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Fiammè, tre impasti per il successo nel mondo pizza
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Due piani, oltre 250 coperti, un ampio giardino e un parcheggio adiacente convenzionato, la pizzeria Fiammè si è consolidata nel quartiere Flaminio di Roma. In zona Ponte Milvio, l'insegna si prepara ad aprire il dehors e il giardino esterno. Nel piatto, la pizza in tre tipologie: napoletana contemporanea, romana (detta romanella) e gluten free.
Fiammè, tre impasti per una pizza.
La pizzeria, il cui nome si ispira alla fiamma che ogni giorno riprende fuoco e dà vita alle pizze, mette al centro della propria offerta l'impasto:
- La pizza napoletana contemporanea: impasto indiretto, con la biga, idratazione dell’80% e maturazione a basse temperature per 24 ore. Il risultato è un “disco” in pieno stile partenopeo con un cornicione pronunciato, ma non esagerato. La cottura nel forno a legna garantisce l’estetica della pizza storica: occhiature sui bordi e base ambrata.
- La romanella base romana stesa al mattarello, da qui il nome Romanella. Un omaggio a Roma: pizza bassa, bordo croccante, sottilissimo, circonferenza ampia e generosa. Impasto indiretto, altissima idratazione (al 90%) per un panetto di 220 grammi che cuoce in forno a 320 gradi per tre minuti.
- La pizza gluten free realizzata in un ambiente dedicato, un forno ad hoc che esclude il rischio della contaminazione. Impasto diretto e idratazione dell’82%.
Il menu di Fiammè: c'è spazio anche per i fritti
Non mancano i grandi classici come la Margherita, la Marinara, la Capricciosa o la Provola e pepe ma il menu lascia spazio a tante creazioni originali. A partire dalla San Gennaro, farcita con passata di pomodoro pelato giallo, pomodorino giallo del Vesuvio, mozzarella di bufala Dop, zest di limone, olio Evo al limone. Da provare anche la Mortazzella con fior di latte di Agerola, Grana Padano, mortadella Bologna Igp, pesto di pistacchio, stracciatella, olio Evo. Per chi volesse provare una pizza veramente fuori dagli schemi, in carta da Fiammè c’è anche quella in doppia cottura. È una pizza che viene fritta in olio di semi, poi farcita e quindi cotta in forno. Buonissima in doppia cottura è la Genovese farcita con il classico ragù napoletano con carne di manzo e cipolla e infine farcita con provola di Agerola. Il resto della proposta gastronomica si caratterizza con un’ampia selezione di fritti tra gli antipasti e qui la tradizione napoletana si fa sentire in tutta la sua golosità con montanarine, frittatine di pasta, crocchè. Sono appena entrati nel menu i fiori di zucca: un grande classico del fritto romano farciti con ricotta e salame napoletano. Il bere si sceglie da una carta ampia che racchiude birre di piccoli birrifici artigianali, un’etichetta senza glutine del birrificio Toccalmatto e una selezione di vini italiani con una doverosa e ampia scelta di etichette campane.
GALLERIA:
Filiera selezionata e dessert di pasticceria.
Gli ingredienti che andranno poi a caratterizzare le creazioni sono il vero fiore all'occhiello dell'offerta. Selezionati tra piccole produzioni artigianali napoletane (e non solo): i pelati e i latticini prodotti da Latterie Gargiulo, le farine utilizzate sono tutte prodotte da un mulino a conduzione familiare in provincia di Mantova, Km Zero per tutto il fresco ortofrutticolo. Tutte le pizze con il fiordilatte sono disponibili nella versione lactose free, per chi ne facesse richiesta. Anche per i dolci c’è un’ampia scelta di creazioni lactose e gluteen free. I dessert sono del maestro pasticcere Salvatore Tortora di Espresso Napoletano. Campione del mondo, formatosi nella scuola di Iginio Massari, che strizza l'occhio al territorio con pastiera, babà, delizia al limone ma anche altri classici della pasticceria come tiramisù e cheesecake.