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 Sebastian Bernardez, cofondatore dell'insegna El Porteño
Sebastian Bernardez, cofondatore dell'insegna El Porteño
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Bernardez (El Porteño): "Siamo un network ad alta distintività"

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- El Porteño Milano - El Porteño Dorrego Company - El Porteño cucina argentina

A 15 anni dalla prima apertura in zona Darsena a Milano, El Porteño, brand di Dorrego Company, rappresenta uno dei migliori esempi di network premium dining. Nato da un'idea dei fratelli Alejandro e Sebastian Bernardez e Fabio Acampora, il format si è evoluto senza mai dimenticare la mission di partenza: portare in Italia l'eccellenza dell'enogastronomia argentina. Una scommessa vinta grazie a ingredienti come food&beverage di qualità, intrattenimento, layout ricercato (a partire dagli arredi, molti dei quali originali provenienti direttamente da oltreoceano) e servizio impeccabile capaci di creare "un’esperienza unica che celebra l'autenticità delle materie prime e l'equilibrio tra innovazione e tradizione", afferma il co-founder Sebastian Bernardez. Elementi alla base di una vera e propria catena di ristorazione che oggi conta 7 punti vendita, uno spazio per eventi privati e un format dedicato ai cockatil (Flores Cocteles) fra Milano e Roma. L'ultima apertura? Nel 2024 a Porto Cervo. 

 

Intervista a Sebastian Bernardez (El Porteño). 

In questi anni come si sono evoluti format, customer experience e menu?

El Porteño ha arricchito la propria proposta mantenendo sempre un forte legame con la cucina e la cultura argentina. Oltre al format tradizionale, abbiamo introdotto nuove esperienze come El Porteño Gourmet, che esalta la qualità della carne e la raffinatezza della gastronomia argentina, ed El Porteño Prohibido, che unisce la cena a un intrattenimento dal fascino unico. Anche la nostra offerta culinaria si è evoluta, seguendo le tendenze attuali e riuscendo a fondere la tradizione enogastronomica dell'Italia e dell'Argentina. Abbiamo saputo valorizzare il carattere distintivo di entrambi i Paesi. L'attenzione ai dettagli e all’esperienza complessiva del cliente resta centrale nella nostra filosofia, per rendere ogni visita un momento speciale. A partire dal menu che via via si sono arricchiti con piatti pensati anche per chi segue stili alimentari diversi, mantenendo però intatta l’autenticità della nostra proposta. Anche nel beverage, abbiamo ampliato la selezione di vini e cocktail, con proposte in linea con le nuove tendenze, senza perdere il legame con i sapori e le tradizioni che ci caratterizzano.

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Come si è chiuso il 2024?

Il 2024 si è chiuso con un risultato che ha raggiunto le aspettative per il gruppo e per i locali El Porteño. Nonostante un contesto di mercato complesso, siamo riusciti a mantenere un buon livello di performance, grazie alla solidità del nostro brand e al lavoro costante di tutta la squadra. Questo ci dà ulteriore motivazione per continuare a investire nell’esperienza che offriamo ai nostri clienti e nella crescita dei nostri format. Come per tutti i momenti difficili cerchiamo di trarne vantaggio e di trasformarli in leve che possano traghettarci nel 2026 con maggiore consapevolezza e con voglia di crescere.

Come gestite, attualmente, l'approvvigionamento delle materie prime? Come scegliete il fornitore?

La qualità delle materie prime è uno dei pilastri della nostra proposta. Per questo selezioniamo con grande attenzione i fornitori, privilegiando chi può garantire elevati standard qualitativi e continuità nella fornitura. La carne argentina è un elemento distintivo della nostra cucina e viene scelta con criteri molto rigorosi, così come tutti gli altri ingredienti, dai prodotti freschi alle spezie, per assicurare autenticità e gusto in ogni piatto. La cura e ricerca metodica con cui vengono scelti i fornitori non è mai stato oggetto di comunicazione, ma certo è che dietro alla ricerca ci sono viaggi, indagini, valutazioni, dedizione al dettaglio. Lo studio dei terreni dove pascolano gli animali, ad esempio, per noi è un elemento fondamentale. Siamo sempre più attenti a un prodotto che sia sostenibile.

Come rifornite i punti vendita?

Abbiamo una logistica ben organizzata che ci consente di rifornire i nostri locali con efficienza e rapidità, preservando sempre la freschezza e la qualità delle materie prime. Le preparazioni più complesse vengono gestite direttamente dai nostri chef, mentre alcune lavorazioni preliminari vengono centralizzate per garantire coerenza e precisione nella realizzazione dei piatti. L’obiettivo è mantenere il massimo livello qualitativo e offrire un’esperienza sempre all’altezza delle aspettative dei nostri clienti.

Nel 2024 l'ultima apertura a Porto Cervo. Che programmi per il 2025 a livello di sviluppo? 

L’apertura a Porto Cervo ha ottenuto un riscontro positivo e siamo molto soddisfatti di come il brand El Porteño si inserisca perfettamente nel contesto della Costa Smeralda. Per il 2025, stiamo valutando nuove opportunità di sviluppo, con l’obiettivo di portare la nostra proposta in contesti che valorizzino al meglio l’esperienza che offriamo. Il nostro focus resta quello di consolidare la nostra presenza e continuare a garantire un’offerta distintiva e di qualità.

el porteno 3

È possibile, in Italia, parlare di catene di fine/premium dining?

In Italia, il concetto di fine dining è tradizionalmente legato all’unicità e alla personalità dei singoli ristoranti, ma crediamo che sia possibile sviluppare una rete di locali che offrano un’esperienza premium mantenendo un forte carattere distintivo. El Porteño è un esempio di come si possa creare una continuità nell’identità e nella qualità, senza rinunciare all’unicità di ogni location. Il nostro obiettivo non è replicare un modello standardizzato, ma portare avanti un’idea di ristorazione che sappia coniugare autenticità, qualità e atmosfera.

di Nicola Grolla

       
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