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Signorvino, primi passi all'estero: aperture a Parigi e Praga
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Con due aperture in meno di un mese, prima a Praga e poi a Parigi, Signorvino avvia l'internazionalizzazione della propria rete di enoteche con cucina. In particolare, nella capitale francese, l'insegna svela un flagship che si sviluppa su tre piani di un palazzo nella centralissima Place Saint Michel, nel cuore del quartiere Latino. Un'operazione all'insegna dell'eccellenza enogastronomica italiana che rappresenta l'ultima tappa, in ordine cronologico, dell'iniziativa "Viaggi nel Gusto" presentato ad aprile in occasione dell'ultima edizione di Vinitaly.
Signorvino a Parigi e Praga, una vetrina per il Made in Italy.
Per il brand di proprietà del Gruppo Calzedonia, che ha superato le previsioni e annunciato un fatturato di oltre 60 milioni di euro, le due aperture estere portano il totale dei punti vendita attiva a 30 e rappresentano una conferma per l'abbinata wine&food inaugurata nel 2012 e che lo scorso anno ha festeggiato il decennale. Una formula che è stata ricalcata sia a Praga (dal 9 novembre all'interno del centro commerciale Westfield Chodov) sia a Parigi (store attivo dall'1 dicembre in un edificio che è anche l'headquarter di Calzedonia in Francia) e che permette ai clienti di assaporare una vasta selezione delle migliori produzioni Made in Italy. "Siamo sempre alla ricerca di nuovi sapori e felici di portare con noi le eccellenze del nostro territorio. Anche per questo, abbiamo scelto di mantenere gli attuali fornitori anche per i punti vendita all’estero, perché pensiamo che l'originalità e l'autenticità della cucina e della produzione vitivinicola italiana rappresentano non solo un fattore vincente, ma anche un valore che portiamo dentro e che vogliamo raccontare in giro per il mondo", ha affermato Federico Veronesi, patron del Gruppo Calzedonia.
Oltre 2.000 etichette in catalogo.
L'offerta, infatti, si basa su una formula che unisce la vendita diretta dell'enoteca classica, con oltre 2.000 referenze in catalogo (con il 45% delle vendite rappresentati da vini rossi, il 35% da bollicine e un 10% di Champagne), e la somministrazione non solo di vino in mescita ma anche di etichette pregiate e piatti della tradizione tricolore che spaziano da Nord a Sud. "Signorvino ormai rappresenta un punto di riferimento per tutti gli appassionati di enogastronomia e per tutti coloro i quali abbiano la curiosità di scoprire questo magico mondo con facilità, divertendosi e sperimentando il meglio della produzione italiana. Un vero e proprio Viaggio nel gusto, manifesto di Signorvino, un concept che consente d’esprimere la nostra voglia di esplorare l’incredibile patrimonio enogastronomico del nostro paese", ha aggiunto Veronesi.
Luca Pizzighella (Signorvino): "Prossimo passo? Vorremo arrivare a Londra".
Prossimo passo? "Vorremo arrivare a Londra, entrare nelle capitali europee e poi guardare anche al di fuori dell'Europa. La strategia aziendale non prevede aperture spot ma programmi precisi per strutturarsi all'interno di ciascun mercato nazionale", ha commentato Luigi Pizzighella, general manager di Signorvino. Sempre utilizzando la solita filosofia che prevede una ricerca sempre più attenta e selezionata delle bottiglie da inserire in catalogo: "Abbiamo fatto un ottimo lavoro con le etichette del Veneto, Piemonte, Toscana, ma anche la Puglia è in forte crescita. A spingere il risultato sono state anche le etichette di piccoli produttori, frutto di una nostra attenta ricerca, e di vini naturali, di cui oggi offriamo un'ottima selezione", ha consluso Pizzighella.