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Dispensa Emilia e Fondazione Somaschi contro la violenza sulle donne
Dispensa rispetto, è questo il nome dell’iniziativa che in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Dispensa Emilia e Fondazione Somaschi hanno ideato per dire insieme no alla violenza sulle donne. Risultato? Una campagna di promozione del numero antiviolenza e stalking 1522. Attivo dal 2006, accoglie 24 or su 24 le richieste di aiuto e sostegno delle donne vittime di maltrattamento.
Fino al 25 novembre, da Dispensa Emilia si promuove il numero antiviolenza 1522.
Dal 21 al 25 novembre, nei ristoranti della catena gastronomica originaria dell'Emilia saranno presenti dei materiali informativi sul numero 1522. Si tratta del primo passo della collaborazione fra Diespensa Emilia e ondazione Somaschi, Onlus che a Milano e nell’hinterland gestisce diversi centri antiviolenza e sportelli di ascolto oltre a case rifugio che ogni giorno mettono al sicuro le donne, spesso accompagnate dai loro bambini. “Con grande piacere abbiamo deciso di supportare la Fondazione Somaschi nel sensibilizzare la comunità su un tema così delicato e purtroppo quotidiano; mettere a disposizione i nostri spazi per raggiungere le migliaia di clienti che ogni giorno ci frequentano è un piccolo gesto che speriamo possa aiutare tutte le donne che subiscono azioni di violenza”, ha dichiarato Massimiliano Ceresini, responsabile marketing di Dispensa Emilia.
Fondazione Somaschi: "Così puntiamo a raggiungere un maggior numero di donne".
“Siamo molto contenti di questa nuova alleanza, perché per supportare e rendere più efficace il lavoro dei centri antiviolenza è fondamentale informare e sensibilizzare tutta la comunità, a partire dai luoghi di aggregazione più frequentati. L’obiettivo principale è raggiungere il maggior numero di donne bisognose di aiuto ma non solo, anche intercettare tutti coloro che magari sono a conoscenza di situazioni di maltrattamento e non sanno a chi rivolgersi per provare a intervenire”, gli ha fatto eco Chiara Sainaghi, responsabile dei Centri antiviolenza di Fondazione Somaschi.