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Una delle conferenze tenutesi a Mapic Cannes 2024
Una delle conferenze tenutesi a Mapic Cannes 2024
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Mapic Cannes, catene (food)retail protagoniste: 1.800 rappresentanti

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L'edizione 2024 di Mapic Cannes, salone internazionale del retail real estate, ha chiuso i battenti: 4.400 presenze, di cui 1.800 rappresentanti delle catene. Ristorazione compresa. Un segnale che, nonostante le sfide del mercato commerciale attuale, conferma la solidità del settore e la sua dinamicità, come testimoniato anche dall'ampliamento dell'area espositiva, dall'introduzione dello spazio dedicato al brand licensing (con un focus particolare su LeisureUp, l'area dedicata all'intrattenimento) e la presenza di diversi operatori mediorientali. 

Investimenti immobiliari, il retail tiene e punta a chiudere l'anno a 3 miliardi di euro in Europa. 

L'evento, che si è tenuto al Palais des Festivals della città francese dal 26 al 28 novembre, è stata anche l'occasione per approfondire le tendenze del retail real estate. Di particolare importanza, le due sessione dedicate agli investitori internazionali in cui sono state condivise analisi, opinioni e motivazioni di un contesto in continua traformazione. Uno studio europeo presentato da BPCE Solutions Immobilières, per esempio, ha evidenziato come, nonostante il calo degli investimenti il settore retail abbia mostrato una maggiore resilienza, con una diminuzione contenuta del -10%. E questo grazie al dinamismo dei mercati italiano, portoghese e spagnolo, che hanno registrato le migliori performance in termini di ricavi, insieme al Regno Unito. BPCE, focalizzandosi sull'high street, ha sottolineato inoltre l'ampia variabilità dei canoni di locazione retail tra paesi e città, una differenza che però non si riflette nei rendimenti, che si mantengono tra il 3% e il 5,5%. Per il prossimo anno, le prospettive sembrano positive (con un volume di investimenti che dovrebbe già raggiungere i 3 miliardi di euro entro fine 2024) a patto di adottare approcci strategici diversi: se in passato, l'apertura di punti vendita al dettaglio era quasi sinonimo di successo garantito, oggi il settore si distingue per un'elevata selettività e una profonda consapevolezza delle sfide economiche. Non sorprende dunque che gli investitori stiano tornando sul mercato con volumi in crescita adottando strategie opportunistiche focalizzate su concept di comprovato successo. Selezione che delineerà anche la prospettiva dei prossimi 5-10 anni al motto di "solo gli spazi più performanti sopravviveranno" capaci di attrarre l'aumento di traffico grazie a declinazioni sia asset-by-asset che country-by-country. I centri commerciali sono in pole position per intercettare questi trend. 

Uso misto e rigenerazioni urbane: i progetti protagonisti a Mapic Cannes. 

Come? Soprattutto grazie ai progetti di rigenerazione urbana e quelli a uso misto. A Mapic sono stati presentati alcuni esempi. Il primo è Brent Cross Town, un ambizioso sviluppo a uso misto di 180 acri, si trasformerà in un nuovo quartiere nel Nord Ovest di Londra, con 50 acri di parco. L'obiettivo è creare una città sostenibile fondata su quattro principi: zero emissioni di carbonio, eccellenti collegamenti, spazi dedicati al gioco e allo sport, e un ambiente dove tutti possano prosperare. Entro il 2029, saranno realizzate 3.400 abitazioni. A Lisbona, un anno dopo l'annuncio del progetto, arrivano nuovi dettagli su Entrecampos: un'operazione di rigenerazione di un intero quartiere. Su un terreno non edificato da oltre 20 anni, l'operatore ha l'opportunità di realizzare un progetto storico. Il sito di 5 ettari, ben collegato e situato nel cuore della città, prevede 17.000 mq di spazi pubblici e parchi. Il team di progettazione comprende due architetti vincitori del Premio Pritzker e il progetto include 24.000 mq di spazi commerciali. Il completamento è previsto per la seconda metà del 2027. Sempre a Lisbona,  Nhood ha presentato il progetto Alverca. Un'iniziativa progettata in risposta alle esigenze dei residenti locali, con l'obiettivo di creare un nuovo centro comunitario. La prima fase, appena completata, ha visto la ristrutturazione di una galleria commerciale e l'apertura di Leroy Merlin. La seconda fase, prevista per il prossimo anno, includerà una palestra e un centro sociale e amministrativo per supportare i cittadini nelle loro necessità quotidiane. Un altro progetto di grande impatto è Diriyah Square a Riyadh. Situato a soli 15 minuti dalla capitale saudita, il progetto si sviluppa su 14 km e si ispira alla storia del regno, in particolare al sito patrimonio dell'umanità di Al Turaif. Diriyah sarà un sobborgo di lusso che ospiterà musei, scuole, hotel, residenze, negozi, parchi e uffici. Con un investimento di 62 miliardi di dollari, il progetto prevede la creazione di 178.000 posti di lavoro diretti, 4 stazioni della metropolitana collegate a Riyadh e un obiettivo di certificazione Leed Platinum. La sua conclusione è prevista per il 2027. Per quanto riguarda l'Italia, Praemia e Colliers hanno presentato Spazio Quadrilatero a Milano, un'ambiziosa ristrutturazione di un edificio nel quadrilatero della moda. Il progetto punta a combinare design, efficienza ed estetica per attrarre nuovi marchi e aumentare il traffico pedonale nell'area.

Food retail: le case history di Krispy Kreme e Wingstop. 

Come detto in apertura, Mapic è stata anche l'occasione per rinsaldare il rapporto fra gestori immobiliari e marchi retail. A guidare questo incontro è stata la pubblicazione dell'Osservatorio internazionale sui brand in espansione: un elenco di circa 20 concept con importanti piani di espansione in Francia, Italia, Spagna, Germania e Regno Unito. Di particolare interesse, il keynote speech sul cibo di Alan Francis Honan, vicepresident head of international development di Wingstop, e Arnaud van Coppenolle, senior director international development di Krispy Kreme. Quest'ultimo si è posizionato come un marchio la cui missione è "soddisfare la voglia di dolce e diffondere la gioia attraverso la condivisione", con l'obiettivo dichiarato di diventare il marchio di dolci più amato al mondo. Per raggiungere questo obiettivo, l'azienda si sta concentrando su una strategia omnichannel, combinando i propri negozi, i franchising e i convenience store. Uno degli elementi chiave del modello è la condivisione, con il 75% delle ciambelle Krispy Kreme vendute in quantità condivisibili, per sfruttare il piacere di donare. L'espansione internazionale è parte integrante della strategia dell'azienda, che di recente è entrata nel mercato europeo, con il lancio a Parigi nel 2023, e si è concentrata su mercati come la Spagna e la Germania. In tre anni, Krispy Kreme ha ampliato la sua presenza da 20 a 40 mercati internazionali e prevede di aumentare il numero di punti vendita nel mondo da 15.000 a 100.000. I mercati target vengono selezionati in base a criteri specifici: una popolazione di classe media numerosa, una forte domanda di prodotti pratici e confortevoli, e la ricettività nei confronti dei marchi americani. Per quanto riguarda Wingstop, invece, l'obiettivo è diventare uno dei 10 principali marchi di ristoranti al mondo. Il marchio punta molto sulla digitalizzazione, con oltre il 70% delle vendite provenienti dai canali digitali. Il loro modello è progettato per ridurre al minimo la complessità operativa, facilitando una rapida espansione e riducendo i costi di lavoro. Wingstop punta anche sulla consegna, un modello particolarmente efficace in mercati come il Regno Unito. Con 300 nuovi ristoranti aperti nell'ultimo anno e l'ambizione di espandersi fino a 10.000 ristoranti in tutto il mondo, Wingstop sta crescendo rapidamente. Tuttavia, l'azienda deve affrontare sfide come l'inflazione, la carenza di manodopera e la dipendenza dalle ali di pollo come materia prima. Il marchio deve inoltre destreggiarsi tra la coerenza del marchio e l'adattamento alle esigenze specifiche dei mercati locali.

       
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