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I consigli di Babaco Market per ridurre lo spreco d'acqua (e di cibo)
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Il 22 marzo è la Giornata mondiale dell'acqua e Babaco Market ha individuato tre azioni sostenibili per combatterne lo spreco attraverso il consumo alimentare. Per redigere questi consigli, il servizio di eGrocery 100% italiano si è avvalso della collaborazione di Alex Bellini, divulgatore ambientare, esploratore e mental coach. Obiettivo: evidenziare la stretta connessione tra impronta idrica e cibo.
Alex Bellini per Babaco Market: "Non acquistare prodotti buoni ma imperfetti è un danno ambientale".
"Evitare lo spreco di quegli alimenti brutti ma ugualmente genuini e gustosi diventa ancora più significativo se pensiamo all’emergenza climatica in corso e all’allarme idrico che impattano in maniera importante su tutta la filiera alimentare", ha sottolineato Bellini nel sostenere l'iniziativa rivolta ai consumatori della piattaforma eGrocery. "Non acquistare quei prodotti, buoni, ma esteticamente imperfetti crea un danno ambientale, sociale ed economico non indifferente. Se riflettiamo sui costi dell’avere sulle nostre tavole un prodotto bello, capiamo che ad esso spesso corrisponde doppia energia, doppio approvvigionamento di acqua con derivante scarto di produzione, e non possiamo permettercelo. Possiamo, invece, contribuire alla battaglia contro lo spreco alimentare a tutela delle risorse ambientali, ogni giorno nel nostro piccolo, cambiando punto di vista e intraprendendo piccole azioni personali di attenzione a questa tematica", ha aggiunto Bellini.
I consigli di Babaco Market: occhio al water footprint.
Come fare? Babaco Market propone tre azioni sostenibili da mettere in pratica quando facciamo la spesa. Il primo riguarda il water footprint dei prodotti che si acquistano. Un esempio: per produrre 1 kg di carne bovina vengono consumati in media circa 15.000 litri di acqua, mentre per produrre 1 kg di pomodori, vengono consumati approssimativamente 180 litri di acqua. Una differenza che sostiene l'attuale spostamento dei consumi verso prodotti sempre più di origine vegetale e, soprattutto, più grezzi, meno o per nulla processati.
Accelerare la transizione all'alimentazione vegetale.
Più nello specifico, una dieta sana che predilige fonti proteiche a base vegetale ha un impatto sulla diminuzione dell’uso di risorse idriche tra l’11 e il 35%. Da italiani, la fortuna è quella di poter contare sulla varietà della Dieta Mediterranea ma, in generale, l'ideale sarebbe quella di ridurre a solo due volte alla settimana il consumo di carne e suoi derivati.
Ridurre gli scarti alimentari a tavola.
Detto ciò, va considerato che per ogni cibo sprecato, va buttata via anche l'acqua che è servita per produrlo. Detto diversamente, riducendo gli sprechi alimentari è possibile contribuire ad alleviare la pressione sulle risorse naturali, come l’acqua. E i margini per migliorare ci sono: secondo la Fao, un terzo del cibo a livello mondiale destinato alla tavola va perso o sprecato. In Italia, questo dato arriva a 4 milioni di tonnellate, 30 kg pro-capite. Per lo più frutta, verdure e pane.