Dopo i lavori di riqualificazione, arriva l'annuncio: il 20 aprile, a Reggio Emilia, apre al pubblico Il Mercato. Una nuova food hall progettata da Sonae Sierra. Al suo interno sono attesi 17 punti vendita dedicati al cibo, oltre a spazi dedicati a eventi culturali e intrattenimento che faranno diventare questa destinazione commerciale una vera e propria piazza dedicata al fuoricasa in centro città.
Lo storico edificio degli Anni 20, di proprietà del Comune di Reggio Emilia, riprende così vita a seguito di una profonda attività di ristrutturazione. I lavori, avviati nel 2021 a seguito dell'acquisizione della quota di maggioranza della società La Galleria Srl da parte di Sonae Sierra, hanno visto la partecipazione di Rei Consulting e l'intervento architettonico di Reify. L'idea che ha animato l'intero progetto è stata quella di riportare la location reggiana alle sue origini di food market inteso come vero e proprio punto di incontro e socializzazione (oltre che di consumo food&beverage), come vuole il claim "Eat&Meet" scelto dalla struttura. Il tutto per un investimento di circa due milioni di euro.
"Una grande piazza coperta per la città”, l'ha definita il sindaco Luca Vecchi durante una visita speciale al cantiere de Il Mercato trasmessa attraverso una diretta Facebook a inizio anno. Nelle immagini, l'interno del mercato sottoposto ai lavori di riqualificazione. Vecchi ha dato anche alcune anticipazioni sull'offerta merceologica: "Avremo la piadina, il gelato, la pizza, i tortelli, il pesce e tanta altra varietà. Verrà riqualificata anche la piazzetta dove si svolgeranno gli eventi. Uno spazio nuovo e flessibile. Il Comune ha messo a disposizione sul lungo termine l’opportunità per i privati di investire su questo format e vi è stato un grande interesse".
In totale, saranno 2.700 i mq dedicati principalmente alla ristorazione. A occuparli, locali che vanno da un minimo di 20 a un massimo di 750 mq (e su quest'ultima superficie c'è molta attesa per scoprire il format scelto, che dovrebbe discostarsi dalla tradizionale àncora Gdo) scelti fra oltre 50 manifestazioni di interesse. Una selezione che è partita, innanzitutto, dalla ricerca del giusto brand mix fra insegne conosciute a livello nazionale e internazionale che si alternano a local hero; schema che già funziona, per esempio, al Mercato delle Erbe di Bologna. "Ci saranno anche bar e caffetterie, ristoranti ma è chiaro che dovremo dare una offerta che vada a completare quella della città. Ci stiamo concentrando su attività che facciano vendita di prodotti, e che possano dedicare questi prodotti a una cucina sul posto", aveva anticipato a gennaio Daniele Menzzi, ad di Rei Consulting. A tirare le fila del progetto, come detto, è il player immobiliare portoghese Sonae Sierra, specializzato nella gestione di shopping center.