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Glory POP, atmosfera anni '80 e doppio impasto reinventano la pizzeria
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Aperto a novembre 2023, il primo punto vendita di Glory POP (che sta per "Place of pizza") è nato per differenziarsi in un mercato molto competitivo: le pizzerie. Per riuscirci, i fondatori hanno deciso di puntare sulle atmosfere anni '80 e una doppia proposta: pizza bassa e croccante realizzata a partire da un panetto di 180 grammi e pizza con cornicione alveolato poco pronunciato con impasto da 250 grammi. Il risultato? "Un format scalabile che incontra le esigenze alimentari attuali e che si distingue sul mercato per la capacità di interpretare i grandi macro-trend attuali della pizza", racconta Salvatore Venuto, fondatore e amministratore unico della società Gloria Srl.
Dal primo locale al prossimo sviluppo: gli obiettivi food retail di Glory POP.
Insieme a lui, in questa avventura, ci sono altri tre soci: i pizzaioli Samuele Cantisani e Gianmarco Michieletto e il costruttore Omar Panizza. La location scelta è quella di via Correggio 14, zona Buonarroti a Milano: "Un locale molto particolare, posizionato in un quartiere residenziale ma in una posizione che in molti hanno scartato perché considerata defilata. Tuttavia la sfida non ci spaventa e i numeri di questi primi mesi di attività ci stanno dando ragione. Possiamo contare su una proposta distintiva e un look&feel che richiama agli ultimi anni d'oro del nostro Paese e che piace sia a chi quei tempi li ha vissuti sia alle giovani generazioni che li stanno riscoprendo. I numeri per ora ci stanno dando ragione", racconta Venuto. A testimoniare il successo, anche l'ingresso nell'ultima selezione "Di Pizza", format a tappe che punta a restituire un ritratto delle pizzerie dello Stivale e ha inserito Glory POP fra le 14 pizzerie più buone di Milano. Una base su cui è già pronto l'avvio di un processo di sviluppo che prevede almeno 5 aperture a gestione diretta su Milano, la costruzione di un laboratorio/magazzino centralizzato e la ricerca di advisor e investitori finanziari per allargare il business, senza snaturarlo.
Esperienza e digitale, gli assi nella manica.
Dietro a questo risultato ottenuto molto velocemente, oltre al prodotto, c'è anche un'idea imprenditoriale chiara, frutto dell'esperienza nel settore food retail dei soci. A partire da Venuto, 32 anni, che vanta già un passato come store manager per Pizzium ("quando ancora l'insegna era agli albori e che ho seguito fino al raggiungimento dei 7 punti vendita") e l'avvio - insieme a Nanni Arbellini e Stefano Saturnino - di Locanda Carmelina (insegna con tre locali dedicati alla cucina della Costiera Amalfitana). "Sono originario di Crotone e a Milano ci arrivo a 22 anni. Giù, purtroppo, la mia ambizione non era ascoltata dalla mia famiglia, che possiede un'azienda di porte e portoni blindati ben avviata ma che già a 17 anni mi sentivo stretta - confida Venuto - Al Nord mi sono rimesso in gioco prima come cameriere e lavapiatti in un bistrot in corso Magenta e poi come gestore di un hotel e ristorante nell'Astigiano. Poi le esperienze nel food retail e la voglia di fare qualcosa di mio". Da qui la creazione della startup innovativa che sta dietro al marchio Glory POP, in collaborazione con Smityx. Partnership che ha portato alla creazione di un software gestionale che è l'architrave digitale e operativo dell'insegna; "e anche una possibile linea di diversificazione del business, sia verso altre realtà food sia verso aziende che hanno bisogno di gestire una logistica integrata", rivela Venuto.
GALLERIA:
Doppio impasto, doppio gusto, stessa digeribilità: la pizza di Glory POP.
L'altro asso nella manica è il prodotto. Un'offerta doppia che tiene insieme, e reinterpreta, i due macro-trend del mondo pizza: la versione napoletana e quella sottile. Il risultato? Un menu diviso in due (in cui c'è spazio anche per antipasti, non fritti, insalatone e primi del giorno) che accontenta tutti i commensali. Per la pizza bassa i pizzaioli di Glory POP utilizzano un panetto di 180 grammi, idratato al 68% e realizzato con farine di Molino Casillo con germe di grano attivo ricche di proteine, zinco magnesio, ecc. Al palato la fetta risulta croccante e fragrante, per nulla secca e a bassa masticabilità. Per la pizza "pop", invece, il panetto (sempre con farine Molino Casillo) è di 250 grammi e produce una tonda dal cornicione alveolato ma poco pronunciato, morbida e leggermente friabile. Entrambe sono caratterizzate da una lunga lievitazione (oltre 36 ore) e condite con ingredienti di prima qualità che cambiano una volta ogni sei mesi. "Ci abbiamo messo del tempo per affinare la ricetta. In tanti ci dicevano fosse un azzardo. Ma grazie anche al partner tecnico Moretti, che ci ha fornito un forno con doppia camera pensato ad hoc per le nostre esigenze di cottura, riusciamo a portare in tavola consistenze diverse con lo stesso grado di digeribilità e che funzionano molto bene anche in food delivery (canale presidiato attraverso un'esclusiva con Glovo e che vale il 10% del fatturato totale, ndr)", sottolinea Venuto.