Ricetta da influencer per il kebab dell'attore Leonardo Bocci che, a Roma, in collaborazone con Food Brands Factory, ha dato avvio al ristorante virtuale. Disponibili sulle principali piattaforme di food delivery, il brand sfrutta le potenzialità della creator economy per conquistare il mondo degli ordini a domicilio.
Gricia, Cacio e Pepe, Amatriciana, Pollo ai peperoni cambiano formato e si trasformano in kebab. L’idea del kebab alla romana nasce con la volontà di valorizzare la romanità di Leonardo Bocci, ma non solo. Nasce anche con il proposito di permettere agli appassionati dei piatti tipici della capitale di poter mangiare i loro gusti preferiti in un formato più in linea con il mondo del delivery. La pasta non è certamente un piatto che può essere mangiato 15 minuti dopo la sua preparazione.
Questa sarà la prima volta in Italia che un influencer grazie ad un ristorante solo delivery potrà portare le proprie ricette nelle case di tutta Roma. Questo lancio, infatti, si propone di raggiungere lo stesso successo che l'abbinata fra brand food e presenza social ha ottenuto negli Usa. Attraverso tecnologia e influencer l'obiettivo è creare esperienze uniche per i clienti e un aiuto concreto per i ristoratori. “La qualità e l’attenzione all’immagine dell’influencer è tutto in questo tipo di attività. Con Food Brands Factory abbiamo quindi costruito una serie di processi con cui, dall’ideazione della ricetta alla consegna a casa del prodotto, ci assicuriamo che l’errore sia minimo e la bontà sia massima. Roma è la città pilota su cui stiamo validando le nostre attuali operation ma siamo sicuri che il successo del kebab romano di Leonardo Bocci arriverà presto in tutta Italia", ha affermato Elisa Ruscino, coo di Food Brands Factory.
Ma come funzionano i ristoranti virtuai? Se nel mondo reale a ogni locale corrisponde un ristorante, nel mondo delle piattaforme di delivery a ogni locale possono corrispondere fino a oltre 10 ristoranti (numero che varia da piattaforma a piattaforma). Questi 10 ristoranti sono i cosiddetti ristoranti virtuali (o virtual brand). Sono dei veri e propri brand creati esclusivamente per l'online delivery e permettono al ristoratore di intercettare un’audience più ampia e quindi ricevere più ordini. Il tutto senza costi fissi aggiuntivi per il ristoratore, che può decidere di attivare e disdire gratuitamente il servizio. Nel caso specifico, Food Brands Factory guadagna una percentuale sugli ordini che il ristoratore processa, questo significa che il partner ci pagherà solo in misura di quanto gli facciamo guadagnare. Facile quindi capire che Food Brands Factory ha tutti gli interessi nel far fare più ordini possibili al suo partner e per questo che questa partnership può realmente definirsi win win.
A partire dal 2026, grazie all'accordo con Gruppo Barilla, nei punti vendita PizzAut arrivano anche i primi a base di pasta che rinnovano il menu dell'insegna. La partnership, annunciata in occasione della Giornata internazionale delle Pesone con Disabilità (3 dicembre), prevede la donazione di attrezzature professionali per la preparazione e il…
Con il restyling del punto vendita milanese di via Moscova, All'Antico Vinaio si apre al segmento gluten free rinnovando la tradizionale schiacciata fiorentina. Grazie a un laboratorio dedicato e a materie prime e referenze (anche beverage) selezionate, l'insegna diventa sempre più inclusiva e risponde così alle esigenze di chi segue una…
Il rito del caffè italiano a dimensione di ufficio si arricchisce di un nuovo protagonista: Caffè Bocca della Verità che presenta la macchina Thomas. Una soluzione che unisce estetica contemporanea, tecnologia professionale e un autentico approccio alla sostenibilità. Sviluppata in collaborazione con Faber, storica azienda del settore attiva dal…
Dopo il debutto a Torino a giugno 2025, Smashers raddoppia con il nuovo punto vendita di Milano e punta tutto sul "retrofuture burger". Un'espressione che rappresenta la sintesi di un approccio gastronomico e di layout di cui sono protagonisti un burger essenziale ma potente e un design progettato dallo studio Boffa Petrone & Partners che sa tanto…
A partire dall'1 gennaio 2026, cambia il managing director di Carlsberg Italia, che ha nominato Alius Antulis nel ruolo dopo 14 anni nel gruppo. L'obiettivo del manager è quello di consolidare ulteriormente il business del produttore brassicolo che, attualmene, cuba 1,1 milioni di ettolitri prodotti nel Belpaese ogni anno. Contestualmente…