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Autogrill-Dufry, ok dell'antitrust: il merger atteso per febbraio
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Con uno stringato comunicato diffuso il 6 gennaio, Autogrill ha confermato di aver ricevuto l'ok da tutte le authority antitrust per passare sotto l'ala di Dufry. Il merger è atteso all'inizio di febbraio e, dopo l'annuncio di luglio 2022, porterà alla nascita di un colosso del travel retail da 12 miliardi di euro di ricavi e un Ebitda di circa 1,3 miliardi.
Edizione cede le quote di Autogrill a Dufry.
"Edizione comunica che tutte le approvazioni regolamentari richieste in relazione alla prevista business combination tra Autogrill e Dufry, compresa l'autorizzazione di tutte le autorità antitrust competenti, sono state ottenute senza condizioni", si legge nel comunicato dell'Epifania. Più nello specifico, l'operazione che coinvolge la multinazionale specializzata nel food retail nei luoghi di viaggio prevede che la holding Edizione (di proprietò della famiglia Benetton) trasferisca a Dufry, operatore multinazionale con sede in svizzera, tutte le quote di partecipazioni in Autogrill in sui possesso; pari al 50,3%. La data da segnare sul calendario è febbraio 2023. Dopo questa data, il nuovo gruppo vedrà sempre Edizione come primo azionista con una quota tra il 20 e 25% ma cederà la guida ai vertici svizzeri con Juan Carlos Torres e Xavier Rossinyol rispettivamente destinati al ruolo di presidente esecutivo e ceo del nuovo gruppo.
Focus sul Nord America per il nuovo colosso travel retail.
Il cuore del gruppo travel retail nascerà in Nord America, dove è prevista la "fusione" della catena di ristoranti HmsHost, società del gruppo Autogrill a cui è in capo lo sviluppo internazionale dei format, e dei negozi di bevande snack e articoli da regalo Hudson, della società elvetica. "L'unione tra Autogrill e Dufry permetterà la creazione del campione mondiale del settore, con una posizione di leadership in diverse geografie e su diversi servizi, favorita anche da importanti sinergie all'interno del nuovo gruppo", ha aggiunto Alessandro Benetton. Ubs, Credit Suisse e Chiomenti hanno assistito il gruppo elvetico nell’operazione, mentre Citigroup, Intesa, Mediobanca e BonelliErede si sono messi al fianco di Autogrill.