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Sorpresa travel! E la prossimità batte i centri commerciali

Per quanto riguarda i canali di vendita, a sorpresa la spunta il travel: -18,6% dopo due anni di crisi. Perdono terreno i centri commerciali -25,8% e le high street -27%. Andamenti da ricondurre al desiderio di un ritorno alla normalità da parte degli italiani. Da segnalare la performance dello shopping di prossimità (aree periferiche delle metropoli e cittadine di provincia) che, con -7,9%, conferma le mutate abitudini di acquisto dei consumatori e fa pensare a un trend ormai consolidato anche per il futuro. Sui segni meno pesa la nuova battuta d'arresto dell'economia influenzata dalla situazione geopolitica e il rincaro delle materie prime; compresi i costi energetici. 

Ristorazione in recupero, ma inflazione e costi fissi sono un'incognita

"Il mese di marzo - ha chiarito Mario Maiocchi, direttore Centro studi retail Confimprese - mostra un discreto recupero della ristorazione, che peraltro deve affrontare significativi problemi sul lato dei costi e della disponibilità di materie prime ed energia". Eppure, la guardia resta alta: "Questo scenario desta preoccupazione, anche perché aggravato dall’aumento dall’inflazione e dal conflitto in Ucraina, che pone seri dubbi su una ripresa a breve termine del retail. Un segnale di distensione arriva dal travel, che con una flessione contenuta del -18,6%, fa ben sperare in un ulteriore recupero nei prossimi mesi, che saranno cruciali sia per l’andamento della situazione geopolitica sia per quello dei consumi", ha concluso Maiocchi.

Napoli unica città dove aumentano i consumi 

Guardando alla cartina dei consumi regionali, il confronto marzo 2022 vs. marzo 2019 è impietoso per Veneto -31,9%, Marche -28,9%, Piemonte -27,8% e Trentino-Alto Adige -27,6%. La Campania con un -2,7% la regione con il trend migliore. Non a caso Napoli registra un +35,4%, posizionandosi come l’unica città con segno positivo: un valore reso possibile anche grazie all’apertura di nuovi punti vendita, che non erano presenti in città nel 2019. Seguono Milano -4,6%, Palermo -6,2%, Genova -6,8% e Roma -12,6%.  I valori peggiori si registrano invece a Venezia -35,8%, Bologna -34,0%, Firenze -28,6%, Torino -27,6% e Verona -21,7%.

       
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