In occasione di Vinitaly, Signorvino ha presentato il nuovo concept: "Il gusto di sentirsi bene", un invito a vivere il vino con gusto e senza sovrastrutture. Si tratta di un approccio che si allinea al cambiamento dei consumi in atto e che premia esperienze di convivialità, autentiche ma pur sempre accessibili, in cui qualità e benessere vanno a braccetto. Nella pratica, questo si traduce in alcune novità di servizio (dall'opzione del doppio calice all'allargamento delle etichette in mescita) che si possono già "toccare con mano" nel nuovo punto vendita di Torino, il quarto in città, parte di un piano di sviluppo che entro fine anno dovrebbe portare la catena a 50 locali attivi in italia e all'estero.
Ad oggi, i punti vendita dell'insegna che fa parte del Gruppo Oniverse (ex Calzedonia) sono 40, di cui due all'estero. Tutti caratterizzati dal claim "Grande cantina italiana": luoghi dove concentrarsi e assaportare il momento e la cultura del vino in modo aperto e inclusivo. "Il modello di consumo che promuoviamo in Signorvino è lontano anni luce dall’idea dell’eccesso. Bere vino significa scegliere di condividere un piacere con gusto, ma anche scoprire territori, tradizioni e vitigni e approfondire un’esperienza sensoriale. Nei nostri locali e ristoranti, ogni bottiglia racconta una storia e chi la sceglie lo fa per apprezzarla, non per berla distrattamente. Il vino accompagna la nostra cultura da millenni e fa parte del nostro patrimonio, come in tutto il nemico è solo l’eccesso", ha commentato Federico Veronesi, ad di Signorvino. Una visione condivisa anche nel corso di Vinitaly: "Vogliamo riportare l’attenzione sul valore culturale ed emozionale del vino in un momento in cui si parla molto di calo dei consumi e di restrizioni. Bere bene significa scegliere con attenzione, apprezzare la qualità e vivere il momento con equilibrio. Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza enologica che metta al centro il piacere della scoperta e il rispetto per sé stessi", ha spiegato il general manager Luca Pizzighella.
Con un approccio innovativo e aperto ai cambiamenti, quindi, il brand introduce soluzioni concrete per incontrare le nuove esigenze del pubblico, tra cui il tappo per portare con sé la bottiglia non finita (e dal 9 aprile, in concomitanza con la Design Week di Milano arriva anche il cavatappi firmato Alessi) e la formula Happy Wine, che consente di scegliere una bottiglia da degustare al tavolo ricevendo in omaggio un piatto a scelta. Queste iniziative si affiancano a una comunicazione che valorizza il vino senza allarmismi, ma consci del fatto che il piacere e il benessere vanno di pari passo. Una combo che premia gli affari: nel 2024, Signorvino ha registrato una crescita rilevante di vendite di bottiglie premium e in particolare una importante predilezione per i grandi rossi italiani. Per rafforzare ulteriormente l'offerta, Signorvino ha consolidato l’opzione del doppio calice che permette ai clienti di scegliere il vino che si desidera abbinare al proprio piatto, in modo che possa accompagnare tutto il pasto o l’aperitivo, garantendo continuità e armonia. Allo stesso tempo, è stata ampliata la selezione di vini in mescita, con una proposta che ora comprende mediamente tra 20 e 25 etichette. Spazio poi a un ricco calendario di eventi: 360 cene con produttori, 1500 lezioni di vino in 30 negozi (con una media di 20 partecipanti per evento, per un totale di quasi 40mila persone coinvolte) e 10 masterclass.

Tutte tessere dello stesso puzzle che, unite, danno l'idea anche dei prossimi passi di Signorvino. La catena prevede l’apertura di 10 nuove sedi nell’anno in corso, tra cui Bergamo già in programma e Torino inaugurato il 2 aprile, in piazza Vittorio Veneto 1. Il nuovo spazio di 400 mq offre 190 coperti e un team di oltre 30 persone, con wine specialist dedicati. Grande attenzione sarà posta, nel corso dell'anno, anche alle regioni meridionali, con piani per aprire nuovi punti vendita nelle zone di Napoli (è stato inaugurato recentemente un locale all'interno del centro commerciale Maximall Pompeii) e Bari. Contemporaneamente, Signorvino punta a consolidare la sua presenza nelle più grandi città italiane. Per il 2025, l’obiettivo è superare la soglia dei 100 milioni di euro di fatturato, sostenuto dall’espansione della rete retail, dal rafforzamento dell’offerta enogastronomica e dall’ulteriore crescita dell’eCommerce (che attualmente cuba 1,77 milioni di euro e ha generato una crescita del +25% nel corso dell'ultimo anno).