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Savills, H1 2024: 3,5 miliardi transati nel retail real estate
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Con circa 3,5 miliardi transati, il primo semestre 2024 del commercial real estate italiano monitorato da Savills consolida il trend iniziato a fine 2023. Gli uffici tornano a essere la prima asset class seguita dal segmento hospitality che, insieme, rappresentano il 40% del volume totale degli investimenti nei sei mesi. E questo anche grazie a un quadro economico favorevole e contrassegnato dal calo dell'inflazione (sebbene i tassi di interesse siano previsti in discesa a un ritmo più lento di quanto previsto a inizio anno).
L'85% delle operazioni sotto la soglia dei 50 milioni di euro.
Il valore degli investimento registrato dall'advisor immobiliare nel primo semestre 2024 è di poco inferiore alla media degli ultimi 5 anni e regstra una significativa ripresa sul 2023. Certo, rimane ancora una certa prudenza, come testimoniato dalla prevalenza (l'85% del totale) delle operazioni inferiori ai 50 milioni di euro e dal fatto che le quattro maggiori transazioni rappresentino, a valore, più del 30% del mercato. Da segnalare il ritorno delle operazioni superiori ai 200 milioni di euro (a Roma, che in totale assorbe il 28% dei volumi investiti) e progetti di sviluppo e riqualificazione come la transazione degli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo a Milano in chiave mixed-use. "I positivi trend occupazionali guidano una prospettiva di investimento positiva per la fine dell'anno, mentre l'attuale profilo rischio-rendimento degli asset retail non può essere ignorato, suscitando così l'interesse istituzionale anche confermato da rilevanti operazioni in pipeline", ha commentato Marco Montosi, head of investment di Savills per l’Italia.
Uffici e hospitality trainano gli investimenti.
Con poco meno di 800 milioni di euro, gli uffici tornano ad essere la prima asset class registrando volumi di investimento in crescita in linea con un mercato che, lato occupiers, si mantiene dinamico. Milano registra un take-up di circa 180.000 mq, in calo rispetto ai volumi record del 2022 ma in lieve aumento anno su anno. La scarsa disponibilità di prodotto prime e asking rent in crescita frenano l’assorbimento; tuttavia, la forte domanda di spazi di alta qualità non trova corrispondenza nell’attuale offerta e sostiene ulteriori rialzi dei canoni. Spinto da presenze turistiche in crescita, con 700 milioni di euro il settore dell'hospitality continua a registrare risultati positivi con volumi superiori a quelli dello stesso periodo del 2023. Il mercato nelle principali città come Roma, Milano e Venezia continua ad essere frenato da un’offerta molto limitata ed equivale a circa il 45% dei volumi totali. Di contro, le strategie degli investitori si spostano verso location e tipologie più strettamente leisure. Più del 50% dei deal registrati prevede una attività di sviluppo o risviluppo di asset esistenti o cambiamenti di destinazione d’uso.
Transazioni nel retail per 500 milioni di euro: shopping center sempre in testa.
I volumi transati nel settore retail, pari a circa 500 milioni di euro, pongono il settore in netto recupero rispetto ai minimi registrati dal 2020. Due delle più grandi transazioni del semestre si registrano proprio in questo comparto: la maggiore è relativa ad un centro commerciale a Roma mentre la seconda riguarda un portafoglio di supermercati. Shopping center, retail warehouse e supermarket guidano i volumi con una quota pari a circa il 94% dei volumi totali. Le destinazioni turistiche e del lusso rimangono al centro delle strategie degli investitori e dei retailer con una vacancy che nelle vie del lusso delle principali città italiane rimane prossima allo zero e una componente high street che si confermerà trainante per il segmento nei prossimi quarter.