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Gruppo Caffo rivoluziona l'ammazzacaffè con Il Borscino
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- - Borscino caffè gelato - Borscino Elisir Borsci S. Marzano - Gruppo Caffo marchi
Dalla tradizione nasce l'innovazione. O almeno così è per il Borscino, una nuova modalità di incontro fra caffè e gelato che rilancia l'Elisir Borsci S. Marzano. Si tratta dell'evoluzione di un gusto storico dell'Horeca italiano che si inserisce nella nouvella vague di riscoperta degli usi del caffè, non solo come espresso al banco o al tavolo, ma come ingrediente per dolci, pasticcini e cocktail.
Funzionalità, semplicità e gusto: le caratteristiche del Borscino.
La particolarità del Borscino è quella di racchiudere questa evoluzione in un semplice bicchierino nel quale si versa Elisir Borsci S. Marzano e si aggiunge una deliziosa crema al caffè, avendo la cura di ruotare il bicchierino in modo che si crei la variegatura. Facilissimo da realizzare è ancora più facile da gustare: si inizia dalla crema al caffè per poi tuffare il cucchiaino e mescolare il tutto in un tripudio di sapore. Chi preferisce, può lasciare sul fondo il liquore per berlo alla fine. Un trittico di sapori che mette insieme il piacere del dessert, il gusto del caffè e il tradizionale ammazzacaffè. "Il Borscino è un prodotto semplicissimo, se vogliamo un’idea geniale che rinnova il consumo di grandi must - ha spiegato Fabrizio Gulì, global chief marketing officer di Gruppo Caffo 1915 - le caratteristiche aromatiche di Elisir Borsci S. Marzano si sposano eccezionalmente con la crema al caffè, rendendo davvero unico questo novità. Abbiamo testato il prodotto in Puglia e gli esercenti e ristoratori coinvolti sono rimasti entusiasti perché consente di dare valore aggiunto a prodotti che hanno già a disposizione, mentre i clienti che lo hanno provato, sono tornati per gustarlo".
Dalla Puglia all'Horeca italiano, il rinnovamento di Elisir Borsci S. Marzano.
La Puglia, d'altronde, è la terra natia di Elisir Borsci S. Marzano. A Taranto, infatti, sorge lo stabilimento produttivo diretto da Roberto Lippolis: "In Puglia non c'è che non ce l'abbia in dispensa e non c’è pugliese che non lo consumi anche fuori. Così, quando abbiamo fatto provare Il Borscino, abbiamo scoperto che gli esercenti già correggevano il gelato con il Borsci aggiungendo il caffè; a queste loro preparazioni, fatte con ricette diverse, avevano dato dei nomi nel dialetto locale come leccamuss (lecca la bocca, ndr), arricreamuss (un piacere per la bocca, ndr), azzoppamuss (inebriante per la bocca, ndr). Con Il Borscino non abbiamo fatto altro che recuperare questa tradizione, migliorarla e metterla a disposizione dell’Italia intera". D'altronde, stiamo pur sempre parlando del liquore pià antico del Sud Italia tuttora in commercio, con quasi due secoli di storia alle spalle. Naturale che, il Bosrscino, cone le sue caratteristiche "sia destinato a diventare un classico al ristorante o al bar", ha concluso Nuccio Caffo, ad di Gruppo Caffo 1915.
Gruppo Caffo, oltre l'Amaro del Capo c'è di più.
L'Antica Distilleria Caffo, infatti, è la proprietaria del marchio Elisir Borsci S. Marzano. Con sede in Calabria, l'azienda rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello della distilleria italiana. Merito di un metodo produttivo che copre tutta la filiera: dalla coltivazione delle erbe officinali fino all'imbottigliamento. Risultato più conosciuto di questo processo è senza dubbio Vecchio Amaro del Capo a cui si aggiungono, oltre a Borsci, anche Liquorice, Limoncino dell’Isola, l’amaro di S. Maria al Monte, Ferro China Bisleri e il notissimo Petrus Boonekamp. Con l’acquisizione di Petrus Boonekamp, Gruppo Caffo 1915 conferma la sua vocazione internazionale rafforzando la sua presenza all’estero che, ad oggi, conta già oltre 70 mercati. Il marchio Vecchio Amaro del Capo resta il più amato dagli italiani con oltre il 38% di quota di mercato a volume nella Grande Distribuzione (dati IRI infoscan). La grande presenza nel canale Horeca, invece, dimostra come Vecchio Amaro del Capo sia l'eccellenza più amata.