Brucio, oltre la pizza: nel format La Romana spazio ai piatti tipici

Aggiornamento di format per Brucio, brand di pizzerie capitolino fondato dai fratelli Antonio e Fabio Scorzafava che conta già due punti vendita a Roma. Il primo si trova in piazza delle Coppelle, il secondo a Testaccio. Entrambi propongono un'offerta di pizze contemporanee che, ora, si allarga anche ai gusti della tradizione ritoccando l'insegna in Brucio - La Romana. 

In piazza Coppelle il primo cambio format per Brucio. 

A ospitare il rinnovo del format è il locale di piazza delle Coppelle (50 coperti interni, 30 nel dehors) che, oltre alla pizzeria, ora proporrà in carta anche le ricette della romanità gastronomica. A firmarle, lo chef Giorgio Faga. Ovviamente seguendo la la filosofia di Brucio che si basa su una ricerca attenta e accurata di materie prime di alta qualità e il bilanciamento tra stagionalità e tradizione. Nel menu si trovano: coratella con i carciofi, polpette di bollito alla picchiapò, la trinità romana dei primi piatti (rigatoni alla carbonara, bucatino all’amatriciana, tonnarello cacio e pepe) ma anche pasta mista con cozze e fagioli, trippa, coda alla vaccinara, baccalà, saltimbocca. Per chi avesse voglia di fritto, invece, spazio a: carciofo alla giudia, cannoli di Brucio (tre cannoli di pizza serviti con le salse della tradizione), supplì, crocchetta e filetto di baccalà. I dolci giocano tra localismo e internazionalità partendo dal bruciamisù (biscuit al caffè, crema pasticcera al mascarpone, grue di cacao MichelCluizel) e dalla crostata ricotta e visciole fino alla creme brûlèe e alla New York cheesecake.

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Da Brucio - La Romana non mancano le pizze.

Non mancano poi le pizze a cura di Alessandro Avato, giovane pizzaiolo con importanti esperienze nelle più apprezzate pizzerie della Capitale, che propone sempre le classiche oltre a delle interessanti variazioni. Pizze bianche come la boscaiola, patate e salsiccia, capricciosa e pizze rosse con la marinara, margherita, diavola, amatriciana. Presente anche qui la sezione “pizze dalla piazza” con una proposta più ricercata e insolita di ingredienti su base pizza, tutta da scoprire.