Da Ostia inizia il percorso food retail di Panpo, panineria popolare con l'obiettivo di tradurre la tradizione culinaria romana in un prodotto da prendere a morsi. L'idea è dei giovanissimi fratelli Ilary (19) e Massimo (21) Fabi che, dall'esperienza famigliare nella ristorazione (la loro famiglia gestisce un locale a Fiumicino) hanno deciso di dar vita a uno spin-off replicabile, pop e contemporaneo in cui i sapori autentici e gli ingredienti di qualità sposano la logica del quick service restaurant.
"Panineria popolare - hanno raccontato i giovani titolari della mini-catena - è un posto dove si mangia bene, con cibo accessibile a tutti, ma senza mai rinunciare alla qualità. Ciò che rende Pnpo una realtà diversa è, innanzitutto, la forma del panino, ma anche gli ingredienti e l’anima contemporanea. Ogni dettaglio è pensato per offrire un’esperienza originale e autentica mentre le referenze a menu racchiudono elementi della cucina romana che abbiamo conosciuto a casa, grazie ai nostri nonni e a nostro padre che ce l’hanno tramandata". Una proposta che, dopo una prima fase di rodaggio, è ora pronta a cimentarsi sul mercato della ristorazione a catena. Il progetto, infatti, dopo Ostia prevede già nuove aperture: "Vorremmo aprire un punto vendita a Roma e poi allargare la rete - raccontano i due fratelli - Quando mordi il nostro panino non devi solo pensare al Colosseo, ma sentirti immerso nei vicoli di Roma ovunque tu sia".
A caratterizzare il format è, innanzitutto, la forma del panino: una pagnotta ripiena realizzata con l’impasto della pizza, frutto di un processo artigianale che prevede 48 ore di lievitazione. Preparato con farine pregiate di tipo 0 e tipo 1 provenienti da mulini artigianali locali, pasta acida di frumento, lievito madre e lievito biga, questo panino, dalla forma sferica di circa 15 cm di diametro, viene tagliato nella parte superiore per accogliere farciture ispirate alla tradizione romana e non solo. Il "cappello" del panino (la parte superiore), una saporita striscia, non viene buttato ma diventa una sfiziosatà, perfetta come aperitivo da spizzicare con le varie preparazioni o come spuntino per i più piccoli. L'attenzione al panino viene riplicata anche nella scelta delle materie prime: carni, verdure e pesce provengono da produttori locali mentre l'olio extravergine di oliva della Tuscia completa l'ingredientistica.
Il risultato? Un menu che cambia in base alle stagioni. I panini “più romani” sono senza dubbio quelli serviti con coda alla vaccinara, trippa, polpette al sugo, un omaggio all’autentica cucina tradizionale della Città Eterna. L’anima capitolina si affaccia con prepotenza tra alcune specialità come il panino con zucchine alla giudia con salsa di puntarelle e pezzetti di bufala, fino a stregare il palato con il panino mortazza e crema di cacio e pepe o con il baccalà alla cacciatora. I buongustai non potranno rinunciare al panino con la parmigiana di melanzane o la fettina panata con maionese al limone, pomodoro, pesto di basilico e insalata. Per un’opzione più fresca è possibile optare per il panino caprese con pesto di basilico. Disponibili anche le specialità del giorno come ad esempio il panino con i polipetti alla Luciana. Presente in menu una proposta gluten free comprensiva di panino con parmigiana, trippa, coda alla vaccinara, mortadella, prosciutto e fichi, caprese. Infine, imperdibili i fritti (dal bucatino all'amatriciana al filettone di baccalà, passando per patate fritte fatte in casa con salse tipichie come la gricia, la carbonara o la cacioe pepe) e i dessert (come la ricotta di pecora e visciole di Cantiano e la profumatissima ciambella romana). In abbinamento, una selezione di bibite, birre italiane, acqua e vini in bottiglia.
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Per quanto riguarda il layout, il primo locale di Panpo accoglie i clienti in uno spazio di circa 25 mq per una ventina di posti (ulteriori sedute sono presenti all'esterno). A quest'area si aggiungono gli ulteriori 30 mq per la cucina e il backoffice. La sala è caratterizata dal rosso e bianco e il richiamo alle tonalità del travertino. Tra gli archi del locale fa capolino Sughetto, la mascotte ufficiale: una pentola dinamica e iconica, simbolo dello spirito pop del brand che spicca sorridente sul packaging e su tutta la grafica della panineria. Spazio poi alla tecnologia per le ordinazioni: il cliente, infatti, può scegliere se utilizzare i totem oppure dirigersi direttamente al bancone dove ogni farcitura è contenuta in pentole fumanti. Attivi anche i servizi food delivery e take away.