ana Gin è adatto come base per una vasta gamma di cocktail. Può essere gustato in un classico gin tonic, dove le sue note floreali e agrumate risplendono, o in cocktail più complessi che ne esaltano la profondità e la raffinatezza. È anche eccellente da degustare in purezza, per apprezzare appieno la ricchezza dei suoi aromi esotici, espressione di una terra straordinaria.
Sostenibilità e materie prime locali biologiche per Ginepraio.
Tornando nei nostri confini, dalla Toscana arriva, invece, Ginepraio: gin artigianale con materie prime tutte rigorosamente locali e provenienti da coltivazione biologica certificata. Il nome si ispira al vecchio aforisma toscano "cacciarsi in un ginepraio", un’espressione informale per descrivere una situazione complicata da cui è difficile uscire; un po’ la situazione dove i due giovani titolari, Enzo Brini e Fabio Mascaretti, si sono trovati nella ricerca dei componenti primari. L'elemento principale di questa etichetta è il ginepro raccolto nelle colline toscane, una delle zone più rinomate per la qualità di questa bacca. Accanto al ginepro, di cui vengono utilizzate tre diverse tipologie, troviamo altre botaniche come la scorza di limone, il coriandolo, rosa canina, l’angelica e l’iris. Questo mix di ingredienti crea un equilibrio perfetto tra note fresche, speziate e floreali. La produzione di Ginepraio segue metodi artigianali, combinando tradizione e innovazione. Ogni fase del processo, dalla macerazione alla distillazione, è svolta con grande attenzione ai dettagli, per esaltare al massimo gli aromi naturali dei botanici. Il risultato è un gin di alta qualità, caratterizzato da una grande complessità e profondità di sapore. Ma non solo. Ginepraio compie ogni giorno uno sforzo verso la sostenibilità, utilizzando materiali più leggeri e riciclati nei packaging, sostenendo le cause ambientali e concedendosi un'attività più ecologica. Ginepraio si presta a una vasta gamma di utilizzi in mixology oppure servito puro, per poter godere al meglio delle sfumature aromatiche 100% toscane.
Sulla Via del Sale nasce Macaja Gin.
Dalla Liguria, invece, arriva Macaja Gin: un prodotto che racchiude un’emozionante esplorazione del patrimonio botanico della Via del Sale. In totale, sono 36 le botaniche utilizzate per una selezione unica anche nel nome, che si riferisce a una condizione meteoreologica molto particolare che si registra quando spira il vento di scirocco nel golfo di Genova. Prodotto da una famiglia di distillatori dal 1898, questo gin trae ispirazione dalla scoperta di una ricetta di un antico archivio che conteneva appunti e dettagli su diversi infusi con ingredienti vegetali e agrumi. Le bacche di ginepro provengono dal Colle della Maddalena, a 2.000 metri di altezza. Il fondamentale ingrediente viene sapientemente affiancato ad altre botaniche mediterranee, come il corbezzolo, la lavanda e il timo. Gli altri protagonisti di questa ricetta sono gli agrumi della Liguria come il chinotto di Savona, le arance del Pernambuco e i limoni di Gavenola. La versatilità di Macaja Gin lo rende perfetto per un classico gin tonic, dove le sue note fresche e aromatiche emergono in modo splendido, o per miscele più elaborate come il Negroni o il Martini. Eccellente da gustare puro, magari con un cubetto di ghiaccio, per apprezzare appieno le sfumature mediterranee.
Design e alcol da grano italiano per Rivo Gin.
Infine, Rivo Gin prodotto sul Lago di Como. Rimanendo fedele alle sue radici, la distillazione avviene in small batches utilizzando solo le botaniche migliori. Rivo Gin ha un volume alcolico di 43% e l'alcol utilizzato è di grano italiano. Il design della bottiglia è elegante e raffinato, con un'etichetta che richiama i paesaggi lacustri. Ogni bottiglia è numerata a mano, testimonianza del processo produttivo in piccoli lotti e dell’attenzione dedicata a ogni fase della produzione.