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Quintili ci riprova a Roma con FinaFina: pizza né romana né napoletana
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Che cos'è FinaFina? Né romana, né napoletana, la pizza di Marco Quintili è nata apposta per l'omonima nuova avventura food retail dopo i 4 locali I Quintili. Una nuova idea, autentica, originale e identitaria che prende il meglio dalle tradizioni pizzaiole italiane e mette in pratica le conoscenze da tecnico della farina di Quintili per un risultato unico nel suo genere.
Pizza identitaria per spingere lo sviluppo food retail: FinaFina attesa anche ai Parioli.
Dalla pizza napoletana, la tonda del brand che ha aperto in zona Colli Albani, via Arrigo Davila 83, prende il diametro (35 cm). Dalla pizza romana, si è lasciata ispirare dalla sottiligliezza della parte centrale e di quella del bordo. Da questo incontro nasce l'offerta di FinaFina. Il pizzaiolo casertano Marco Quintili, che da oltre dieci anni anima la Capitale con la sua idea di pizza, lancia quindi un format che rivoluziona l'esperienza all'interno di uno spazio ampio, forno a vista e una sala in cui trovano posto oltre 80 coperti. L'ampia metratura ha dato la possibilità di installare la ricostruzione fedele di due macine a pietra e sulle pareti stampe e gigantografie raccontano la ricerca fatta sul grano e quindi sulla farina come pure l'attenzione per le materie prime italiane. A prediligere è il colore verde come chiaro richiamo alla campagna ed alla natura tutta. La scalata di Marco Quintili prevede altre aperture nella Capitale: per i primi mesi del 2025 è attesa la seconda inaugurazione nel quartiere Parioli.
La farina Molino Magri fa la differenza per FinaFina.
A supportare FinaFina è la materia prima fornita da Molino Magri, che ha messo a disposizione di Quintili il suo know how per realizzare una farina Tipo 0 ad alto contenuto di fibra. Il risultato è un impasto ad alta idratazione con una lievitazione di 48 ore. Successivamente, viene cotto in un forno costruito unicamente per rispondere alle esigenze di cottura della pizza FinaFina che quando arriva al tavolo deve mantenere la sua scioglievolezza, evitando assolutamente l'effetto "biscotto" preservando così la sua leggerezza e friabilità. Questo è garantito ovviamente da una cottura all'interno di un forno realizzato dall'azienda Zazzaro Forni che, sotto le precise indicazioni di Marco Quintili, ha prodotto un forno a legna la cui base di cottura non è fatta in cotto di Sorrento (come accade per molti forni da pizza napoletana) ma il suo suolo refrettario permette di stabilizzare la temperatura interna tra i 300 ei 330 °C e dunque garantire una cottura tenue e non particolarmente violenta, necessaria per la pizza FinaFina. Circa le farciture, Quintili ha le idee molto chiare: ci saranno ovviamente le pizze classiche quindi Margherita, Marinara, Capricciosa a cui vanno ad aggiungersi dei gusti stagionali.
GALLERIA:
Dai fritti al beverage, il menu di FinaFina.
FinaFina è aperta a pranzo e a cena per accogliere e soddisfare gli ospiti tra pizza e ottimi fritti. Sì, perchè come tradizione vuole, non esiste pizza senza un buon fritto! Qui da FinaFina la scelta dei fritti, come per la pizza, abbraccia la tradizione italiana: dunque fiori di zucca, magnum con ripieno di ziti alla genovese su crema di cacio e pepe oltre ad altre sorprendenti proposte d’autore. Come quelle che si trovano nella carta del bere: selezione dedicata ai vini sparkle sia nazionali che francesi con etichette di Champagne. Per la birra, invece, Quintili continua la sua collaborazione con Baladin, il birrificio di Piozzo del visionario Teo Musso, e poi qui a Colli Albani c’è anche la carta delle acque con quattro tipologie di acqua.