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Per American Express, il 40% degli italiani acquista abitualmente nei negozi sotto casa; specie se ristoranti
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American Express: la ristorazione traina il commercio di vicinato

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- American Express pagamenti - American Express Shop Small

Ristorazione e benessere trainano lo shopping di prossimità degli italiani. A dirlo è una ricerca SDA Bocconi per American Express a sostegno di Shop Small. Quest'ultima è la campagna attiva su tutto il territorio nazionale che mira a incoraggiare i titolari di carta a fare acquisti nei negozi di quartiere. Un'attività che coinvolge il 40% degli italiani almeno una volta alla settimana. 

Perchè gli italiani acquistano sotto casa? La ricerca American Express.

A richiamare i nostri connazionali nei negozi sotto casa sono soprattutto i concetti di tradizione, qualità e italianità (questi ultimi due indicati dal 32% dgli intervistati) associati agli small business di vicinato che, a loro volta, assumo sempre più un ruolo strategico nella promozione delle eccellenze e della cultura delle comunità locali in cui sono insediati. Un circolo virtuoso, fra consumatore e commerciante, che l'azienda specializzata nei sistemi di pagamento ha deciso di mettere a fuoco in una ricerca dedicata. Risultato? A conquistare gli italiani sono soprattutto le attività di ristorazione (53%) e benessere (42%); valori che aumentano se si tiene conto anche dell'eCommerce dei piccoli negozi e produttori. Tra le città analizzate, la preferenza per i negozi di prossimità è più marcata a Napoli (il 54% degli intervistati si dichiara fruitore abituale dei piccoli negozi) e Venezia (43%). A livello generazionale, sono i più giovani ad aver riscoperto maggiormente questi esercizi commerciali: 45% del campione tra i 18 e i 25 anni che li premiano in prima battuta per l'unicità di prodotti e servizi (prime risposte per il 21% del campione under 25)

La campagna Shop Small di American Express.

"Lo shopping di prossimità sta vivendo un momento di profonda valorizzazione e particolare apprezzamento da parte della popolazione. La ricerca realizzata da SDA Bocconi per American Express ha voluto approfondire questa dimensione locale del retail e i dati dimostrano quanto botteghe, piccoli negozi e realtà di quartiere siano radicate nei comportamenti di acquisto. Le evidenze della ricerca confermano quanto questo comparto sia rilevante per l’economia italiana, anche alla luce di un percorso di education sulla qualità e sulla valorizzazione del Made in Italy, portato avanti da molti stakeholder", ha commentato Sandro Castaldo, professore ordinario del Dipartimento di Marketing dell’Università Bocconi e direttore scientifico del Channel & Retail Lab di SDA Bocconi. Da qui l'idea di sostenerli sul fronte dei pagamenti: "Con la campagna Shop Small, lanciata per la prima volta quattro anni fa (e rinnovata dall'11 maggio all'1 giugno 2023, ndr), American Express incentiva e premia i Titolari di Carta che spendono nei piccoli negozi aderenti. Il commercio di prossimità svolge un ruolo primario nelle comunità, rappresentando la nostra identità locale. Vogliamo valorizzare e premiare questo aspetto ispirando tanti altri piccoli negozi in tutta Italia e aiutandoli a evolversi in linea con le preferenze degli italiani", ha sottolineato Enzo Quarenghi, amministratore delegato di American Express.

Il profilo del negozio di vicinato.

Ma qual è il profilo del piccolo negozio che gli italiani hanno in mente? Quelli che vendono prodotti Made in Italy (69% delle indicazioni dei rispondenti), dimostrano disponibilità e competenza del personale (68%) insieme a qualità dei prodotti e dei servizi offerti (67%). Tuttavia, in base all’area geografica, emergono alcune differenze interessanti. A Milano, per esempio, la possibilità di pagare attraverso tutti i metodi di pagamento tradizionali (dal contante alla carta di credito) è la caratteristica più importante attribuita ai negozi di prossimità dal 66% degli intervistati, a dimostrazione di come il consumatore premi la possibilità di scegliere il metodo di pagamento preferito. A Venezia, Firenze e Napoli prevale invece la storicità (rispettivamente 73%, 84% e 79%). Mentre a Roma è la qualità ad essere messa al primo posto, a pari merito con la storicità (71%). 

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